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INWIT SUSTAINABILITY DAY 2025: presentato lo studio “IL VALORE DI INWIT PER L’ITALIA” realizzato da TEHA GROUP

L’IMPATTO NEL 2024:

  • € 1,3 MILIARDI SUL PIL
  • CIRCA 3.200 POSTI DI LAVORO SOSTENUTI
  • OLTRE IL 30% DEI RICAVI REINVESTITI NELLO SVILUPPO DI INFRASTRUTTURE DIGITALI MULTI-OPERATORE

GRAZIE AL MODELLO FONDATO SULLA CONDIVISIONE DELLE INFRASTRUTTURE, TRA IL 2015 E IL 2024:

– € 15,8 MILIARDI DI COSTI EVITATI ALLA FILIERA TELCO

– 2,5 MILIONI DI TONNELLATE DI EMISSIONI DI CO EVITATE

+ € 1,4 MILIARDI DI INVESTIMENTI DI INWIT (€ 2,9 MILIARDI DAL 2015 AL 2030)

Roma, 19 maggio 2025 – Sono 15,8 miliardi di euro i costi evitati agli operatori di telecomunicazioni mobili in Italia, tra il 2015 e il 2024, grazie al modello di condivisione, a seguito della separazione tra infrastrutture e servizi: un approccio che consente di ottimizzare le risorse, ridurre la duplicazione degli asset, abilitare l’innovazione tecnologica e contribuire in modo concreto allo sviluppo sostenibile e competitivo del Paese.

Condividere infrastrutture consente di massimizzare l’utilizzo della capacità dell’infrastruttura esistente, evitandone la duplicazione, con importanti effetti economici, ma significa anche ridurre l’impatto ambientale e le esternalità negative, migliorando l’accessibilità e la capillarità dei servizi. Tra il 2015 e il 2024, la condivisione di torri di telecomunicazione mobili ha, infatti, consentito di risparmiare suolo e risorse materiali ed energetiche, limitando la costruzione di infrastrutture digitali aggiuntive e, con esse, di evitare l’emissione di oltre 2,5 milioni di tonnellate di CO, equivalenti a quelle di 1,7 milioni di voli intercontinentali Roma – New York.

La conferma di questi importanti benefici economici per il settore telco, ai quali INWIT ha contribuito per circa il 50%, arriva dallo Studio “Il valore di INWIT per l’Italia”, condotto per INWIT da The European House Ambrosetti (TEHA Group), che misura gli impatti sui territori​ del primo tower operator e tra le principali digital infrastructure company in Italia. Lo studio è stato presentato oggi nel corso del Sustainability Day 2025, l’evento organizzato annualmente da INWIT per confrontarsi con i propri stakeholder sul ruolo delle infrastrutture digitali e condivise e del valore che queste generano per l’Italia.

Secondo lo Studio, il modello di business di INWIT, basato su infrastrutture digitali mobili e multi-operatore, genera un impatto positivo sulla filiera e nel Paese. Tenendo conto dell’attivazione economica lungo l’intera filiera, l’azienda ha generato un impatto complessivo sul PIL italiano di circa 1,3 miliardi di euro nel solo 2024 ed un impatto cumulato nel periodo 2020-2024 pari a 5,3 miliardi di euro. Questa traiettoria di crescita è stata sostenuta da un impegno crescente in termini di investimenti, con un focus mirato sullo sviluppo della rete infrastrutturale, sulla digitalizzazione e sull’innovazione tecnologica. Tra il 2015 e il 2024, gli investimenti cumulati di INWIT in Italia hanno raggiunto 1,4 miliardi di euro, con ulteriori 1,5 miliardi di euro previsti nel periodo 2025–2030, per un totale complessivo di circa 2,9 miliardi di euro nel periodo 2015-2030.

