Inwit 2021

Inwit SpA
Relazione Finanziaria Annuale 2021

Sommario

LETTERA AGLI AZIONISTI

Cari azionisti e stakeholder,


Il 2021 è stato un anno di integrazione, consolidamento e sviluppo per la vostra società. La profonda trasformazione avvenuta nel 2020, la fusione per incorporazione di Vodafone Towers, ha reso INWIT il principale operatore di infrastrutture wireless in Italia, con la mission di supportare Tim e Vodafone nella realizzazione delle nuove reti per lo sviluppo del 5G, garantendo al contempo a tutto il mercato l’accesso alle proprie infrastrutture attraverso il ruolo di neutral host. Il più ampio network di infrastrutture a supporto della connettività mobile, siti macro e sistemi di micro antenne distribuite, ha permesso una copertura capillare del territorio e posto le basi perché INWIT ricopra un ruolo da protagonista nella trasformazione digitale in atto, con risultati già apprezzabili nel 2021. Il nostro mercato di riferimento continua ad essere sostenuto da trend positivi di natura strutturale anche alla luce dell’accelerazione degli investimenti guidata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Cresce, infatti il consumo di dati in mobilità, così come l’adozione di dispositivi 5G che permetteranno la sempre maggiore diffusione di servizi innovativi, aprendo a nuove possibilità per consumatori, aziende e pubblica amministrazione. Le connessioni a banda larga e ultralarga raggiungono progressivamente sempre più aree geografiche e comunità, creando ulteriori opportunità per INWIT di contribuire alla riduzione del digital divide e al completamento delle coperture in aree o infrastrutture meno servite. Dal punto di vista industriale, nel corso del 2021 INWIT ha investito 217 milioni di euro per ampliare la propria infrastruttura a servizio degli operatori mobili e Fixed Wireless Access. Il numero di torri è incrementato di quasi 400 unità per un totale di quasi 23 mila siti. Le ospitalità di clienti mobili e FWA sono aumentate in misura sostanziale di oltre 4.400 unità, avvicinandosi a quota 46.000. Si è infine ulteriormente sviluppata la rete di micro coperture indoor DAS (“Distributed Antenna Systems”), con importanti progetti di larga scala, a testimonianza del crescente interesse del mercato. Questi risultati sono legati al principale vantaggio competitivo di INWIT, un’infrastruttura distribuita caratterizzata dalle migliori location ed elevato contenuto tecnologico. Tra i principali nuovi progetti, vi è la copertura di importanti location indoor , incluso oltre 30 ospedali con sistemi DAS 5G-ready, numerosi siti industriali, musei, campus universitari e edifici della pubblica amministrazione. Siamo particolarmente orgogliosi di aver realizzato la prima copertura 5G di una linea metropolitana, a Milano, e di aver equipaggiato con sistemi di micro antenne la sede in cui l’Italia ha ospitato i lavori del G20 a Roma, il centro congressi “La Nuvola” di Fuksas. Sul fronte delle coperture dedicate alle infrastrutture di trasporto, abbiamo acquisito la proprietà e gestione delle infrastrutture ed apparati di circa 1.000 km di tunnel stradali e autostradali, incluse alcune delle principali arterie di comunicazione del Paese, che beneficeranno di migliore copertura mobile, aperta a tutti gli operatori. L’innovazione tecnologica sta avendo un forte impatto sul nostro settore. Riteniamo che la torre del futuro sia centro dell’ecosistema digitale, grazie ad esempio a sensori IoT in grado di fornire servizi che includono il monitoraggio del territorio e degli eventi climatici. Nel 2021 INWIT ha registrato risultati economici e finanziari in crescita. La crescita dei ricavi, rispetto al 2020 a parità di perimetro, includendo nella base di raffronto gli effetti della fusione con Vodafone Towers per dodici mesi, è stata pari al 4,7%. Su base trimestrale, la crescita organica dei ricavi ha visto una significativa accelerazione, dal 3,4% del primo trimestre al 7,3% del periodo ottobre-dicembre, grazie al progressivo attivarsi delle varie leve di crescita a disposizione della società, nuove ospitalità su siti esistenti, nuovi siti e servizi innovativi come le coperture DAS. Grazie alla costante attenzione al contenimento dei costi, in particolare i costi di affitto dei terreni su cui insistono le nostre torri, la crescita del margine EBITDA after Lease è stata superiore a quella dei ricavi, con una conseguente espansione del margine come percentuale dei ricavi dal 63% del 2020 (a parità di perimetro) al 66%. Il positivo sviluppo della profittabilità si è tradotto in una forte generazione di cassa, con Recurring Free Cash Flow pari a circa 366 milioni di euro, in forte crescita rispetto al 2020, che ha consentito di finanziare i citati investimenti e il pagamento di dividendi agli azionisti nella misura di 30 centesimi di euro ad azione, pari a 287 milioni di euro, in linea con la dividend policy. È fonte di particolare soddisfazione aver inoltre raggiunto un accordo con la Banca Europea degli Investimenti che ha deciso di finanziare i nostri investimenti in infrastrutture digitali. Le attività di INWIT sono intrinsecamente votate ad un approccio sostenibile, puntando su innovazione, riduzione del digital divide, attenzione all’ambiente e alle persone. Nel 2021 è stato pubblicato il nostro primo Report Integrato, elemento che ha favorito un generale miglioramento dei nostri risultati tra i principali rating ESG: CDP Climate Change, MSCI, Sustainalitics, Refinitiv, FTSE Russel e Glio/Gresb. Nell’anno abbiamo inoltre adottato la policy Diversity and Inclusion, la policy di Gestione Energetica e HSE e implementato un modello di smart working ispirato a flessibilità, senso di responsabilità e attenzione alle esigenze delle persone. Il 2021, primo anno post fusione con Vodafone Towers, segna il positivo completamento del processo di integrazione e l’affermazione di un percorso di crescita che ha già registrato i primi risultati positivi, dal punto di vista industriale, finanziario e di sostenibilità. Forti del nostro patrimonio tecnologico e di un modello di business in grado di supportare i positivi trend di domanda, siamo certi di poter affrontare con convinzione le sfide che il processo di trasformazione digitale in atto ci presenterà, con il supporto di clienti, dipendenti, fornitori, azionisti, obbligazionisti e altri portatori d’interesse, a cui va il nostro sentito ringraziamento.

Il Presidente dr. Emanuele Tournon

L’Amministratore Delegato ing. Giovanni Ferigo



Relazione sulla gestione

DENOMINAZIONE, CAPITALE SOCIALE E SEDE DELLA SOCIETÀ

Denominazione Sociale Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A.
Capitale Sociale Euro 600.000.000
Sede Legale Via G. Negri 1, 20121 Milano
Codice Fiscale, Partita IVA e n.ro R. I. di Milano 08936640963
Sito internet www.inwit.it


CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IN CARICA AL 31 DICEMBRE 2021

Presidente Emanuele Tournon
Amministratore Delegato Giovanni Ferigo
Consiglieri Giovanna Bellezza
Laura Cavatorta (indipendente)
Antonio Corda
Angela Maria Cossellu (indipendente)
Sabrina Di Bartolomeo
Sonia Hernandez
Rosario Mazza (indipendente)
Agostino Nuzzolo
Secondina Giulia Ravera (indipendente)
Fabrizio Rocchio
Francesco Valsecchi (indipendente)
Segretario Salvatore Lo Giudice

COLLEGIO SINDACALE IN CARICA AL 31 DICEMBRE 2021

Presidente Stefano Sarubbi
Sindaci Effettivi Maria Teresa Bianchi
Giuliano Foglia
Sindaci Supplenti Roberto Cassader
Michela Zeme

ATTIVITÀ DI INWIT

Storia di INWIT

Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A. è il più grande operatore del settore infrastrutture wireless in Italia, che realizza e gestisce impianti tecnologici e strutture civili (come torri, tralicci e pali) che ospitano gli apparati di trasmissione radio, principalmente a servizio degli operatori delle telecomunicazioni. Con l’obiettivo di continuare a supportare l’ottimizzazione dei servizi wireless e guidare l’evoluzione delle torri da infrastruttura passiva a infrastruttura digitale connessa, distribuita e protetta, negli ultimi anni, INWIT ha ampliato la sua offerta con una serie di servizi aggiuntivi. In particolare, INWIT sta realizzando il servizio di copertura per la telefonia mobile tramite impianti DAS (Distributed Antenna System) di proprietà, che consentono di ottenere una copertura ottimale di siti con una forte frequentazione, sia outdoor che indoor, particolarmente importante in vista della transizione tecnologica in atto da 4G a 5G. INWIT è dunque ottimamente posizionata per supportare il processo di digitalizzazione in atto e servire la crescente domanda di connettività. L’attività di INWIT è legata direttamente alla nascita e allo sviluppo della telefonia mobile in Italia, per mano dei due principali operatori del settore. INWIT è infatti il risultato della fusione tra le attività e le infrastrutture wireless di Telecom Italia e Vodafone; la società beneficia di un bagaglio di competenze maturato nel tempo attraverso la realizzazione e la gestione delle infrastrutture che ospitano i sistemi trasmissivi delle diverse generazioni di servizi radiomobili che si sono susseguiti negli anni. Grazie a tale evoluzione, iniziata 40 anni fa, INWIT oggi garantisce ai propri clienti l’accesso ad aree di rilevanza strategica anche in relazione a tematiche amministrative ed ambientali. La storia di INWIT ha inizio nel marzo 2015 a seguito dello spin-off del ramo “Tower” di Telecom Italia designato alla gestione operativa, monitoraggio e manutenzione delle torri e dei ripetitori del gruppo. INWIT ha successivamente seguito un percorso di intensa crescita organica a cui si è aggiunta, nel marzo 2020, la fusione con Vodafone Towers S.r.l che ne ha significativamente trasformato il profilo, dimensionale e strategico. L’infrastruttura di INWIT conta oggi 23 mila siti gestiti distribuiti in maniera capillare su tutto il territorio nazionale, su cui vengono ospitati gli apparati di trasmissione di tutti i principali operatori nazionali, e migliaia di small cells e sistemi DAS. INWIT contribuisce in maniera significativa alla copertura dei servizi di telefonia wireless del territorio italiano, incrementando i suoi siti anche in funzione dello sviluppo delle nuove tecnologie, a partire dal 5G. Tutto ciò ne fa un’infrastruttura essenziale per lo sviluppo delle tecnologie per le telecomunicazioni, garantendo una copertura e capillarità che potrà contribuire in modo consistente anche al superamento del digital divide nel nostro Paese. Dal 2020, 5 anni dal primo giorno di quotazione, le azioni INWIT sono incluse nel principale indice azionario italiano, il FTSE MIB nello STOXX® Europe 600, composto da 600 delle aziende a maggior capitalizzazione di mercato in Europa. Nel 2020 INWIT è inoltre entrata con successo nel mercato dei capitali di debito, emettendo il suo Bond inaugurale per 1 miliardo di euro che ha consentito di ottimizzare la struttura finanziaria dell’Azienda attraverso la differenziazione delle fonti di finanziamento. Successivamente si sono concluse con successo la seconda emissione obbligazionaria della Società, per un importo pari a 750 milioni di euro e la terza, nell’aprile 2021 per 500 milioni di euro, a fronte di richieste da parte degli investitori di 4,5 volte superiori all’offerta. Inoltre, nell’agosto del 2021 è stato firmato il finanziamento di 250 milioni di euro da parte della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) a sostegno del piano di investimenti della società, destinato allo sviluppo delle infrastrutture digitali dell’azienda in Italia. Il finanziamento è in linea con il Piano Industriale di INWIT, che prevede investimenti nella realizzazione di nuove torri per la diffusione del 5G, nella realizzazione di coperture di rete mobile indoor e outdoor con small cells e sistemi DAS (Distributed Antenna System) e per la sperimentazione di nuove tecnologie innovative a supporto degli operatori. Un’infrastruttura di rete che sarà a disposizione anche per le ospitalità delle apparecchiature Fixed Wireless Access (FWA), per ampliare la copertura della banda larga in zone con una bassa densità di popolazione. Il 2021 è stato segnato anche dall’accelerazione degli investimenti della Società sul fronte delle coperture dedicate alle infrastrutture di trasporto. A luglio è stato raggiunto un accordo per la proprietà e la gestione di infrastrutture e apparati lungo circa 1.000 km di tunnel stradali e autostradali, con l’obiettivo di offrire servizi di ospitalità in alcune delle principali vie di comunicazione del Paese a tutti gli operatori.

Si precisa che Daphne 3 S.p.A. è a sua volta controllata al 51% da TIM S.p.A. e al 49% da un Consorzio guidato da Ardian e Central Tower Holding Company B.V. è indirettamente di proprietà di Vodafone Group Plc, analogamente a VOD EU, quindi una controllata di VOD EU. Tim e Vodafone controllano congiuntamente INWIT. Per maggiori informazioni, si rimanda all’apposito paragrafo ‘Informazioni per gli investitori’ del presente documento.

Si ritiene che INWIT nel prossimo futuro possa continuare a beneficiare del positivo trend di mercato e del ciclo di investimenti in atto, conseguenza delle risorse che il Next Generation EU destina a progetti di digitalizzazione, transizione ecologica, infrastruttura per la mobilità sostenibile, cultura e sanità, creando molteplici ambiti di applicazione per le infrastrutture wireless.

