EBITDA
L’EBITDA
è
pari
a
euro
779,2
milioni,
con
un’incidenza
del
91,3%
sui
ricavi
del
periodo
(91,1%
nel
corrispondente
periodo
2021).
Rispetto
all’esercizio
2021,
l’incremento
è
del
9,0%
che
sale
al
9,4%
escludendo
i
ricavi/costi
one-off
dal
raffronto.
A
dicembre
2022
,
i
costi
one-off
ammontano
a
euro
2,8
milioni
di
cui
euro
1,9
milioni
per
la
risoluzione
del rapporto di lavoro dipendente con l’ex direttore generale.
Sull’EBITDA hanno inciso principalmente, lato costi:
•
gli
acquisti
di
materiali
e
servizi
esterni,
pari
a
euro
43,5
milioni
(euro
44,7
milioni
a
dicembre
2021).
Tra
questi
compaiono
i
costi
di
manutenzione,
principalmente
regolati
da
contratti
di
manutenzione
sottoscritti
con
aziende
specializzate
esterne,
gli
altri
costi
per
servizi,
principalmente
costituiti
dalle
spese
condominiali
sostenute
per
le
infrastrutture
ubicate
su
edifici
civili
e
dalle
spese
di
vigilanza
siti.
Il
periodo
evidenzia
poi
un
incremento
delle
spese
per
consulenze
tra
i
costi
per
servizi
(euro
3,7
milioni
rispetto
a
euro 1,0 milioni di dicembre 2021).
•
I
costi
del
personale,
pari
a
euro
21,4
milioni
(euro
18,4
milioni
a
dicembre
2021).
La
variazione
in
aumento
è
determinata
principalmente
dal
sostenimento
delle
spese
legate
al
trattamento
di
fine
mandato
con
l’ex
direttore
generale
(euro 1,9 milioni).
EBIT
L’EBIT
è
pari
a
euro
415,5
milioni
con
un
incremento
del
17,1%
(+18,0%
invece
escludendo
i
citati
ricavi/costi
one-off)
rispetto
allo
stesso
periodo
2021.
L’incidenza
sui
ricavi
è pari al 48,7% (45,2% a dicembre 2021).
Nel
periodo
si
sono
registrati
ammortamenti
e
minusvalenze
da
realizzo
per
un
importo
pari
a
euro
363,7
milioni,
sostanzialmente
stabili
rispetto
al
2021,
pari
a
euro
360,1
milioni.
Proventi/(oneri) finanziari
Il
saldo
è
pari
a
euro
(81,2)
milioni.
Nel
2021
ammontava
a
euro
(90,1)
milioni.
La
diminuzione
è
principalmente
riconducibile
sia
alla
riduzione
delle
fees
su
facilities
a
medio/lungo
termine,
che
ammontano
a
euro
3,1
milioni
contro
gli
euro
12,3
milioni
dell’esercizio
2021,
a
fronte
della
ridotta
attività
di
rifinanziamento
nel
corso
dell’anno, sia dei minori oneri di attualizzazione del fondo oneri di ripristino
.
Imposte sul reddito
Le
imposte
di
periodo
ammontano
a
euro
40,9
milioni
in
diminuzione
rispetto
allo
stesso
periodo
2021
(euro
73,3
milioni).
La
stima
del
carico
fiscale
è
stata
determinata
sulla
base delle aliquote teoriche assunte, pari al 24,0% per l’IRES e al 4,5% per l’IRAP.
Si
segnala
che
le
imposte
di
periodo
si
avvalgono
di
un
beneficio
fiscale
pari
a
euro
56,8
milioni
relativo
al
riallineamento
dell’avviamento
sia
per
quello,
iscritto
in
bilancio
nel
2015,
derivante
dal
conferimento
del
ramo
d’azienda
da
parte
di
TIM
avvenuto
nel
2015
sia per quello generato dall’operazione di fusione con Vodafone Tower nel 2020.
Risultato netto del periodo
L’utile
netto
del
periodo
si
attesta
quindi
a
euro
293,3
milioni
in
aumento
del
53,3%
rispetto
all’analogo
periodo
2021.
La
percentuale
d’incidenza
sui
ricavi
si
attesta
al
34,4
rispetto
al
24,4
del
corrispondente
periodo
2021.
Il
rilevante
aumento
del
risultato
netto
è
legato
allo
sviluppo
dei
margini
operativi,
ai
minori
oneri
finanziari
e
alla
riduzione delle imposte sul reddito.
EBITDA after Lease