Per quanto riguarda il contributo all’occupazione, nel 2024 INWIT ha sostenuto un totale di circa 3.200 posti di lavoro in Italia, con un moltiplicatore occupazionale pari a 9,7x: per ogni dipendente diretto, vengono attivati ulteriori 8,7 posti di lavoro lungo le filiere economiche collegate.

L’incontro ha visto la partecipazione di Simona Branchetti, giornalista TG5, Laura Cavatorta, Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità SNAM, Oscar Cicchetti, Presidente INWIT, On. Tullio Ferrante, Sottosegretario di Stato-Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Diego Galli, Direttore Generale INWIT, Federico Gori, Presidente ANCI Umbria e Sindaco Montecchio (TR), Gianni Letta, Presidente Associazione  Civita,  Monica Lucarelli,  Assessora  sviluppo  economico  e  pari opportunità Roma Capitale, On. Federico Mollicone, Presidente VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione Camera dei Deputati, Antonella Sberna, Vicepresidente Parlamento Europeo, Giulia Staderini, Presidente Comitato Sostenibilità INWIT, ed è stato moderato da Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni esterne, comunicazione e sostenibilità di INWIT. 

“Lo studio TEHA evidenzia come Il modello di business delle infrastrutture digitali e condivise impatti positivamente su PIL, occupazione e indotto, creando valore per la filiera telco e i territori. INWIT continua ad investire nella rete di infrastrutture multi-operatore che abilita la connettività e la trasformazione digitale del Paese”, ha detto Diego Galli, Direttore Generale INWIT.

“Dall’applicazione del nostro approccio di misurazione dell’impatto multidimensionale ad INWIT, e al suo modello distintivo di separazione tra infrastrutture e servizi e condivisione delle torri, emerge un importante contributo all’economia del Paese e dei territori, agli investimenti, alla creazione di valore sociale e ambientale e alla capillarità dei servizi digitali, che abilita, tra gli altri, lo sviluppo, l’innovazione e la riduzione di diseguaglianze nel Paese”, ha dichiarato Emiliano Briante, Partner di TEHA Group.

Sono onorata di partecipare, come Presidente del Comitato Sostenibilità di INWIT, a questo evento; incontri come questo sono fondamentali per sottolineare l’importanza dell’integrazione della sostenibilità nel modello di business delle infrastrutture, tenendo conto degli interessi di tutti gli stakeholder rilevanti. In INWIT ho riscontrato particolare attenzione nel considerare, nello svolgimento dell’attività aziendale, gli impatti sociali e ambientali al pari di quelli economici”, ha commentato Giulia Staderini, Presidente Comitato Sostenibilità INWIT.

“Questo studio e il percorso stesso di Inwit confermano come la sostenibilità sia un concetto multidimensionale, che trova realizzazione solo quando tutte le dimensioni dell’impresa – economiche, ambientali e sociali – risultano sostenibili. Se da un lato è dunque essenziale integrare pienamente la governance della sostenibilità nel modello e nelle strategie di business, dall’altro è sempre più evidente il ruolo dell’innovazione, tecnologica e digitale, come strumento indispensabile per una transizione efficace ma anche equa”, ha aggiunto Laura Cavatorta, Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità SNAM.

“Le infrastrutture digitali rappresentano oggi una leva strategica per la crescita e la resilienza dei territori, soprattutto quelli più fragili o marginali. L’iniziativa promossa da INWIT restituisce con chiarezza l’importanza di una transizione tecnologica che sia anche sociale, inclusiva e sostenibile. Come Sindaco di un piccolo Comune e come Presidente di ANCI Umbria, accolgo con grande favore ogni momento di confronto che mette al centro i bisogni reali dei territori e le potenzialità del digitale per migliorarne la qualità della vita. La digitalizzazione non è un’opzione, ma una responsabilità collettiva: se ben governata, può garantire accesso ai servizi, attrattività e nuove opportunità per le comunità locali”, ha concluso Federico Gori, Presidente ANCI Umbria e Sindaco Montecchio (TR).