Posizionamento competitivo e creazione di valore

La digitalizzazione per la crescita del nostro Paese

Il mercato e il contesto tecnologico sono in rapida evoluzione in Italia, per l’evoluzione della tecnologia wireless che sta estendendo la copertura 5G e le connesse esigenze di densificazione, importante elemento di sviluppo per le infrastrutture wireless. Prosegue, inoltre, la forte crescita del consumo di dati in mobilità e la necessità di ampliare e completare la copertura con connessione a banda larga del Paese, con opportunità per INWIT di contribuire alla riduzione del digital divide attraverso la collaborazione con gli operatori FWA. A tale contesto si aggiunge il Next Generation EU, strumento dell’Unione Europea volto a stimolare la ripresa e sviluppo post-pandemia COVID-19. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che l’Italia sta approntando nel quadro del Next Generation EU, dedica ampio spazio e ingenti risorse al tema dell’innovazione del Paese in chiave digitale. In particolare, vi sono piani di supporto agli investimenti per la transizione al 5G e alla copertura a banda larga delle aree remote del territorio, in grado di favorire i piani di investimento dei clienti di INWIT. La digitalizzazione, l’innovazione, la competitività e la sicurezza del sistema produttivo e della Pubblica Amministrazione saranno infatti elementi chiave della società post-COVID, che dovrà essere non solo più competitiva ed efficiente, ma anche più sostenibile, inclusiva e resiliente. La pandemia in corso ha infine messo in luce l’importanza del digitale, accelerando il processo di digitalizzazione del paese. La dimensione digitale oggi rappresenta una necessità per le imprese e per la Pubblica Amministrazione nel processo di trasformazione verso modelli organizzativi, produttivi e di servizio, privati e pubblici, più agili e flessibili.

INWIT opera per un Italia più digitale e sostenibile

Questo contesto apre delle opportunità per i tower operators e INWIT è ottimamente posizionata per ricoprire un ruolo importante nello sviluppo delle infrastrutture digitali a fianco agli operatori di telecomunicazione. In questo contesto, a novembre 2020, INWIT ha approvato l’aggiornamento del piano industriale 2021-2023. Il piano prevede una forte crescita organica, con un incremento annuo medio dei ricavi dell’8%. In particolare, si prevede la crescita di ospitalità per Tim e Vodafone a sostegno dello sviluppo efficiente e veloce del 5G e continuo miglioramento della copertura territoriale. Inoltre, il ruolo di “neutral host” permette a Inwit di poter soddisfare la domanda di tutti principali operatori del mercato, sia mobili che Fixed Wireless Access, tecnologia che, in particolare, evidenzia forti dinamiche di crescita. Un altro pilastro del Piano è lo sviluppo rapido delle micro-coperture, in particolare i sistemi di antenne distribuiti (DAS) che consentono di gestire in maniera efficiente il segnale di telefonia mobile anche in aree molto affollate come stadi, università, stazioni o impianti industriali. Su questo fronte INWIT è già molto attiva, e ad oggi copre con i DAS oltre 30 grandi ospedali, quasi tutte le maggiori stazioni d’Italia, le università Luiss e Federico II di Napoli e numerosi hotel di lusso e impianti industriali. In aggiunta, il Piano Industriale prevede la sperimentazione e sviluppo di business adiacenti: dall’IoT (Internet of Things) all’hosting di mini data center da posizionare alla base delle nostre torri per quei servizi che hanno bisogno di bassa latenza, fino ad arrivare al mondo dei droni. Il Piano industriale profila una evoluzione verso torri sempre più intelligenti: asset digitali, distribuiti e protetti, che potranno dare un contributo concreto alla trasformazione digitale delle attività economiche e sociali del Paese. La presenza capillare delle torri INWIT permette la fornitura di servizi avanzati anche nelle zone in cui la connettività attraverso fibra ottica arriverà più tardi, anticipando quindi la digitalizzazione del paese e la riduzione del divario digitale. INWIT ha presentato inoltre un Piano di Sostenibilità che prevede, tra i target più sfidanti, il raggiungimento della “Carbon Neutrality” al 2024, target ulteriormente anticipato nel 2022 rispetto alla sua prima formulazione di novembre 2020, che prevedeva la carbon neutrality al 2025, attraverso la definizione di una Climate Strategy, lo sviluppo di fonti rinnovabili, l’implementazione di iniziative di efficienza energetica e l’utilizzo di energia verde.

La tabella seguente rappresenta i principali pilastri strategici del Piano Industriale ed i relativi impatti sulla creazione di valore per gli stakeholder della Società.

Pilastri strategici del Piano industriale Valore creato per gli stakeholders
1 Rafforzare partnership, visione e opportunità di collaborazione industriale con gli anchor tenants, per incrementare la creazione di valore condiviso Upgrade e ampliamento asset in Italia. È previsto un piano di investimento significativo, a favore del rinforzamento delle strutture esistenti e la realizzazione di nuovi siti e Punti di Presenza.
2 Fornire servizi agli altri operatori con velocità e efficacia Riduzione Digital Divide. È prevista la promozione di progetti volti a consentire la copertura dei comuni di minori dimensioni e delle aree rurali per ridurre il Digital Divide. A tal fine si prevede di servire la forte domanda di copertura da operatori FWA.
3 Essere frontrunner nello sviluppo del mercato di small cells e DAS Estensione copertura aree sociali. La Società punta a sviluppare e consolidare infrastrutture digitali, rafforzando la copertura di aree a elevata vocazione sociale e culturale, come ospedali, musei e università.
4 Investire sull’innovazione a supporto di nuovi business Innovazione in chiave digitale. Sul fronte dell’innovazione, INWIT intende offrire ospitalità alle molteplici tecnologie attraverso un tower upgrade che guarderà alle smart cities, all’Internet of Things e ai droni.

Nel contesto globale attuale, INWIT ricopre un ruolo da protagonista nella trasformazione digitale a supporto degli operatori nello sviluppo di nuove infrastrutture per l’implementazione del 5G, dell’FWA (Fixed Wireless Access) e delle micro-coperture con DAS e small cells, presidiando anche le opportunità tecnologiche del futuro, e orientando le proprie scelte verso modelli sostenibili. In questo modo, INWIT partecipa alla creazione di un’Italia più digitale e sostenibile.

HIGHLIGHTS AL 31 DICEMBRE 2021

Nell’esercizio 2021 tutti i principali indicatori economici e patrimoniali hanno evidenziato un andamento in crescita rispetto corrispondente periodo 2020 anche in considerazione del fatto che nell’esercizio 2020 il mutato perimetro di consolidamento a seguito della fusione con Vodafone Towers Italia, è stato efficace a partire dal 30 marzo 2020. Da segnalare l’impatto economico e patrimoniale dell’accordo avvenuto in data 21 ottobre 2021, relativo all’acquisizione di un ramo d’azienda di Vodafone Italia S.p.A. (c.d. Progetto “Tunnel”), costituito da un complesso di Asset rappresentati da impianti radioelettrici che coprono circa 1.000 km di gallerie stradali e autostradali e sistemi DAS (Distributed Antenna System). Sono incluse tratte significative nei collegamenti nazionali per numerosità, conformazione ed esigenza di copertura cellulare in galleria. Per maggiori dettagli vedere “Nota 4 Aggregazioni aziendali” nel Bilancio Individuale al 31.12.2021.

(migliaia di euro)

1.1 – 31.12

1.1 – 31.12

Variazione

2021

2020

Assoluta

%

(a)

(b)

c=(a-b)

(c/b)

Ricavi

785.150

663.408

121.742

18,4

EBITDA (1)

714.881

603.781

111.100

18,4

EBITDA Margin

91,1%

91,0%

0,1pp

0,1pp

EBIT (1)

354.750

290.700

64.050

22,0

EBIT Margin

45,2%

43,8%

1,4pp

1,4pp

Risultato del periodo

191.396

156.667

34.729

22,2



  • i ricavi si attestano a euro 785.150 migliaia, in aumento rispetto allo stesso periodo 2020 (euro 663.408 migliaia) del 18,4% in termini reported e del +4,6% a parità di perimetro. Sono, tuttavia, presenti dei ricavi one-off. In particolare, per l’esercizio 2021, sono pari a euro 3.272 migliaia (relativi alla manleva del contratto MSA), mentre per lo stesso periodo del 2020 erano pari a euro 8.115 migliaia. Al netto di tali partite, il confronto con lo stesso periodo 2020 evidenzia una crescita che si attesta al 19,3%;
  • l’EBITDA si attesta a euro 714.881 migliaia, in aumento del 18,4% rispetto all’esercizio 2020, in crescita del +4,7% a parità di perimetro. Tale percentuale sale al 18,6% se si escludono sia, i già citati ricavi one-off, sia, per l’esercizio 2021 i costi non ricorrenti relativi al Progetto “Tunnel”, pari a euro 2.535 migliaia, sia, per l’esercizio 2020, le partite economiche derivanti dall’operazione di fusione con Vodafone Towers S.r.l. pari a euro 6.711 migliaia. L’incremento registrato è stato determinato anche dalla capitalizzazione di costi operativi, relativi, prevalentemente, al nuovo sistema ERP e alla progettazione impianti per un importo pari a euro 8.879 migliaia;
  • l’EBIT è pari a euro 354.750 migliaia con un incremento del 22,0% (+22,4% invece escludendo i citati ricavi/costi one-off) rispetto allo stesso periodo 2020;
  • il risultato del periodo si attesta a euro 191.396 migliaia, in crescita del 22,2% rispetto allo stesso periodo 2020 (22,8% invece escludendo i citati ricavi/costi one-off).Tale incremento è da porre anche in relazione alla riduzione delle imposte di periodo dovute al beneficio fiscale derivante dall’operazione di riallineamento fiscale dell’avviamento esistente al 31 dicembre 2019, pari a euro 7.132 migliaia, come previsto dalla Legge 178/2020. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo “Imposte sul reddito”.

(migliaia di euro)

4°Trimestre
2021

3°Trimestre
2021

2°Trimestre
2021

1°Trimestre
2021

Ricavi

203.917

198.119

192.866

190.248

EBITDA

185.128

180.891

175.875

172.987

EBITDA Margin

90,8%

91,3%

91,2%

90,9%

EBIT

92.975

90.803

87.145

83.827

EBIT Margin

45,6%

45,8%

45,2%

44,1%

Risultato del periodo

41.762

54.635

51.548

43.451



  • L’analisi dei quattro trimestri dell’esercizio 2021 evidenzia una continua crescita dei principali indicatori. Nel quarto trimestre rispetto al primo si rileva un +7,2% dei ricavi, un +7,0% sull’Ebitda, +10,9% dell’Ebit. Andamento differente invece per il risultato di periodo. La legge di bilancio 234/2021 ha ridefinito i termini per il godimento del beneficio fiscale derivante dal riallineamento dell’avviamento esistente al 31 dicembre 2019. La quota di ammortamento annuale fiscalmente deducibile si è ridotta da euro 78.000 migliaia a euro 28.080 migliaia con impatto a conto economico nel quarto trimestre di maggiori imposte per euro 12.680 migliaia.

(migliaia di euro)

1.1 – 31.12

1.1 – 31.12

Variazione

2021

2020

Assoluta

%

(a)

(b)

c=(a-b)

(c/b)

EBITDA

714.881

603.781

111.100

18,4%

Costi di locazione

(194.921)

(185.085)

(9.836)

5,3%

EBITDAL

519.960

418.696

101.264

24,2%

EBITDAL Margin

66,2%

63,1%

3,1pp

3,1pp



  • Nell’esercizio 2021 si registra una crescita dell’ ”EBITDAaL” (EBITDA after Leases) pari al 24,2% rispetto al corrispondente periodo 2020, a seguito dei progressi attuati nell’ottimizzazione dei costi di locazione.

(migliaia di euro)

1.1 – 31.12

1.1 – 31.12

Variazione

Investimenti

2021

2020

Assoluta

%

(a)

(b)

c=(a-b)

(c/b)

Investimenti industriali (CAPEX)

216.512

128.264

88.248

68,8



  • gli investimenti industriali del periodo sono stati pari a euro 216.512 migliaia, registrando un incremento del 68,8% rispetto allo stesso periodo 2020. Sono inclusi anche euro 67.613 migliaia relativi al Progetto “Tunnel”. Tra gli altri investimenti sono inoltre da segnalare: nuovi siti, diritti di superficie e manutenzione straordinaria.

(migliaia di euro)

1.1 – 31.12

1.1 – 31.12

Variazione

Posizione Finanziaria Netta

2021

2020

Assoluta

(a)

(b)

c=(a-b)

cassa ed equivalenti

96.320

120.207

(23.887)

crediti finanziari

271

208

63

crediti finanziari non correnti

1.362

1.495

(133)

debiti finanziari a breve term.

(131.390)

(13.027)

(118.363)

debiti finanziari a medio/lungo term.

(785.951)

(1.030.200)

244.249

debiti finanziari ex IFRS16

(982.310)

(1.051.657)

69.347

obbligazioni emesse

(2.251.420)

(1.738.736)

(512.684)

Posizione Finanziaria Netta

(4.053.118)

(3.711.710)

(341.408)

Posizione Finanziaria Netta escluso IFRS16

(3.070.808)

(2.660.053)

(410.755)

Ebitda

714.881

603.781

111.100

Posizione Finanziaria Netta/Ebitda

5,7

6,1

(0,4)p



  • l’Indebitamento Finanziario netto è pari a euro 4,05 miliardi, inclusivo delle passività finanziarie IFRS16. Rispetto a dicembre 2020 (pari euro 3,71 miliardi), l’indebitamento finanziario netto cresce di 9,2 punti percentuali, ma la leva finanziaria è in riduzione di 0,4 punti percentuali a seguito della crescita del 18,4% dell’EBITDA.

(migliaia di euro)

1.1 – 31.12

1.1 – 31.12

Variazione

Recurring Free Cash Flow

2021

2020

Assoluta

%

(a)

(b)

c=(a-b)

(c/b)

Ebitda

714.881

603.781

111.100

18,4

(ricavi)/costi non ricorrenti

(737)

(1.400)

663

(47,3)

Ebitda recurring

714.144

602.381

111.763

18,6

investimenti ricorrenti

(17.404)

(16.829)

(575)

3,4

imposte pagate

(110.160)

(93.288)

(16.872)

18,1

variazione networking capital

27.099

(3.288)

30.387

(924,2)

lease payment

(201.890)

(196.700)

(5.190)

2,6

oneri finanziari ricorrenti

(45.310)

(20.514)

(24.796)

120,9

Recurring Free Cash Flow

366.479

271.762

94.717

34,9



  • Il Recurring Free Cash Flow registra un incremento del 34,9% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio scorso. Il conseguimento di tale risultato è da porre in relazione sia alla crescita dell’Ebitda recurring (+18,6%) sia all’incasso dei crediti nell’ultima frazione dell’anno, incidendo positivamente sulla variazione del networking capital.

