INWIT promossa da CDP Climate Change, che porta lo score da B a A-, al livello Leadership.
Il principale tower operator italiano è tra le oltre 23.000 aziende che hanno rendicontato il proprio impegno in termini di governance, impatti, rischi e opportunità legati al cambiamento climatico. I principali punti di forza che hanno portato al miglioramento dello score sono: una governance forte degli aspetti climatici e la piena integrazione di questi aspetti nelle strategie di business. Significativi i progressi raggiunti dall’azienda nelle aree “value chain engagement” e nella rendicontazione delle emissioni Scope 1&2 e Scope 3.
CDP, organizzazione no profit internazionale, ha riconosciuto la trasparenza e la validità dell’impegno di INWIT: il principale tower operator è partito nel 2020 con uno score F e arrivare oggi a un punteggio come A-, testimonia il suo impegno verso un business sostenibile.
Tanti punti importanti nella strategia climatica di INWIT. In primis, un target di riduzione delle emissioni CO2 al 2030, validato da parte di Science Based Target initiative (SBTi) e allineato con le indicazioni della comunità scientifica e gli accordi internazionali per la lotta al cambiamento climatico, che hanno l’obbiettivo di mantenere il riscaldamento globale sotto 1.5 °C.
Inoltre INWIT promuove la decarbonizzazione delle proprie attività, verso il Net Zero, tramite l’utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili, forti investimenti in efficienza energetica e un rafforzato coinvolgimento della propria filiera sugli aspetti climatici.
“Questo upgrade ci rende orgogliosi e ci stimola a fare sempre di più nella lotta al cambiamento climatico – ha dichiarato Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità di INWIT -. Aver raggiunto il livello Leadership nel CDP Climate Change rappresenta un tassello importante nel nostro percorso e consolida la validità della nostra strategia climatica verso il Net Zero.
INWIT rientra tra le oltre 23.000 aziende che hanno rendicontato il proprio impegno in termini di governance, impatti, rischi e opportunità legati al cambiamento climatico.
