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Le torri di inwit protagoniste della lotta agli incendi

AL VIA IL NUOVO PROGETTO IN PARTNERSHIP CON LEGAMBIENTE PER LA PREVENZIONE E IL MONITORAGGIO DEGLI INCENDI CON INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLA RISERVA NATURALE DI MONTE MARIO E NEL PARCO URBANO DEL PINETO A ROMA

Roma, 4 agosto 2025 – Un patrimonio verde secolare incastonato nella Capitale quello della Riserva Naturale di Monte Mario e del Parco Urbano del Pineto, che si estende per circa 500 ettari, tanto quanto 700 campi da calcio e che, puntualmente, ogni estate rischia di andare in fumo a causa di rovinosi incendi. A tutela di questo inestimabile polmone verde, gestito dall’Ente Regionale RomaNatura, prende avvio un progetto innovativo tra INWIT, primo tower operator italiano e tra le principali digital infrastructure company, e Legambiente.

Su 5 torri di telecomunicazione di INWIT presenti a ridosso della Riserva Naturale di Monte Mario e del Parco Urbano del Pineto sono state installate 6 videocamere smart e 5 gateway, dotati di AI, in grado di rilevare tempestivamente pennacchi di fumo e principi di incendio.

La localizzazione di queste nuove tecnologie sulla sommità delle torri, a supporto del prezioso lavoro delle Forze dell’ordine e della Protezione Civile, garantisce una posizione privilegiata, che consente di massimizzare l’area sotto osservazione. La distanza massima che le telecamere possono coprire varia a seconda delle caratteristiche orografiche del luogo e delle dimensioni relative del pennacchio di incendio. La distanza di osservazione è mediamente di 2,5 km dal punto di monitoraggio, ma in determinati casi è possibile individuare pennacchi di fumo fino a 5 km. Le apparecchiature sono in grado di funzionare anche in condizioni ambientali difficili e, grazie all’intelligenza artificiale, di distinguere il fumo dei camini o di un barbecue da quello degli incendi.

Questo progetto si inserisce in una partnership tra INWIT e Legambiente per il monitoraggio e la prevenzione degli incendi e per il monitoraggio della qualità dell’aria. Nel 2023 è stata avviata l’attività di monitoraggio dei parametri di inquinamento atmosferico con sensori IoT e gateway in 5 aree naturali dell’Appennino centrale (Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise, Parco Nazionale della Maiella, Riserva Naturale Zompo lo Schioppo, Riserva Naturale Monte Genzana Alto Gizio e Riserva Naturale Regionale Punta Aderci) e nel luglio 2024 quella relativa alla prevenzione degli incendi boschivi con videocamere smart e gateway in 6 territori (Pescasseroli -AQ, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Pettorano sul Gizio -AQ, Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio, Riserva Naturale Regionale Lecceta di Torino di Sangro -CH, Riserva Naturale Bosco Don Venanzio a Pollutri –CH, e Civitella Roveto -AQ, per monitorare l’area della Longagna). Complessivamente sono così 13 le torri di INWIT presenti in questi territori sulle quali sono stati installati 13 gateway, 6 sensori IoT per il monitoraggio della qualità dell’aria e 15 telecamere integrate con un software di intelligenza artificiale in grado di rilevare tempestivamente gli incendi.

Le nostre infrastrutture digitali sono alleate del territorio nella tutela della biodiversità e dell’ambiente. L’installazione sulle nostre torri di videocamere intelligenti e gateway con AI, infatti, conferma il valore strategico delle nostre infrastrutture: oltre ad abilitare la connettività mobile multi-operatore possono essere protagoniste di attività di monitoraggio del territorio e ambientale anche per prevenire gli incendi”, ha commentato Michelangelo Suigo Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione & Sostenibilità di INWIT.

“Dopo il progetto di prevenzione e monitoraggio incendi avviato la scorsa estate in Abruzzo, ora con INWIT ci spostiamo nella Capitale – commenta Giorgio Zampetti Direttore Generale di Legambiente – Per vigilare sulla Riserva Naturale di Monte Mario e il Parco Urbano del Pineto, due luoghi simbolo di Roma da sempre cari a cittadini e turisti, oltre che patrimonio di biodiversità prezioso e strategico per la città. Purtroppo, il rischio incendi anche per i parchi e le aree verdi urbane è sempre più alto. A luglio 2024 un vasto incendio ha distrutto una parte di Monte Mario, una ferita ancora visibile oggi, che ci ricorda l’urgenza di investire nella prevenzione incendi e di prevedere maggiori risorse per il verde urbano. Una prevenzione che si può portare avanti anche con l’aiuto della tecnologia e dell’intelligenza artificiale come dimostra l’attività che stiamo portando avanti con INWIT”.

Siamo favorevoli all’introduzione di innovazioni tecnologiche che possano contribuire in modo concreto alla tutela del patrimonio naturale. Le attività previste si integrano pienamente con le azioni già in corso da parte di RomaNatura per la prevenzione degli incendi boschivi, nel solco delle attività pianificate e operative già adottate dall’Ente”, lo dichiara il Direttore dell’Ente Regionale RomaNatura Emiliano Manari.

Nel Lazio, da inizio anno al 18 luglio 2025, secondo l’ultimo report diffuso in questi giorni da Legambiente, sono bruciati 696 ettari con 28 incendi. E per quanto riguarda le aree Natura 2000, il Lazio conta 279,44 ettari percorsi dal fuoco con 13 incendi.