Principali KPI operativi

La tabella che segue evidenzia gli effetti dei contratti di ospitalità in essere al 31 dicembre 2021:

(valori espressi in migliaia) 31.12.2021

Numero siti (*)

(a)

22,8

Numero di ospitalità in essere con i Tenants (**)

(b)

46,0

Numero di ospitalità in essere con i Tenants, escludendo Anchor Tenants TIM e Vodafone (***)

(c)

10,2

Numero medio di Tenants per Sito (Tenancy ratio)

(b)/(a)

2,01

  1. (*) Trattasi di siti operativi al netto dei siti in corso di realizzazione.
  2. (**) Esclude i Siti per i quali è stato interrotto il servizio di ospitalità nel corso del periodo. Include contratti IoT.
  3. (***) Numero di ospitalità su uno stesso Sito. Si precisa che a ogni Tenant è riferita una sola ospitalità per Sito.

Come evidenziato nella tabella che precede, al 31 dicembre 2021 il numero medio di operatori per Sito sul nuovo perimetro della Società è pari a 2,01x.

Dal punto di vista dei KPI operativi, INWIT nell’esercizio 2021, ha:

  • continuato a sviluppare le nuove ospitalità, pari oltre 4,4 mila
  • esteso la propria rete di macro siti di circa 400 unità;
  • ampliato la propria rete di micro coperture multi-operatore nei luoghi a maggior concentrazione di utilizzatori e traffico, realizzando circa 0,7 mila remote unit;
  • continuato a incrementare la propria efficienza proseguendo il piano di rinegoziazione dei contratti di affitto e il piano di acquisizione dei terreni.

INWIT può contare quindi su un’infrastruttura capillare e integrata di circa 23 mila torri con quasi 46 mila ospitalità, che costituiscono la “macro grid” e oltre 5,2 mila unità Small Cells e DAS, “micro-grid”, al servizio di Tim e Vodafone nella realizzazione del nuovo network per lo sviluppo del 5G e garantendo a tutto il mercato l’accesso alle proprie infrastrutture. La tecnologia di INWIT supporta, inoltre, lo sviluppo di soluzioni innovative come smart cities, industria 4.0 e coperture indoor nei grandi centri, guidando l’evoluzione delle torri da infrastruttura passiva a volano della crescita digitale nell’ecosistema del 5G, che permetterà alle torri di ospitare apparati di IoT, sensori, capacità computazionale distribuita e droni.

ANDAMENTO ECONOMICO PATRIMONIALE FINANZIARIO AL 31 DICEMBRE 2021

Inwit redige e pubblica in via volontaria i Resoconti Intermedi sulla gestione riferiti al primo e al terzo trimestre di ciascun esercizio. La Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2021 comprende la Relazione sulla gestione e il Bilancio individuale al 31 dicembre 2021 predisposto in conformità ai principi contabili IFRS emessi dallo IASB e recepiti dalla UE; Il Bilancio individuale al 31 dicembre 2021 è sottoposto a revisione contabile.

Si segnala infine che il capitolo “Evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2022” contiene dichiarazioni previsionali (forward-looking statements) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali aspettative della Società in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie della Società. Il lettore del presente comunicato non deve porre un indebito affidamento su tali dichiarazioni previsionali in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo della Società.

ANDAMENTO ECONOMICO DEL PERIODO

(migliaia di euro)

1.1 – 31.12

1.1 – 31.12

Variazione

2021

2020

Assoluta

%

(a)

(b)

c=(a-b)

(c/b)

Ricavi

785.150

663.408

121.742

18,4

Costi per locazione spazi

(3.139)

(2.336)

(803)

34,4

Costi del personale – Oneri ordinari

(18.422)

(18.177)

(245)

1,3

Manutenzione e altri costi operativi e per servizi

(48.708)

(39.114)

(9.594)

24,5

Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)

714.881

603.781

111.100

18,4

Ammortamenti, minusvalenze da realizzo e svalutazioni di attività non correnti

(360.131)

(313.081)

(47.050)

15,0

Risultato operativo (EBIT)

354.750

290.700

64.050

22,0

Proventi /(Oneri finanziari)

(90.082)

(69.759)

(20.323)

29,1

Risultato prima delle imposte

264.668

220.941

43.727

19,8

Imposte sul reddito

(73.272)

(64.274)

(8.998)

14,0

Risultato del periodo

191.396

156.667

34.729

22,2

La struttura dei ricavi e dei costi della Società è definita in buona parte da contratti, attivi e passivi, di media e lunga durata, con condizioni economiche definite. Di seguito l’analisi delle principali voci economiche dell’esercizio 2021.

Ricavi

Ammontano a euro 785.150 migliaia (euro 663.408 migliaia nel corrispondente periodo 2020, +18,4%) e comprendono i ricavi derivanti dai contratti di servizio con Tim S.p.A. e con Vodafone Italia S.p.A. (Master Service Agreement), da clienti terzi sulle torri oggetto di conferimento e i ricavi da ospitalità sui nuovi siti e dei nuovi servizi. Sono presenti partite che per loro natura si manifestano in maniera non lineare o non ripetitiva (“one-off”) relativi alla manleva prevista nel contratto MSA, per euro 3.272 migliaia. Anche nel 2020 erano presenti ricavi della stessa tipologia, per euro 8.115 migliaia, relativi anch’essi alla manleva prevista nel contratto MSA e altre partite non ripetitive.

Al netto di tali ricavi one-off, il confronto con l’esercizio 2020 evidenzia una crescita del 19,3%.

Nel dettaglio:

(migliaia di euro)

1.1 – 31.12

1.1 – 31.12

Variazione

2021

2020

Assoluta

%

(a)

(b)

c=(a-b)

(c/b)

Ricavi relativi al contratto di servizio Master Service Agreement verso TIM S.p.A.

333.731

310.040

23.691

7,6

Ricavi relativi al contratto di servizio Master Service Agreement verso Vodafone Italia S.p.A.

331.589

244.390

87.199

35,7

Ricavi una tantum (one off)

3.272

8.115

(4.843)

(59,7)

Ricavi da clienti terzi sulle torri oggetto di conferimento e altri ricavi

96.331

88.048

8.283

9,4

Ricavi da ospitalità su nuovi siti e dei nuovi servizi.

20.227

12.815

7.412

57,8

Totale

785.150

663.408

121.742

18,4

EBITDA

L’EBITDA è pari a euro 714.881 migliaia, con un’incidenza del 91,1% sui ricavi del periodo (91,0% nel corrispondente periodo 2020). Rispetto all’esercizio 2020, l’incremento è del 18,4% che sale al 18,6% escludendo i citati ricavi/costi one-off dal raffronto.

Sull’EBITDA hanno inciso in particolare gli andamenti delle voci di seguito analizzate:

  • Costi per locazione di spazi

    Sono pari a euro 3.139 migliaia, in crescita di euro 803 migliaia rispetto al corrispondente periodo 2020 (pari a euro 2.336 migliaia). Rappresentano il 4,5% delle voci di costo con impatto sull’EBITDA. L’incremento rispetto all’esercizio precedente è determinato dalla presenza di recuperi di canoni di locazione pregressi “una tantum” pari a euro 2.079 migliaia. Sono costituiti dagli spazi di proprietà di terzi su cui insistono i siti. Trattasi principalmente dei costi le cui condizioni non rientrano nelle condizioni dell’IFRS16.

  • Costi del personale – Oneri ordinari

    Sono pari a euro 18.422 migliaia (euro 18.177 migliaia nel dicembre 2020) . La variazione è determinata in aumento, dal potenziamento della struttura organizzativa che include 246 unità al 31 dicembre 2021 e in diminuzione, dalla capitalizzazione della mano d’opera sociale per un importo pari a euro 4.755 migliaia.

  • Manutenzione e altri costi operativi e per servizi

    Sono pari a euro 48.708 migliaia (euro 39.114 a dicembre 2020). I costi di manutenzione sono principalmente regolati da contratti di manutenzione sottoscritti con aziende specializzate esterne. La variazione, al netto dei costi one-off relativi al Progetto “Tunnel” pari a euro 2.535 migliaia, è stata determinata anche dalla capitalizzazione del body rental e dei costi esterni, entrambi legati alla progettazione d’impianti e al nuovo sistema ERP , per un importo pari a euro 4.124 migliaia.

.

Ammortamenti, minusvalenze da realizzo e svalutazioni di attività non correnti

Sono così dettagliati:

(migliaia di euro)

1.1 – 31.12

1.1 – 31.12

Variazione

2021

2020

Assoluta

%

(a)

(b)

c=(a-b)

(c/b)

Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita

104.815

76.949

27.866

36,2

Ammortamento delle attività materiali di proprietà

71.581

58.313

13.268

22,8

Ammortamento diritti d’uso su beni di terzi

178.830

178.580

250

0,1

(Plusvalenze)/minusvalenze da realizzo e svalutazioni di attività non correnti

4.905

(761)

5.666

n.r.

Totale

360.131

313.081

47.050

15,0

Nelle immobilizzazioni immateriali è presente la quota di ammortamento relativa all’allocazione di euro 811.200 migliaia dovuti al Customer Contract pari a euro 101.400 migliaia. Relativamente al Progetto “Tunnel”, avente efficacia dalla data del 1° novembre 2021, le relative quote di ammortamento sono state pari a:

  • per attività immateriali – euro 170 migliaia
  • per attività materiali – euro 297 migliaia
  • per diritti d’uso su beni di terzi – euro 30 migliaia

EBIT

L’EBIT è pari a euro 354.750 migliaia, con un’incidenza sui ricavi del 45,2% (43,8% nel corrispondente periodo 2020).

Saldo netto dei proventi/ (oneri) finanziari

È pari a euro (90.082) migliaia. I proventi sono pari a euro 8 migliaia e sono costituiti dagli interessi attivi sui depositi bancari.

Gli oneri finanziari sono pari a euro (90.090) migliaia e sono cosi dettagliati:

(migliaia di euro)

1.1 – 31.12

1.1 – 31.12

2021

2020

Interessi passivi a banche

9.814

19.806

Interessi passivi per leasing finanziari

24.719

24.874

Interessi passivi e altri oneri per prestiti obbligazionari

39.080

11.955

Oneri di attualizzazione (Fondo ARO e TFR)

4.156

4.544

Commissioni Finanziarie passive

12.306

8.580

Altri oneri finanziari

15

19

Totale

90.090

69.778

  • Gli Interessi passivi a banche sono relativi a interessi di periodo sui contratti di finanziamento sindacati e bilaterali descritti nella Nota 13 – Passività Finanziarie (Non Correnti e Correnti).
  • Gli Interessi passivi per leasing finanziari si riferiscono a ai contratti di locazione finanziaria contabilizzati secondo il principio IFRS16 in vigore dal 1° gennaio 2019. Il tasso medio applicato è stato pari al 2,18%.
  • Gli Interessi passivi per prestiti obbligazionari si riferiscono agli oneri finanziari per l’emissione dei prestiti obbligazionari. Tre le tranche di emissione: la prima in data 1° Luglio 2020 per un importo complessivo pari ad 1 miliardo di euro, la seconda in data 13 ottobre 2020 per 750 milioni di euro, l’ultima in data 19 aprile 2021 per 500 milioni di euro. I bond , quotati presso il mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo, presentano le seguenti caratteristiche:

    I tranche

    II tranche

    III tranche

    • Scadenza:

    8 luglio 2026

    21 ottobre 2028

    21 aprile 2031

    • Cedola:

    1,875%

    1,625%

    1,75%p

    • Prezzo di emissione:

    99,809%

    99,755%

    99,059%



  • Le Commissioni finanziarie si riferiscono principalmente alle commissioni derivanti dalla sottoscrizione del Term Loan da 1 miliardo di euro, parte del contratto di finanziamento da 3 miliardi di euro sottoscritto nel 2019 per finanziare l’operazione di acquisto di Vodafone Towers S.r.l., e rilasciate a conto economico in conseguenza della chiusura anticipata del finanziamento.
  • Gli Altri oneri finanziari sono principalmente relativi all’adeguamento del fondo oneri di ripristino (euro 4.141 migliaia).

Imposte sul reddito

Ammontano a euro 73.272 migliaia. La stima del carico fiscale è stata determinata sulla base delle aliquote teoriche assunte, pari al 24,0% per l’IRES e al 4,5% per l’IRAP . Si segnala che le imposte di periodo si avvalgono di un beneficio fiscale pari a euro 7.132 migliaia relativo al riallineamento, previsto dalla Legge 178/2020, del valore fiscale a quello civilistico delle immobilizzazioni immateriali iscritte in bilancio al 31.12.2019. Tra queste partite è presente l’avviamento, iscritto in bilancio nel 2015, derivante dal conferimento del ramo d’azienda da parte di TIM avvenuto nel 2015. L’importo riallineato ammonta ad euro 1.404.000 migliaia assolvendo un’imposta sostitutiva di euro 42.120 migliaia, pari al 3% dell’ammontare riallineato, da liquidarsi in 3 rate annuali (la prima è stata versata in data 30 giugno 2021, le successive scadranno il 30 giugno 2022 e il 30 giugno 2023). Gli ammortamenti dei beni riallineati sono deducibili fiscalmente già dall’esercizio in cui si è liquidata la prima rata dell’imposta, ovvero dall’01.01.2021, e seguono la deducibilità prevista dal DM 31/12/1988, per cui l’avviamento verrà dedotto fiscalmente in 50 anni (il precedente arco temporale di 18 anni è stato variato con il disegno di legge di Bilancio 2022 approvato in data 28 ottobre 2021). Per quanto riguarda la rappresentazione contabile dell’operazione in oggetto è stata applicato dalla società il trattamento che prevede l’imposta sostitutiva iscritta come anticipo di imposte correnti: a fronte del pagamento dell’imposta sostitutiva, nell’anno di esercizio dell’opzione di affrancamento viene rilevata un’attività fiscale nello stato patrimoniale. Negli esercizi successivi, verrà ammortizzata quota parte di questa attività fiscale in corrispondenza della deduzione fiscale dell’ammortamento dell’avviamento affrancato, rilevando dunque annualmente a conto economico un beneficio fiscale netto, pari alla differenza tra l’aliquota fiscale ordinaria vigente e l’aliquota di imposta sostitutiva anticipata, moltiplicata per la quota di ammortamento dedotto extra contabilmente. Gli euro 42.120 migliaia sono stati quindi iscritti tra i crediti e saranno imputati a conto economico in 50 anni lungo la durata dell’ammortamento.

Risultato del periodo

Il risultato del periodo è positivo e pari a euro 191.396 migliaia, con un’incidenza sui ricavi pari al 24,4%.

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO

PATRIMONIO NETTO

Al 31 dicembre 2021 il patrimonio netto è pari a euro 4.483.515 migliaia ed è così composto:

(migliaia di euro)

1.1 – 31.12

1.1 – 31.12

2021

2020

Capitale emesso

600.000

600.000

Meno Azioni proprie

(72)

(37)

Capitale sociale

599.928

599.963

Riserva da Sovrapprezzo azioni

2.211.001

3.691.703

Altre riserve

1.481.179

119.576

Riserva legale

120.000

120.000

Riserva per strumenti rappresentativi di patrimonio netto

588

267

Riserva azioni proprie eccedenza sul valore nominale

(607)

(302)

Riserva vincolata Legge 178/2020

1.361.880

Altre riserve

(683)

(389)

Utili (perdite) accumulati, incluso l’utile (perdita) del periodo

191.407

169.239

Totale

4.483.515

4.580.481

La variazione del patrimonio netto è principalmente ascrivibile al risultato dell’esercizio nonché dalla distribuzione dei dividendi deliberata in sede di approvazione del bilancio di esercizio 2020. È stata inoltre effettuata la riclassifica di euro 1.361.880 dalla Riserva Sovrapprezzo emissione azioni alla Riserva vincolata prevista dalla Legge 178/2020 a seguito del riallineamento fiscale, citato al paragrafo precedente.

ATTIVO NON CORRENTE

Avviamento

È pari a euro 6.146.766 migliaia (euro 6.112.784 migliaia al 31 dicembre 2020).

La variazione dell’avviamento per euro 33.982 migliaia è relativa all’acquisizione del ramo d’azienda di Vodafone Italia S.p.A. (c.d. Progetto “Tunnel”). L’avviamento è stato rilevato nel bilancio separato alla data di efficacia dell’acquisizione del ramo d’azienda ai sensi dell’IFRS3 (Aggregazioni aziendali). Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota 4 del Bilancio individuale.

La determinazione del valore è avvenuta considerando la differenza tra il prezzo del corrispettivo pagato (euro 67.613 migliaia) e l’insieme dei valori contabili degli asset fisici trasferiti (pari a euro 4.788 migliaia) e del fair value delle attività e passività acquisite (pari a euro 28.843 migliaia). In sintesi:

(migliaia di euro)

Valore al 31.12.2020

6.112.784

Corrispettivo acquisto ramo d’azienda di Vodafone Italia S.p.A. Progetto “Tunnel”

67.613

Valore contabili asset fisici alla data di acquisizione

(4.788)

Valutazione fair value attività e passività ramo d’azienda acquisito

(28.843)

Valore al 31.12.2021

6.146.766

Inwit inoltre ha deliberato di riallineare l’avviamento iscritto in bilancio nel 2015 derivante dal conferimento del ramo d’azienda da parte di TIM avvenuto nel 2015. La Legge 178/2020 prevede infatti il riallineamento del valore fiscale a quello civilistico delle immobilizzazioni immateriali iscritte in bilancio al 31.12.2019. L’importo riallineato ammonta ad euro 1.404.000 migliaia ed ha comportato il conteggio di un’imposta sostitutiva di euro 42.120 migliaia, pari al 3% dell’ammontare riallineato, da liquidarsi in 3 rate annuali (la prima è stata versata in data 30 giugno 2021, le successive scadranno il 30 giugno 2022 e il 30 giugno 2023). Inwit, in data 30 giugno 2021, ha provveduto anche al pagamento del riallineamento dell’avviamento iscritto in bilancio nel 2020 derivante dall’acquisto di Vodafone Towers S.r.l. . L’importo riallineato ammonta ad euro 2.000.000 migliaia ed ha comportato il conteggio di un’imposta di euro 320.000 migliaia, pari al 16% dell’ammontare. Gli importi pagati sono stati iscritti tra i crediti in quanto saranno rilasciati in linea con gli ammortamenti fiscali (42,12 milioni in 50 anni a partire dal 2021, 320 milioni in 5 anni a partire dal 2022).

Altre attività immateriali

Sono pari a euro 693.303 migliaia (euro 762.463 migliaia a fine 2020).

È principalmente composto dal fair value dei contratti verso i clienti della ex Vodafone Towers S.r.l. (customer contract) pari, al 31 dicembre 2021, a euro 633.750 migliaia. Sono inoltre presenti le capitalizzazioni dei costi relativi alla manodopera sociale e ai servizi esterni (legati a progettazione d’impianti e al nuovo sistema ERP) per un valore pari a euro 800 migliaia.

Per il Progetto “Tunnel” il fair value delle attività immateriali è pari a 16.331 mentre la quota di ammortamento, relativa ai soli mesi di novembre e dicembre, è pari a euro 170 migliaia.

Gli investimenti industriali nel periodo sono stati pari a euro 24.721 migliaia. Si riferiscono principalmente a progetti IT Solutions.

(migliaia di euro)

Attività immateriali

Valore al 31.12.2020

762.463

Investimenti

24.721

Progetto “Tunnel”

16.331

Ammortamenti

(104.815)

Capitalizzazione costo del lavoro su progetti

800

Altri movimenti del periodo

(6.196)

Valore al 31.12.2021

693.303

Attività materiali

Sono pari a euro 876.106 migliaia (euro 811.657 migliaia al 31 dicembre 2020).

Gli investimenti industriali nel periodo sono stati pari a euro 103.606 migliaia. Sono principalmente costituiti da nuovi siti/commitment, dalla realizzazione di small cells e DAS e dalla manutenzione straordinaria.

Le capitalizzazioni dei costi relativi alla manodopera sociale, al body rental e servizi esterni sono pari a euro 6.667 migliaia. Per il Progetto “Tunnel”, il fair value delle attività materiali è pari a 18.073 di cui euro 14.420 migliaia quale valore degli asset fisici e euro 3.653 migliaia relativi agli asset del Fondo ARO.

(migliaia di euro)

Attività Materiali

Valore al 31.12.2020

811.657

Investimenti

103.606

Progetto “Tunnel”

18.073

Dismissioni

(2.255)

Ammortamenti

(71.581)

Capitalizzazione costo del lavoro su progetti

6.667

Altri movimenti del periodo

9.939

Valore al 31.12.2021

876.106

Diritti d’uso su beni di terzi

Sono pari a euro 1.077.771 migliaia (euro 1.140.401 migliaia al 31.12.2020).

Gli investimenti industriali nel periodo sono stati pari a euro 9.452 migliaia e sono rappresentati principalmente dall’acquisto di nuovi diritti d’uso di superficie. Per il Progetto “Tunnel”, il fair value dei diritti d’uso è pari a 14.509 di cui euro 11.629 migliaia quale valore dei contratti di locazione ex IFRS16 e euro 2.880 migliaia relativi al fair value dei diritti d’uso conferiti (back to back).

(migliaia di euro)

Diritti d’Uso su beni di Terzi

Valore al 31.12.2020

1.140.401

Incrementi di lease

157.759

Incrementi di lease per Progetto “Tunnel”

11.629

Investimenti

9.452

Progetto “Tunnel”

2.880

Ammortamenti

(178.831)

Dismissioni

(65.666)

Altri movimenti del periodo

147

Valore al 31.12.2021

1.077.771

INVESTIMENTI

Gli investimenti industriali effettuati nel 2021 sono pari a complessivi euro 216.512 migliaia, comprensivi del Progetto “Tunnel”. Sono principalmente relativi all’acquisto di terreni, a diritti d’uso di superficie, alla manutenzione straordinaria, alla realizzazione di small cells, alla realizzazione di backhauling, alla realizzazione di nuove infrastrutture, alle opere dell’ingegno, alle dotazioni, alla capitalizzazione delle fees di rinegoziazione dei contratti di locazione avvenute nel 2021 e ai costi di manodopera sociale.

Altre attività non correnti

Sono pari a euro 297.867 migliaia (euro 1.926 migliaia al 31.12.2020). Sono costituite dalle “Altre attività finanziarie non correnti” e da “Crediti vari e altre attività non correnti”.

Altre attività finanziarie non correnti

Sono pari a euro 1.362 migliaia e sono costituite dai crediti a medio/lungo termine verso il personale dipendente e dai risconti attivi a medio /lungo termine degli oneri finanziari:

(migliaia di euro)

Altre Attività finanziarie non correnti

Valore al 31.12.2020

1.495

Incrementi

215

Decrementi

(52)

Variazione risconti

(251)

Altri movimenti del periodo

(45)

Valore al 31.12.2021

1.362

Crediti vari e altre attività non correnti

Sono pari a euro 296.505 migliaia e sono costituiti principalmente dai crediti a medio /lungo termine per l’affrancamento dell’avviamento derivante sia dal conferimento del ramo d’azienda di Tim sia dall’acquisto della Vodafone Towers S.r.l. descritto nei capitoli precedenti:

(migliaia di euro)

Crediti vari e altre Attività non correnti

Valore al 31.12.2020

431

Incrementi

296.435

Variazione risconti

(361)

Valore al 31.12.2021

296.505

RISORSE FINANZIARIE E FLUSSI DI CASSA

Indebitamento finanziario netto

La tabella di seguito riportata illustra una sintesi dell’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021, determinato conformemente a quanto previsto dal paragrafo 127 delle raccomandazioni contenute nel documento predisposto dall’ESMA, n. 319 del 2013, implementative del Regolamento (CE) 809/2004.

Nella tabella è inoltre evidenziata la riconciliazione dell’indebitamento finanziario netto determinato secondo i criteri previsti dall’ESMA con quello utilizzato da INWIT per monitorare la propria posizione finanziaria.

(migliaia di euro)

1.1 – 31.12

1.1 – 31.12

Variazione

2021

2020

(a)

(b)

c=(a-b)

a) Cassa

b) Altre disponibilità liquide

96.320

120.207

(23.887)

c) Titoli detenuti per la negoziazione

d) Liquidità (a+b+c)

96.320

120.207

(23.887)

e) Crediti finanziari correnti

271

208

63

f) Debiti finanziari correnti

g) Parte corrente dei debiti finanziari a medio/lungo termine

(282.745)

(171.670)

(111.075)

di cui:

– Debiti finanziari entro 12 mesi

(131.390)

(1.530)

(129.860)

– Passività per locazioni finanz.

entro 12 mesi

(151.355)

(158.643)

7.288

h) Obbligazioni emesse

(17.833)

(11.497)

(6.336)

i) Altri debiti finanziari correnti

i) Indebitamento finanziario corrente (f+g+h)

(300.578)

(171.670)

(128.908)

j) Indebitamento finanziario corrente netto (i+e+d)

(203.987)

(51.255)

(152.732)

k) Debiti finanziari a medio / lungo

termine

(1.616.906)

(1.923.214)

306.308

di cui:

– Debiti finanziari oltre 12 mesi

(785.951)

(1.030.200)

244.249

– Passività per locazioni finanz.

oltre 12 mesi

(830.955)

(893.014)

62.059

l) Obbligazioni emesse

(2.233.587)

(1.738.736)

(494.851)

m) Altri debiti finanziari non correnti

n) Indebitamento finanziario non corrente (k+l+m)

(3.850.493)

(3.661.950)

(188.543)

o) Indebitamento Finanziario Netto come da raccomandazioni ESMA (j+n)

(4.054.480)

(3.713.205)

(341.275)

Altri crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti (*)

1.362

1.495

(133)

Indebitamento Finanziario Netto

INWIT

(4.053.118)

(3.711.710)

(341.408)

Passività per locazioni finanziarie con scadenza entro 12 mesi

(151.355)

(158.643)

7.288

Passività per locazioni finanziarie con scadenza oltre 12 mesi

(830.955)

(893.014)

62.059

Indebitamento Finanziario Netto INWIT escluso IFRS16

(3.070.808)

(2.660.053)

(410.755)

  1. (*) La presente voce è relativa ai finanziamenti erogati a dipendenti della società alle date indicate.


Le principali voci dell’indebitamento finanziario netto ESMA sono commentate di seguito:

Altre Disponibilità Liquide

Al 31 dicembre 2021 la voce è pari a euro 96.320 migliaia.

Le forme tecniche d’impiego delle disponibilità liquide sono rappresentate sia dalla giacenza su conti correnti bancari e postali nonché su depositi bancari aventi le seguenti caratteristiche:

  • scadenze: gli impieghi hanno durata massima di tre mesi nel caso dei depositi bancari e sono immediatamente e costantemente liquidabili nel caso di giacenze di conto corrente;
  • rischio controparte: gli impieghi sono stati effettuati con primarie istituzioni bancarie investment grade (euro 96.317 migliaia). Sono poi presenti euro 3 migliaia quale valore in cassa;
  • rischio Paese: gli impieghi sono stati effettuati in Italia, in Lussemburgo e nel Regno Unito.

Indebitamento finanziario (corrente e non corrente)

Le Passività finanziarie non correnti e correnti (indebitamento finanziario lordo) sono così composte:

(migliaia di euro)

31.12.2020

Movimenti del periodo

31.12.2021

Debiti finanziari a medio/lungo termine:

Debiti verso banche

1.030.200

(244.249)

785.951

Prestito Obbligazionario – quota a m/l termine

1.738.736

494.851

2.233.587

Passività per locazioni finanziarie

893.014

(62.059)

830.955

Totale passività finanziarie non correnti (a)

3.661.950

188.543

3.850.493

Debiti finanziari a breve termine:

Debiti verso banche

1.530

129.860

131.390

Prestito Obbligazionario – quota a breve termine

11.497

6.336

17.833

Passività per locazioni finanziarie

158.643

(7.288)

151.355

Totale passività finanziarie correnti (b)

171.670

128.908

300.578

Totale passività finanziarie correnti (Indebitamento finanziario lordo) (a+b)

3.833.620

317.451

4.151.071



Nei debiti finanziari a medio/lungo termine sono presenti:

  • Debiti verso banche: si riferiscono principalmente ai seguenti contratti di finanziamento, al netto dei relativi ratei e risconti:
    • term loan di importo nominale di euro 40.000 migliaia con un rimborso c.d. bullet a scadenza (dicembre 2023);
    • term loan ESG KPI-linked di importo nominale pari a euro 500.000 migliaia con rimborso bullet a scadenza (aprile 2025);
    • finanziamento di importo nominale pari a euro 250.000 migliaia, da parte della Banca Europea per gli Investimenti, con rimborso c.d. “amortizing” a partire da febbraio 2026 con scadenza agosto 2033.
  • Prestito Obbligazionario : si riferisce al prestito obbligazionario:
    • emesso a luglio 2020 con valore nominale di euro 1.000.000 migliaia con scadenza 8 luglio 2026, cedola 1,875%, prezzo emissione 99,809%;
    • emesso ad ottobre 2020 con valore nominale di euro 750.000 migliaia con scadenza 21 ottobre 2028, cedola 1,625%, prezzo emissione 99,755%;
    • emesso ad aprile 2021 con valore nominale di euro 500.000 migliaia con scadenza 19 aprile 2031, cedola 1,75%, prezzo emissione 99,059%.
  • Passività per locazioni finanziarie si riferiscono ai contratti di locazione finanziaria.

Nei debiti finanziari a breve termine sono presenti:

  • Debiti verso banche si riferiscono principalmente all’utilizzo di linee bancarie uncommitted per euro 130.000 migliaia.
  • Prestiti Obbligazionari si riferiscono alle quote di rateo delle cedole dei Bond.
  • Passività per locazioni finanziarie e si riferiscono ai contratti di locazione finanziaria.

Il merito di credito della società è valutato Investment Grade BBB- con outlook stabile da Fitch Ratings e BB+ con outlook stabile da Standard and Poor’s.

FLUSSI FINANZIARI

Le principali operazioni che hanno inciso sull’andamento dell’indebitamento finanziario netto nel periodo sono di seguito esposte:

(migliaia di euro)

1.1 – 31.12

2021

1.1 – 31.12

2020

Variazione

(a)

(b)

(a-b)

EBITDA

714.881

603.781

111.100

Storno contributi in c/capitale a conto economico

Investimenti industriali di competenza (*)

(216.512)

(118.640)

(97.872)

EBITDA – Investimenti (capex industriali)

498.369

485.141

13.228

Variazione del capitale circolante netto operativo:

78.739

71.631

7.108

Variazione dei crediti commerciali

38.102

76.344

(38.242)

Variazione dei debiti commerciali (**)

40.637

(4.713)

45.350

Altre variazioni di crediti/debiti operativi

4.868

(7.740)

12.608

Variazione dei fondi relativi al personale

251

(624)

875

Variazione dei fondi operativi e altre variazioni

(21)

(176)

155

Operating free cash flow

582.206

548.232

33.974

% su EBITDA

81,4%

90,8%

(9,4pp)

Investimenti in altre attività non correnti

(2.140.000)

2.140.000

Flusso oneri e proventi finanziari

(90.082)

(69.759)

(20.323)

Imposte sul reddito pagate

(110.160)

(93.288)

(16.872)

Acquisto di azioni proprie

(340)

(532)

192

pagamento dividendi

(286.783)

(696.720)

409.937

Passività per locazioni finanziarie

(69.347)

27.751

(97.098)

Impatto fusione Vodafone Tower

(423.764)

423.764

Variazione crediti/debiti vari non operativi

(337.810)

(337.810)

Altre variazioni non monetarie

(28.262)

(158.991)

130.729

Altre cause di variazione

(697)

6.245

(6.942)

Riduzione /(Incremento) dell’Indebitamento finanziario netto ESMA

(341.275)

(3.000.826))

2.659.551

  1. (*) Al netto dei corrispettivi incassati dalla cessione di immobilizzazioni.
  2. (**) Comprende la variazione dei debiti commerciali per attività d’investimento.

Oltre a quanto già in precedenza dettagliato con riferimento all’EBITDA, l’indebitamento finanziario dell’esercizio 2021 è stato condizionato dalle seguenti voci:

Investimenti (Capex)

Gli investimenti effettuati nel periodo sono pari a euro 216.512 migliaia e sono relativi all’acquisto di software, terreni, diritti d’uso di superficie, alla realizzazione di nuovi Siti, alla manutenzione straordinaria e alla realizzazione di small cells e di backhauling. Per ulteriori dettagli si rinvia alle Note 6, 7 e 8 del Bilancio individuale al 31 dicembre 2021.

Variazione del Capitale circolante netto operativo

La variazione del capitale circolante è positiva e pari a euro 78.739 migliaia.

Proventi e oneri finanziari

Il flusso netto dei proventi e oneri finanziari contabilizzati nell’esercizio è pari a euro (90.082) migliaia. Da evidenziare infine che gli oneri finanziari sul debito per leasing finanziario (IFRS16) sono pari a euro 24.717 migliaia.

Variazione crediti/debiti vari non operativi

L’importo di euro 337.810 migliaia è determinato principalmente dall’ operazione di affrancamento dei seguenti avviamenti:

  • euro 320.000 migliaia per l’acquisto della Vodafone Towers S.r.l., avvenuta il 30 marzo 2020;
  • euro 14.000 migliaia per il conferimento del ramo d’azienda di Tim S.p.A. avvenuto nell’esercizio 2015.

Recurring Free Cash Flow

Il recurring free cash flow dell’esercizio 2021 – calcolato al netto sia dei ricavi/costi non ricorrenti (a livello EBITDA) – si è attestato a euro 366.479 migliaia, in crescita del 34,9% rispetto allo stesso periodo 2020).

Nella tabella seguente la descrizione delle voci interessate:

(migliaia di euro)

1.1 – 31.12

1.1 – 31.12

Variazione

Recurring Free Cash Flow

2021

2020

Assoluta

%

(a)

(b)

c=(a-b)

(c/b)

EBITDA

714.881

603.781

111.100

18

(ricavi)/costi non ricorrenti

(737)

(1.400)

663

(47,4)

Ebitda recurring

714.144

602.381

111.763

19

investimenti ricorrenti

(17.404)

(16.829)

(575)

3,4

Ebitda recurring al netto investimenti

696.740

585.552

111.188

19

imposte pagate

(110.160)

(93.288)

(16.872)

18,1

variazione networking capital (*)

27.099

(3.288)

30.387

(924,2)

lease payment

(201.890)

(196.700)

(5.190)

2,6

oneri finanziari ricorrenti

(45.310)

(20.514)

(24.796)

120,9

Recurring free cash flow

366.479

271.762

94.717

34,9

  1. (*) con esclusione della variazione dei debiti per assets


Il dettaglio delle partite analizzate (in euro migliaia):

(ricavi)/costi non ricorrenti

Sono costituiti da:

  • Ricavi manleva del contratto MSA (3.272)
  • spese non ricorrenti del Progetto “Tunnel”
    (imposta di registro, consulenze legali e tecniche) 2.535

investimenti ricorrenti
Sono costituiti dalla manutenzione straordinaria effettuata sulle infrastrutture in esercizio.

Imposte pagate
Sono comprensive dei pagamenti effettuati nell’esercizio 2021 degli acconti e dei saldi delle imposte IRES e IRAP nonché del consolidato fiscale relativo all’anno 2020.

Variazione networking capital

È determinata principalmente da un miglioramento degli incassi dei crediti commerciali rispetto al precedente esercizio.

Lease Payment
Sono considerati i pagamenti avvenuti nell’esercizio 2021 relativi ai canoni di locazione.

Oneri Finanziari ricorrenti
Si riferiscono agli esborsi effettuati nel corso dell’esercizio 2021 per commissioni e interessi bancari passivi.

TABELLE DI DETTAGLIO

La Relazione Finanziaria al 31 dicembre 2021 di INWIT è stato redatta nel rispetto dell’art. 154–ter (Relazioni finanziarie) del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza – TUF) e successive modifiche e integrazioni e predisposto in conformità ai principi contabili internazionali emessi dall’International Accounting Standards Board e omologati dall’Unione Europea (definiti come “IFRS”), nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005.

La Relazione Finanziaria al 31 dicembre 2021 comprende:

  • la Relazione sulla gestione;
  • il Bilancio individuale di Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A. al 31 dicembre 2021;
  • l’Attestazione del Bilancio inwit al 31 dicembre 2021 ai sensi dell’art. 81-ter dei regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

In aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, INWIT utilizza alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA, EBIT, indebitamento finanziario netto, indebitamento finanziario netto INWIT e Operating Free Cash Flow.

Si segnala inoltre che il capitolo “Evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2022” contiene dichiarazioni previsionali (‘forward-looking statements’) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali aspettative del management in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie della Società.

Il lettore della presente Relazione non deve porre un indebito affidamento su tali dichiarazioni previsionali in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo della Società.

Conto economico separato

(euro)

Esercizio 2021

di cui con parti
correlate

Esercizio 2020

di cui con parti
correlate

Ricavi

785.149.790

685.687.000

663.407.600

588.742.000

Acquisti di materie e servizi – Oneri ordinari

(44.190.760)

(6.678.000)

(33.459.618)

(14.658.000)

Acquisti di materie e servizi – Oneri connessi ad operazioni straordinarie

(506.351)

(6.711.309)

Costi del personale

(18.421.840)

(1.953.000)

(18.176.946)

(2.061.000)

Altri costi operativi – Oneri ordinari

(5.121.221)

(1.325.000)

(1.278.532)

Altri costi operativi – Oneri connessi adoperazioni straordinarie

(2.028.390)

(2.028.000)

Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)

714.881.228

603.781.194

Ammortamenti, plusvalenze/minusvalenze da realizzo e svalutazioni di attività non correnti

(360.131.609)

(313.081.410)

Risultato operativo (EBIT)

354.749.619

290.699.784

Proventi finanziari

8.370

19.313

Oneri finanziari

(90.090.513)

(3.773.000)

(69.778.556)

(2.572.000)

Risultato prima delle imposte

264.667.476

220.940.540

Imposte sul reddito

(73.271.800)

(64.273.773)

Risultato del periodo

191.395.676

156.666.767

Risultato per azione Base/Diluito

0,199

0,180



Conto economico complessivo

Ai sensi dello IAS 1 (Presentazione del bilancio) viene di seguito esposto il prospetto di Conto Economico Complessivo, comprensivo, oltre che dell’Utile (perdita) del periodo, del Conto Economico Separato,


(euro)

Esercizio 2021

Esercizio 2020

Risultato del periodo

(a)

191.395.676

156.666.767

Altre componenti del conto economico complessivo

Altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato

Rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19):

Utili (perdite) attuariali

(219.000)

(176.441)

Effetto fiscale

52.560

42.346

Totale altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato

(b)

(166.440)

(134.095)

Altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato

Totale altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato

(c)

Totale altre componenti del conto economico complessivo

(d=b+c)

(166.440)

(134.095)

Risultato complessivo del periodo

(e=a+d)

191.229.236

156.532.672



Prospetto della situazione patrimoniale–finanziaria

Attività

(euro)

31.12.2021

di cui con parti correlate

31.12.2020

di cui con parti correlate

Attività

Attività non correnti

Attività immateriali

Avviamento

6.146.766.060

6.112.784.010

Attività immateriali a vita utile definita

693.303.140

762.463.054

Attività materiali

Immobili, impianti e macchinari

876.105.303

811.657.334

Diritti d’uso su beni di terzi

1.077.771.013

1.140.401.201

Altre attività non correnti

Attività finanziarie non correnti

1.361.645

1.495.011

Crediti vari e altre attività non correnti

296.505.375

431.313

Totale Attività non correnti

9.091.812.536

8.829.231.923

Attività correnti

Crediti commerciali, vari e altre attività correnti

173.441.583

7.188.000

135.780.077

27.926.000

Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti

270.975

208.211

Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti

96.320.094

120.207.049

Totale Attività correnti

270.032.652

256.195.337

Totale Attività

9.361.845.188

9.085.427.260



Patrimonio netto e Passività

(euro)

31.12.2021

di cui con parti correlate

31.12.2020

di cui con parti correlate

Patrimonio netto

Capitale emesso

600.000.000

600.000.000

Meno: azioni proprie

(72.173)

(36.550)

Capitale sociale

599.927.827

599.963.450

Riserva da sovrapprezzo azioni

2.211.001.411

3.691.703.016

Riserva legale

120.000.000

120.000.000

Altre riserve

1.361.178.693

(423.568)

Utili (perdite) accumulati, incluso l’utile (perdita) del periodo

191.406.641

169.238.395

Totale Patrimonio netto

4.483.514.572

4.580.481.293

Passività

Passività non correnti

Fondi relativi al personale

2.909.257

2.643.217

Passività per imposte differite

238.799.140

277.390.058

Fondi per rischi e oneri

229.133.812

220.960.752

Passività finanziarie non correnti

3.850.492.598

109.826.000

3.661.949.701

123.410.000

Debiti vari e altre passività non correnti

21.754.670

6.880.000

1.511.333

Totale Passività non correnti

4.343.089.477

4.164.455.061

Passività correnti

Passività finanziarie correnti

300.577.291

6.612.000

171.670.146

17.954.000

Debiti commerciali, vari e altre passività correnti

216.341.188

82.214.000

155.786.867

64.889.000

Fondi per rischi e oneri

450.000

450.000

Debiti per imposte sul reddito

17.872.660

12.583.893

Totale Passività correnti

535.241.139

340.490.906

Totale Passività

4.878.330.616

4.504.945.967

Totale Patrimonio netto e Passività

9.361.845.188

9.085.427.260



Rendiconto finanziario

(euro)

Esercizio 2021

Esercizio 2020

Flusso monetario da attività operative:

Risultato del periodo

191.395.676

156.666.767

Rettifiche per:

Ammortamenti, minusvalenze/plusvalenze da realizzo e svalutazioni di attività non correnti

360.131.609

313.081.410

Variazione netta delle attività (passività) per imposte anticipate (differite)

(38.590.918)

(21.162.505)

Variazione dei fondi relativi al personale

251.082

(623.963)

Variazione dei crediti commerciali

38.101.973

76.343.608

Variazione dei debiti commerciali

(7.496.772)

(34.051.493)

Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività

(327.673.704)

(16.577.769)

Altre variazioni non monetarie

1.698.000

12.954.999

Flusso monetario generato dalle attività operative

(a)

217.816.946

486.631.054

Flusso monetario da attività di investimento:

Totale acquisti attività immateriali, materiali per competenza e diritti d’uso su beni di terzi (*)

(385.900.000)

(209.815.344)

Di cui variazione debiti per attività d’investimento

217.521.000

120.514.103

Totale acquisti di attività immateriali, materiali e diritti d’uso su beni di terzi per cassa

(168.379.000)

(89.301.241)

Acquisto partecipazioni

(2.140.000.000)

Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie

70.602

22.242.143

Altre variazioni non correnti

Flusso monetario assorbito dalle attività di investimento

(b)

(168.308.398)

(2.207.059.098)

Flusso monetario da attività di finanziamento:

Variazione delle passività finanziarie correnti e non correnti

213.728.042

2.471.318.160

Dividendi pagati (*)

(286.783.157)

(696.721.120)

Acquisto di azioni proprie

(340.388)

(532.063)

Flusso monetario assorbito dalle attività di finanziamento

(c)

(73.395.503)

1.774.064.977

Flusso monetario complessivo

(d=a+b+c)

(23.886.955)

53.636.933

Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all’inizio del periodo

(e)

120.207.049

66.570.115

Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo

(f=d+e)

96.320.094

120.207.049

(*) di cui verso parti correlate:

(euro)

Esercizio 2021

Esercizio 2020

Totale acquisti attività immateriali, materiali e diritti d’uso per competenza verso TIM

17.429.000

34.130.000

Totale acquisti attività immateriali, materiali e diritti d’uso per competenza verso Vodafone Italia

73.544.000

146.000

Dividendi pagati TIM

255.860.303

Dividendi pagati Vodafone Italia

255.860.303

In data 6 novembre 2017 è stato emesso il Regolamento UE n. 2017/1990 che ha recepito a livello comunitario alcune modifiche allo IAS 7 (Rendiconto finanziario). A tal fine si segnala che le passività derivanti da attività di finanziamento riguardano esclusivamente movimentazioni di natura monetaria. Nell’esercizio 2021 non si rilevano alcuna variazione di tale tipologia

EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2021

Si rimanda all’apposita Nota “Eventi successivi al 31 dicembre 2021” del Bilancio individuale al 31.12.2021.

POSIZIONI O TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’esercizio 2021 non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, sono qui di seguito esposte le informazioni circa l’impatto sui risultati economici, finanziari e patrimoniali di INWIT degli eventi e operazioni non ricorrenti al 31 dicembre 2021. Gli effetti non ricorrenti su Patrimonio Netto e Utile (perdita) del periodo sono espressi al netto degli impatti fiscali:

(migliaia di euro)

Patrimonio Netto

Utile (perdita) dell’esercizio

Indebitamento finanziario netto

Flussi finanziari (*)

Valore di bilancio

(a)

4.483.515

191.396

(4.053.018)

(23.888)

Acquisti di materie e servizi – Oneri connessi ad operazioni straordinarie

(507)

(507)

(323)

(323)

Altri costi operativi – Oneri connessi ad operazioni straordinarie

(2.028)

(2.028)

(2.028)

(2.028)

Totale effetti

(b)

(2.535)

(2.535)

(2.351)

(2.351)

Valore figurativo

(a-b)

4.486.050

193.931

(4.050.667)

(21.537)

  1. (*) I flussi finanziari si riferiscono all’aumento (diminuzione) nel periodo della Cassa e disponibilità liquide equivalenti.


L’impatto sulla singola voce di conto economico separato delle partite di natura non ricorrente è così dettagliato:

(migliaia di euro)

Esercizio 2021

Esercizio 2020

Acquisti di materie e servizi – Oneri connessi ad operazioni straordinarie

(507)

(6.711)

Altri costi operativi – Oneri connessi ad operazioni straordinarie

(2.028)

Impatto su Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)

(2.535)

(6.711)

Impatto su Risultato operativo (EBIT)

(2.535)

(6.711)

Impatto su Risultato prima delle imposte

(2.535)

(6.711)

Imposte sul reddito relativo a partite non ricorrenti

722

1.913

Impatto sull’Utile (perdita) del periodo

(1.813)

(4.798)



EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO 2022 (1)

Forte di una profonda trasformazione, dopo la fusione per incorporazione con Vodafone Towers S.r.l. nel 2020, INWIT è diventato il più grande operatore di infrastrutture wireless in Italia, con la mission di supportare gli anchor tenants TIM e Vodafone nella realizzazione del nuovo network per lo sviluppo del 5G, garantendo inoltre, a tutto il mercato, l’accesso alle proprie infrastrutture.

I risultati del 2021, anno di integrazione e consolidamento dei nuovi asset della società, hanno registrato un aumento di tutti i principali indicatori economici, con un trend in progressiva accelerazione nel corso dei trimestri. A testimonianza dell’interesse del mercato per gli asset infrastrutturali della società, nel corso dell’anno INWIT ha visto crescere la propria rete di macro siti di circa 400 unità, sviluppato oltre 4.400 nuove ospitalità, portando la tenancy ratio a 2.01 e ampliato la rete di micro coperture per remote DAS. Questo anche grazie ad investimenti nel periodo pari a 217 milioni di euro.

Dal punto di vista economico-finanziario, i ricavi 2021 si sono attestati a €785 milioni, in crescita del 4,6% rispetto all’anno precedente a parità di perimetro, in linea con le attese e con un’accelerazione progressiva nel corso dell’anno fino al 7,2% del quarto trimestre. Alla crescita dei ricavi si è accompagnata un’espansione dei margini, con EBITDAaL pari a €520 milioni, in crescita annua dal 63% al 66% in termini percentuale sui ricavi, e una forte generazione di cassa, con RFCF pari a €366 milioni, in crescita del 15% rispetto al 2020 a parità di perimetro.

Tali risultati rappresentano una solida base per il proseguimento del percorso di crescita di INWIT nel corso del 2022, anno in cui ci si aspetta un ulteriore miglioramento di tutti gli indicatori industriali, economici e finanziari. In particolare, nel 2022 sono attesi ricavi nel range €850-860 milioni, EBITDA nel range €775-785 milioni, EBITDAaL nel range €585-595 milioni e RFCF nel range €485-495 milioni. Circa la remunerazione degli azionisti, la dividend policy della società è confermata e prevede dividendi per azione in crescita del 7,5% l’anno nel periodo 2021-2023, a partire dal dividendo di 30 centesimi di euro per azione riferito ai risultati 2020 e corrisposto nel 2021. A novembre 2020, INWIT ha presentato l’aggiornamento del piano industriale 2021-2023, le cui aspettative sono confermate, anche alla luce del positivo andamento del mercato di riferimento, che beneficia di trend strutturali a supporto della domanda di infrastrutture mobili, come il crescente uso di dati e la transizione alla tecnologia 5G e le conseguenti necessità di densificazione di rete. A ciò, si aggiunge il positivo ciclo di investimenti digitali in atto, supportato dalle iniziative del programma Next Generation EU, in grado di fornire ulteriori opportunità di crescita alla Società.

Informativa COVID-19

L’emergenza sanitaria relativa al Covid-19 ha determinato una contrazione dell’economia, con effetti potenzialmente negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società. La rapida diffusione del Covid-19 dal mese di marzo 2020 e la conseguente emergenza sanitaria hanno generato forte incertezza sulle prospettive economiche in Italia e a livello globale. La Società valuta tale situazione un rischio di media rilevanza in quanto, pur in presenza di una congiuntura economica negativa, l’attività svolta da Inwit è essenziale per l’erogazione dei servizi degli operatori telefonici; al momento la Società non ha registrato impatti significativi sull’andamento del business legati alla emergenza sanitaria

La Società ha posto in essere la mappatura dei rischi connessi al Covid-19 e valuta il verificarsi degli eventi oggetto di tali rischi, di bassa probabilità di accadimento in considerazione del settore industriale di appartenenza, caratterizzato da una bassa volatilità, ciclicità delle ospitalità esistenti, contratti di lungo termine e alte barriere all’entrata nel settore.

I rischi potenziali individuati dalla società possono essere così sintetizzati:

  • impatti negativi anche significativi sulle prospettive di sviluppo dei ricavi e dei margini reddituali;
  • ritardi nell’erogazione di servizi da parte dei fornitori della Società (es. manutenzione o costruzione di nuovi Siti), di permessi da parte delle varie amministrazioni pubbliche, di ordini da parte di Clienti;
  • necessità per gli operatori di telefonia mobile (Clienti INWIT) di sostenere maggiori costi e investimenti che potrebbero non essere ribaltabili sui consumatori finali o questi ultimi potrebbero risultare inadempienti, con impatti negativi sulla solidità economico-finanziaria degli operatori stessi;

Allo stato attuale non si registrano impatti negativi rilevanti sui risultati economici e che possano generare perdite di performance economiche/finanziarie o ritardi sulla pianificazione strategica della società. Inoltre, si rileva che pur in presenza di una congiuntura economica negativa, l’attività svolta da INWIT è essenziale per l’erogazione dei servizi degli operatori telefonici.

Si segnala, infine, che l’attuale fase pandemica ha determinato una generale accelerazione dei processi di digitalizzazione e un aumento significativo del traffico dati sulle reti dei principali clienti della Società, con un conseguente riflesso favorevole sulle dinamiche della domanda dei servizi offerti.

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE

L’evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2022 potrebbe essere influenzata da rischi e incertezze dipendenti da molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo della Società INWIT. Di seguito sono riportati i principali rischi riguardanti l’attività della Società, i quali possono incidere, anche in modo considerevole, sulla capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati dal management.

Fattori di rischio relativi alla Società

Rischi connessi a MSA

La situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società è esposta ai rischi derivanti dal mancato rinnovo o dall’interruzione anticipata dei contratti (MSA) stipulati con TIM e Vodafone. Si rileva che l’infrastruttura di rete di Inwit costituisce l’asset essenziale per l’erogazione dei servizi offerti dai due operatori e per lo sviluppo di nuovi servizi, come richiesto dal mercato (ad esempio 5G) e che entrambi gli accordi hanno durata di 8 anni e si rinnoveranno tacitamente per ulteriori periodi di 8 anni, con cicli di rinnovi indefiniti, regolati dal meccanismo “All or Nothing”. In considerazione della rilevanza di tali contratti sui ricavi della Società, in caso di esercizio da parte degli operatori del diritto di recesso o in caso di disdetta a scadenza degli stessi, si avrebbero rilevanti effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società. Inoltre, in considerazione della durata pluriennale degli MSA stipulati con i predetti operatori e alla luce della presenza di un canone predefinito per l’intera durata contrattuale, un eventuale incremento dei costi sostenuti dalla Società (anche a seguito di provvedimenti delle Autorità competenti ed al netto delle eventuali agevolazioni e/o benefici) che non siano riassorbiti dal corrispettivo dovuto dal gestore comporterebbe una contrazione del margine dei ricavi per la Società medesima, con conseguenti effetti negativi sulla sua situazione patrimoniale, economica e finanziaria.

Rischi connessi ai potenziali conflitti di interesse da parte di alcuni degli Amministratori

Tale rischio è relativo ai potenziali conflitti di interesse derivanti dalla circostanza che alcuni componenti del Consiglio di Amministrazione ricoprano cariche in società facenti parte della catena di controllo della Società.

Rischi connessi ai rapporti con Parti Correlate

La società ha intrattenuto, e intrattiene, significativi rapporti con TIM e Vodafone. Al riguardo, si segnala che le operazioni derivanti da tali rapporti presentano i rischi tipici connessi a operazioni che intervengono tra soggetti la cui appartenenza/vicinanza alla Società e/o alle sue strutture decisionali potrebbe compromettere l’oggettività e l’imparzialità delle decisioni relative a dette operazioni. La società ritiene che le condizioni previste ed effettivamente praticate nelle operazioni derivanti da tali rapporti siano in linea con le normali condizioni di mercato. Tuttavia, non vi è garanzia che, ove tali operazioni fossero state concluse fra, o con, parti terze, le stesse avrebbero negoziato o stipulato i relativi contratti, ovvero eseguito le operazioni stesse, con le stesse condizioni e con le stesse modalità.

Rischi legati al personale chiave

Il venire meno del rapporto tra la Società e il proprio personale chiave potrebbe avere effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

I risultati conseguiti dalla Società dipendono anche dal contributo di alcuni soggetti che rivestono ruoli rilevanti all’interno della Società medesima, che possono fare affidamento su una significativa esperienza nel settore in cui la Società opera (tra cui, in particolare, l’Amministratore Delegato, il Responsabile della funzione “Administration, Finance & Control”, il responsabile della Funzione “Marketing & Sales” e il Responsabile della funzione “Technology Governance & MSA” e il Responsabile della Funzione “Operations & Maintenance”).

Rischi legati all’evoluzione del modello organizzativo

Numerose attività operative della Società erano precedentemente svolte e gestite da soggetti terzi e/o da parte della ex capogruppo TIM . La gestione di tali attività, pur garantita da fornitori alternativi in grado di offrire qualità del servizio analoga a quella erogata da TIM, potrebbe comportare condizioni economiche maggiormente onerose con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. Non è possibile escludere che Inwit per garantire la piena funzionalità dei propri asset, possa dover andare incontro ad un’attività di incremento/ razionalizzazione dell’organico, con potenziali effetti negativi sull’operatività e sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Rischi connessi alla perdita dell’autorizzazione da parte della Società per l’esercizio della propria attività

L’attività che svolge la Società è soggetta al rilascio di particolari autorizzazioni ai sensi della normativa applicabile vigente. Il mancato rinnovo dell’autorizzazione generale alla scadenza, nonché la sua eventuale revoca da parte del Ministero o dell’Autorità in caso di mancata osservanza, da parte della Società, delle condizioni e degli obblighi specifici previsti dal Codice delle Comunicazioni Elettroniche, comporterebbero per la Società l’impossibilità di continuare a svolgere la propria attività di operatori di rete per l’installazione e la fornitura di Infrastrutture Passive con conseguenti rilevanti effetti negativi sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Rischi connessi alla titolarità dei diritti d’uso delle frequenze in capo agli operatori telefonici

L’attività della Società non è legata alle autorizzazioni riguardanti i diritti d’uso delle frequenze delle quali sono titolari gli operatori di telefonia radiomobile sulla base di procedure di aggiudicazione, assegnazione e rinnovo, indipendenti dalla Società. L’attività della Società dipende dalla capacità dei clienti operatori telefonici di mantenere la titolarità dei diritti d’uso delle frequenze e di rinnovare le autorizzazioni per l’utilizzo delle stesse. Non vi è certezza che nel lungo periodo i clienti operatori telefonici siano in grado di conservare la titolarità delle frequenze in relazione alle quali la Società presta i propri servizi, né che le frequenze di cui tali clienti sono attualmente titolari siano nuovamente assegnate agli stessi.

Rischi connessi alla struttura contrattuale e amministrativa dei Siti

In considerazione della rilevanza delle infrastrutture di rete della Società ai fini della propria attività, avvenimenti negativi che affliggano le stesse potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società medesima. Con riguardo ai Siti sussiste il rischio che gli accordi di locazione, sublocazione e/o concessione per l’utilizzo degli stessi non siano rinnovati, con conseguente obbligo della Società di ripristino dello stato del terreno utilizzato, ovvero il rischio che gli eventuali rinnovi non siano ottenuti a condizioni almeno analoghe a quelle in essere, con conseguenti effetti negativi sulla redditività delle gestioni dei Siti e conseguentemente sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società. Inoltre, con specifico riferimento alla gestione degli accordi di ospitalità, la non corretta gestione dei relativi contratti e delle relative attività di stipula, esecuzione e monitoraggio, potrebbero determinare effetti negativi sulla redditività della gestione dei Siti e conseguentemente sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Rischi connessi all’incapacità della Società di attuare la propria strategia di sviluppo

Nel caso in cui la Società non fosse in grado di attuare con successo una o più delle proprie strategie di sviluppo potrebbero verificarsi effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della stessa. La capacità della Società di aumentare i propri ricavi e migliorare la redditività dipende anche dal successo nella realizzazione della propria strategia. La strategia della Società si basa, tra l’altro, sui seguenti fattori:

  • valorizzazione del patrimonio dei Siti esistenti tramite la massimizzazione del livello di Co-Tenancy;
  • razionalizzazione dei costi operativi;
  • sviluppo di nuovi servizi coerenti con il core business;
  • soddisfacimento della domanda di ospitalità in relazione ai siti esistenti;
  • espansione del parco Siti in funzione dell’evoluzione della domanda.

Con specifico riferimento al soddisfacimento della domanda di ospitalità si rileva come la capacità di soddisfare la domanda dipenda anche dalla disponibilità di spazi di natura fisica ed elettromagnetica. A tal proposito, la presenza di spazi non in grado di accogliere la domanda potrebbe determinare effetti negativi sulle attività aziendali e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società. Si evidenzia inoltre che eventuali future modifiche della normativa applicabile al settore in cui opera la Società e/o al settore in cui operano i clienti della Società, quali, in particolare, eventuali modifiche relative ai limiti di emissioni elettromagnetiche in senso restrittivo, potrebbero avere effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Rischi relativi al mancato rispetto degli Impegni e/o alla modifica degli stessi da parte della Commissione europea

Il mancato rispetto degli Impegni presentati alla Commissione ai sensi dell’art. 6(co.2) del Regolamento Concentrazioni da parte dei soggetti notificanti (TIM e Vodafone Group Plc) potrebbe comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società laddove la violazione degli Impegni fosse causalmente riconducibile all’inosservanza da parte di quest’ultima e ciò nel rispetto di quanto convenuto tra TIM, Vodafone Group Plc, VOD e Inwit con lettera del 25 marzo 2020 ai sensi della quale non esiste, in tal caso, alcuna limitazione all’eventuale rivalsa delle parti notificanti nei confronti di Inwit. Ove risultasse quindi inadempiente, Inwit sarebbe tenuta a risarcire alle parti notificanti quanto dalle stesse pagato a titolo di sanzione imposta dalla Commissione europea per violazione degli Impegni oltre agli ulteriori eventuali danni, ciò con impatti negativi, anche significativi, sulla propria situazione economico-patrimoniale e finanziaria.

Rischi connessi al Contratto di Finanziamento

I Contratti di Finanziamento sottoscritti dalla società per finanziare l’attività di business prevedono una serie d’impegni generali e covenant per la Società, di contenuto sia positivo sia negativo, che, per quanto in linea con la prassi di mercato per finanziamenti d’importo e nature similari, potrebbero limitarne l’operatività. Per ulteriori approfondimenti, si rinvia alla Nota 13 “Passività finanziarie (correnti e non correnti)” del Bilancio individuale al 31 dicembre 2021.

Rischi connessi ai costi per il ripristino dei Siti e alla possibile inadeguatezza del fondo per oneri di ripristino

La Società, nel corso dello svolgimento della propria attività, è tenuta allo smantellamento delle infrastrutture e al ripristino del sito laddove sia presente un’obbligazione legale o implicita risultante dal contratto di locazione relativo alle aree/edifici sui quali le stesse insistono, a seguito della dismissione del sito. A tal riguardo si precisa che i contratti di locazione prevedono, di norma, un obbligo di smantellamento e di ripristino del sito a carico della Società. Si segnala che la valutazione del fondo per oneri di ripristino risente sia della previsione dei costi unitari di ripristino sia dei tassi di inflazione/attualizzazione, variabili al di fuori delle leve di controllo della Società e la cui variazione potrebbe avere impatti negativi sulla situazione economica e patrimoniale della Società stessa. Fermo restando quanto precede, alla data di chiusura del presente documento, la Società considera adeguati i fondi appostati nel Bilancio al 31 dicembre 2021.

Rischi legati a procedimenti giudiziari e amministrativi e alla possibile inadeguatezza del fondo rischi e oneri

L’eventuale soccombenza della Società nei principali giudizi di cui sono parte, per importi significativamente superiori a quelli accantonati nel proprio bilancio, potrebbe determinare effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società. Fermo restando quanto precede, alla data di chiusura del presente documento, la Società considera adeguati i fondi appostati nel Bilancio al 31 dicembre 2021.

Rischi legati a non conformità rispetto alla normativa di riferimento

La Società è soggetta a potenziali non conformità rispetto alla normativa di riferimento, sia esterna (con riferimento a leggi, regolamenti, principi contabili applicabili) sia interna (es. codice etico) e ha l’obiettivo di attuare tutte le azioni volte a garantire l’adeguatezza dei processi aziendali alla normativa applicabile alla stessa, in termini di procedure, sistemi informativi di supporto e comportamenti aziendali richiesti. In tale contesto, assumono, particolare rilevanza il Regolamento UE 2016/679 in tema di General Data Protection Regulation, GDPR e il D.lgs. 231/2001 che prevede la responsabilità dell’azienda per illeciti commessi dal management. Possibili violazioni di norme e regolamenti potrebbero comportare significativi effetti negativi sulla situazione economica e reputazionale della società medesima.

Fattori di rischio connessi al settore in cui la Società opera

Rischi connessi alla gestione dei Siti esistenti, all’individuazione di nuovi Siti idonei allo sviluppo dei progetti della Società, e al rilascio di autorizzazioni amministrative e/o alla revoca delle stesse Eventuali difficoltà connesse all’individuazione di nuovi Siti e/o all’aggiudicazione degli stessi, anche in considerazione della crescente concorrenza nel settore delle infrastrutture per le reti di telecomunicazioni, nonché il mancato o ritardato ottenimento di autorizzazioni e permessi, così come la loro successiva revoca e/o provvedimenti di sospensione o di annullamento delle autorizzazioni, potrebbero comportare effetti negativi sull’operatività della Società e, conseguentemente, sulla loro situazione economica, patrimoniale e finanziaria. Inoltre, in considerazione della rilevanza del parco siti della Società, l’attività manutentiva è essenziale per il funzionamento delle infrastrutture, per la qualità dei servizi erogati in favore dei propri clienti e per la sicurezza dei dipendenti stessi. La corretta gestione e programmazione delle attività manutentive costituisce un aspetto rilevante al fine di limitare potenziali impatti negativi sulla Società.

Rischi connessi agli effetti di disastri naturali o altri eventi di forza maggiore sulle infrastrutture

Il corretto funzionamento delle infrastrutture è essenziale per l’attività della Società e per la prestazione dei servizi erogati in favore dei propri clienti. Nonostante la Società ritenga di avere coperture assicurative adeguate a risarcire eventuali danni derivanti da disastri naturali o altri eventi di forza maggiore, e abbia comunque in essere delle procedure operative da adottare qualora si dovessero verificare detti eventi, eventuali danneggiamenti parziali o totali delle Torri della Società o, più in generale, dei suoi Siti, conseguenti a disastri naturali o altri eventi di forza maggiore, potrebbero ostacolare o, in alcuni casi, impedire la normale operatività della Società e la loro capacità di continuare a fornire i servizi ai propri clienti.

Rischi connessi all’interruzione di attività dei Siti

Per prestare i propri servizi e, più in generale, per lo svolgimento della propria attività, la Società fa affidamento su infrastrutture, che per loro natura possono essere soggette a interruzioni o altri malfunzionamenti dovuti, fra l’altro, a prolungate interruzioni nell’erogazione di energia elettrica, problematiche di sicurezza ovvero inadempimenti dei fornitori. La prolungata interruzione del servizio offerto per cause riconducibili ad accessi non autorizzati o a eventuali blackout energetici ovvero azioni adottate allo scopo di fronteggiarle o prevenirle, potrebbero comportare significativi costi aggiuntivi per la società, o ostacolare l’operatività delle stesse con possibili effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società medesima.

Rischi legati alla sicurezza informatica ed a interruzioni nell’operatività dei sistemi

La gestione dei sistemi ICT e la necessità di assicurare la sicurezza dei sistemi e la continua operatività degli stessi rappresentano aspetti rilevanti della gestione societaria. In tale contesto, perdite di dati, diffusione inadeguata degli stessi e/o interruzioni nell’operatività dei sistemi ICT al verificarsi eventi accidentali o di azioni dolose inerenti al sistema informatico, possono comportare dei potenziali effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Rischi relativi all’evoluzione tecnica e tecnologica

L’incapacità della Società di individuare soluzioni tecniche adeguate ai mutamenti e alle future esigenze del mercato in cui la Società opera potrebbe determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Rischi legati alla tutela ambientale e della salute

La Società è soggetta a un’articolata regolamentazione a livello nazionale e comunitario a tutela dell’ambiente e della salute. Sebbene la Società sia impegnata a essere costantemente adeguata alla normativa in materia, eventuali violazioni della normativa ambientale applicabile potrebbero determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Rischi legati al quadro normativo di riferimento in relazione all’attività svolta dai clienti della Società

L’attività della clientela della Società è soggetta a un’articolata regolamentazione a livello nazionale e comunitario, in particolare in materia amministrativa e ambientale, nell’ambito della quale assumono rilevanza anche numerosi requisiti normativi imposti dalle autorità competenti e rivolti direttamente ai clienti della Società. A tal proposito la situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società potrebbe essere subire impatti sia per effetto di violazioni e/o variazioni del quadro normativo di riferimento direttamente applicabile che per effetto delle conseguenze indirette derivanti da violazioni/variazioni del quadro normativo e regolamentare di riferimento da parte dei propri clienti. In particolare, gli operatori di telefonia mobile ospitati dalla Società presso i propri Siti sono soggetti alla normativa volta alla tutela delle persone e dell’ambiente dall’esposizione a campi elettromagnetici ed eventuali violazioni del quadro normativo e regolamentare di riferimento applicabile ai clienti della Società potrebbero determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria degli stessi clienti e indirettamente della Società.

Rischi connessi alla possibile contrazione di domanda di servizi da parte dei clienti della Società

La Società offre servizi integrati di ospitalità alla propria clientela, con l’obiettivo di presidiare, in funzione del modello operativo adottato, l’intera catena del valore dell’hosting, dalla pura locazione di apparati a tutti i servizi strumentali al funzionamento e al mantenimento degli stessi. Un’eventuale contrazione di domanda da parte dei clienti dei servizi svolti dalla Società, dovuta a fattori anche contingenti, potrebbe determinare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Rischi legati al “Climate Change”

Sono stati individuati i seguenti Rischi fisici dovuti al “climate change”:

  • Fenomeni metereologici estremi e Distribuzione delle precipitazioni annuali. Per INWIT, questi rischi potrebbero essere maggiori per i siti Rooftop, e minore per i siti Rawland. Potrebbero comportare, inoltre, l’interruzione del servizio e i danni a cose e persone.
  • Aumento delle temperature, potrebbe provocare un aumento del fabbisogno energetico per il raffreddamento dei siti con apparatistica indoor.
  • Innalzamento del livello dei mari del 3%, potrebbe riguardare i soli siti Rawland dell’area costiera di Emilia e Veneto.

Inoltre sono stati identificati i seguenti Rischi di transizione:

  • Aumento del costo della tecnologia. Questo rischio comporterebbe la necessità per INWIT di dover adattare gli asset infrastrutturali (palificazioni, alimentazione e condizionamento).
  • Aumento dei prezzi di energia elettrica da combustibili fossili. La società presidia il rischio tramite l’implementazione di uno specifico processo guidato da una struttura dedicata, volto a gestire le tematiche relative all’approvvigionamento dell’energia.
  • Innalzamento del livello dei mari del 3%, potrebbe riguardare i soli siti Rawland dell’area costiera di Emilia e Veneto.

La metodologia in fase di implementazione da parte di INWIT ha l’obiettivo di individuare i rischi di natura climatica derivanti dagli scenari analizzati, nonché di valutare qualitativamente i relativi effetti e impatti sul proprio business. A partire dal 2020 INWIT ha inoltre intrapreso un percorso volto all’implementazione di un business moderno e sostenibile attraverso l’avvio di attività e progetti finalizzati ad integrare a 360 gradi la sostenibilità all’interno dell’azienda stessa e poi creare valore nel lungo periodo. Nel perseguimento della neutralità carbonica, nel 2021, come previsto nel Piano di Sostenibilità, INWIT ha definito e approvato la propria Strategia Climatica, definendo le azioni, iniziative e target su cui basare un solido obiettivo di Carbon Neutrality entro il 2024.

Rischi legati alle condizioni economiche globali

L’emergenza sanitaria relativa al COVID-19 ha determinato una contrazione dell’economia, con effetti potenzialmente negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società. La rapida diffusione del COVID-19 dal mese di marzo 2020 e la conseguente emergenza sanitaria stanno generando incertezza sulle prospettive economiche, non solo in Italia, ma a livello globale. La Società valuta il rischio di cui al presente Paragrafo di media rilevanza in quanto, pur determinando l’emergenza sanitaria relativa al COVID- 19 una contrazione dell’economia, con effetti potenzialmente negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente, l’attività svolta da Inwit è essenziale per l’erogazione dei servizi degli operatori telefonici.

  • La Società ha poi posto in essere la mappatura dei rischi connessi al Covid e valuta il verificarsi degli eventi oggetto di tali rischi, di bassa probabilità di accadimento in considerazione del settore industriale di appartenenza della Società – quello delle telecomunicazioni che risulta tra i meno impattati dalla suddetta pandemia – e del modello di business stesso– caratterizzato da una bassa volatilità, ciclicità delle ospitalità esistenti e contratti di lungo termine. I rischi potenziali individuati ed analizzati dalla società sono stati indicati nel capitolo precedente.
  • Allo stato attuale, non si registrano impatti negativi rilevanti sui risultati economici e che possano generare perdite di performance economiche/ finanziarie o ritardi sulla pianificazione strategica della società.

Le indicazioni e conclusioni relative ai rischi potenziali contenuti nella presente relazione sono in linea con il Prospetto Informativo.

ORGANI SOCIALI AL 31 DICEMBRE 2021

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

In virtù dell’Accordo sottoscritto da TIM S.p.A., Vodafone Europe B.V., Vodafone Italia S.p.A., INWIT S.p.A. e Vodafone Towers S.r.l. l’Assemblea degli Azionisti, in data 20 marzo 2020, ha nominato il Consiglio di Amministrazione, composto da 13 membri, che rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio che chiuderà al 31 dicembre 2022. Il Consiglio di Amministrazione è entrato in carica il 31 marzo 2020, data di efficacia della fusione per incorporazione di Vodafone Towers S.r.l in INWIT S.p.A.

Di seguito l’attuale composizione del Consiglio di Amministrazione:

Presidente Emanuele Tournon
Amministratore Delegato e Direttore Generale Giovanni Ferigo
Consiglieri Giovanna Bellezza
Laura Cavatorta (indipendente)
Antonio Corda
Angela Maria Cossellu (indipendente)
Sabrina Di Bartolomeo
Sonia Hernandez
Rosario Mazza (indipendente)
Agostino Nuzzolo
Secondina Giulia Ravera (indipendente)
Fabrizio Rocchio
Francesco Valsecchi (indipendente)


Tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione sono domiciliati per la carica presso la sede legale di INWIT, a Milano Via Largo Donegani n. 2, 20121- Milano

In data 2 ottobre 2020 il Consiglio di Amministrazione ha preso atto delle dimissioni dalla carica rassegnate dal Consigliere indipendente Filomena Passeggio e dal Consigliere non esecutivo Carlo Nardello e nominato amministratori per cooptazione ai sensi dell’art. 2386, comma 1, del Codice civile, Rosario Mazza (indipendente) e Giovanna Bellezza (non esecutivo). I nominati Consiglieri sono stati confermati dall’Assemblea degli azionisti in data 20 aprile 2021 e resteranno in carica fino all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio che chiuderà al 31 dicembre 2022.

Il Consiglio di Amministrazione in data 23 aprile 2020 ha istituito i Comitati interni, composti – alla data del 31 dicembre 2021 – da:

  • Comitato per le nomine e la remunerazione: Rosario Mazza (Presidente), Laura Cavatorta e Antonio Corda
  • Comitato per il controllo e i rischi: Angela Maria Cossellu (Presidente), Antonio Corda, Agostino Nuzzolo, Secondina Giulia Ravera e Francesco Valsecchi
  • Comitato parti correlate: Secondina Giulia Ravera (Presidente), Angela Maria Cossellu e Rosario Mazza
  • Comitato Sostenibilità: Laura Cavatorta (Presidente), Giovanna Bellezza, Sabrina Di Bartolomeo, Fabrizio Rocchio e Francesco Valsecchi.

Infine, nella stessa data del 23 aprile, 2020 il Consiglio di Amministrazione ha nominato Lead Independent Director il Consigliere Secondina Giulia Ravera.

Fino alla scadenza del Consiglio di Amministrazione e quindi fino all’approvazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022, il Consiglio di Amministrazione ha nominato un Organismo di Vigilanza, in carica dal 5 maggio 2020, composto da Francesco Monastero (Presidente), Giuliano Foglia, Umberto La Commara e Laura Trucco, che svolge le funzioni previste dal D.lgs. 231/2001. A seguito della nomina del nuovo Collegio Sindacale e delle successive dimissioni di Umberto La Commara come componente dell’Organismo di Vigilanza, il Consiglio di Amministrazione in data 26 aprile 2021 ha provveduto a nominare il Sindaco effettivo Maria Teresa Bianchi componente del suddetto Organismo che è quindi attualmente composto da Francesco Monastero (Presidente), Giuliano Foglia, Maria Teresa Bianchi e Laura Trucco e resterà in carica sino all’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022.

COLLEGIO SINDACALE

L’Assemblea del 20 aprile 2021 ha nominato il Collegio Sindacale, che resterà in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023.

Il Collegio Sindacale della Società al 31 dicembre 2021 è così composto:

Presidente Stefano Sarubbi
Sindaci Effettivi Maria Teresa Bianchi
Giuliano Foglia
Sindaci Supplenti Roberto Cassader
Michela Zeme

SOCIETÀ DI REVISIONE

L’Assemblea degli azionisti del 27 febbraio 2015 ha conferito l’incarico per la revisione legale dei bilanci della Società per il novennio 2015-2023 alla PricewaterhouseCoopers S.p.A.

DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 31 marzo 2020 ha attribuito la carica di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari a Diego Galli, Responsabile, dalla stessa data, della funzione Administration, Finance & Control.

SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in INWIT si articola e opera secondo i principi e i criteri del Codice di Autodisciplina. Esso è parte integrante del generale assetto organizzativo della Società e contempla una pluralità di attori che agiscono in modo coordinato in funzione delle responsabilità rispettivamente di indirizzo e supervisione strategica del Consiglio di Amministrazione, di presidio e gestione degli Amministratori Esecutivi e del management, di monitoraggio e supporto al Consiglio di Amministrazione del Comitato per il Controllo e Rischi e del Responsabile della Funzione Audit, di vigilanza del Collegio Sindacale.

In particolare il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è costituito dall’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire – attraverso un processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi – una conduzione dell’impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati, nel rispetto di quanto statuito dal Codice etico e dai Principi di autodisciplina della Società (entrambi consultabili sul sito www.inwit.it, sezione Governance) approvati dal Consiglio di Amministrazione il 27 febbraio 2015, che derogano e/o integrano il quadro delle regole applicabili con riferimento a compiti e funzionamento degli organi della Società, rinviando per il resto a principi e criteri del Codice di autodisciplina di Borsa Italiana Il sistema di controllo interno si completa con il c.d. “Modello Organizzativo 231”, vale a dire un modello di organizzazione e gestione, adottato ai sensi del d.lgs. n. 231/2001, volto a prevenire la commissione dei reati che possono comportare una responsabilità della Società.

Il Modello Organizzativo della Società TIM, adottato da INWIT, si articola:

  • nel Codice etico che si colloca idealmente a monte dell’intero sistema di corporate governance e rappresenta la carta dei valori di INWIT per una conduzione degli affari eticamente orientata, ossia trasparente, corretta e leale. Il Codice Etico indica, in particolare, i valori informatori dell’attività d’impresa nei confronti dei suoi destinatari: i componenti degli organi sociali, il management, i prestatori di lavoro della Società. Il rispetto del Codice deve essere inoltre garantito anche dai collaboratori esterni e, laddove previsto dal sistema procedurale aziendale, dai terzi in rapporti d’affari con INWIT. Come tutti gli strumenti di governance della Società, anche il Codice Etico è fatto oggetto di continua verifica e confronto con l’evoluzione della realtà normativa, delle prassi operative e dei mercati, tenendo altresì conto del riscontro assicurato dal monitoraggio operato dalle funzioni di Control Governance della Società TIM.
  • nei “principi di comportamento” che consistono in regole specifiche per i rapporti con i soggetti terzi, nonché per gli adempimenti e per le attività di natura societaria;
  • negli “schemi di controllo interno”, nei quali sono descritti i processi aziendali a rischio reato, i reati presupposto associati ai medesimi, gli elementi di controllo e le indicazioni comportamentali a prevenzione delle condotte illecite.

Il Modello Organizzativo recepisce, in termini di applicazione, i reati presupposto previsti dal d.lgs. 231/2001, ad esclusione di quelli valutati di non diretta pertinenza per la Società TIM. Le funzioni dell’Organismo di Vigilanza sono state attribuite fino al 5 maggio 2020 al Collegio Sindacale. Il Consiglio di Amministrazione ha nominato in data 23 aprile e con efficacia dal 5 maggio 2020, un Organismo di Vigilanza in composizione collegiale (quattro membri) di cui fanno parte anche un componente del Collegio Sindacale e il responsabile della funzione Audit, in veste di membro interno. Il suo compito è di vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del Modello Organizzativo e di riferire al Consiglio in ordine alle attività di presidio e di verifica compiute e ai relativi esiti.

Sul sito internet di INWIT è presente una sezione dedicata al Modello Organizzativo 231 adottato. (www.inwit.it, sezione Sistemi di Governance).

Nell’ambito delle regole e procedure aziendali, sono state definite e adottate:

  • La Policy Anticorruzione che costituisce il quadro sistematico di riferimento in materia di divieto di pratiche corruttive;
  • la Procedura Whistleblowing che istituisce un processo idoneo a garantire la ricezione, l’analisi e il trattamento di segnalazioni riguardanti sospette condotte non conformi a quanto stabilito dal Codice Etico e di Condotta e dal Modello Organizzativo 231 adottato da INWIT, dalle procedure interne e dalla disciplina esterna comunque applicabile a INWIT nonché denunce ed esposti ricevuti dal Collegio Sindacale per tematiche di competenza.
  • La Procedura per l’effettuazione di operazioni con parti correlate, le operazioni con parti correlate sono state gestite all’interno della procedura OPC approvata dal C.d.A. il 25 luglio 2017 e che dal 1° gennaio 2019 è in vigore la nuova procedura, ai sensi del Regolamento adottato da Consob con deliberazione n.17221/2010 e successive modificazioni.
  • La Procedura per la gestione interna e la comunicazione al pubblico delle informazioni privilegiate, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 27 febbraio 2015, in relazione alle modalità di comunicazione all’esterno di documenti e informazioni riguardanti la Società, con specifico riferimento alle informazioni privilegiate.

Ai sensi dei Principi di Autodisciplina di cui la Società si è dotata, nell’esercizio della responsabilità che compete al Consiglio di Amministrazione sul sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, il Consiglio si avvale – oltre che del Comitato per il Controllo e Rischi – anche del Responsabile della Funzione Audit, dotato di un adeguato livello di indipendenza e di mezzi idonei allo svolgimento della funzione. Al Responsabile della Funzione Audit, nella persona di Laura Trucco, compete di supportare gli organi di amministrazione e controllo nella verifica dell’adeguatezza, della piena operatività e dell’effettivo funzionamento del sistema di controllo e di gestione dei rischi e conseguentemente di proporre misure correttive, in caso di sue anomalie o disfunzioni.

Il Responsabile della Funzione Audit ricopre, altresì, un ruolo di garanzia del rispetto dei principi e dei valori espressi nel Codice etico, gestendo le segnalazioni trasmesse da dipendenti, collaboratori, consulenti, prestatori di lavoro, nonché terzi in rapporti d’affari con la Società con riferimento a violazioni di norme di legge o regolamenti, del Codice stesso e di procedure interne e promuovendo le conseguenti iniziative più opportune.

Come consentito dai Principi di Autodisciplina adottati dalla Società e deliberato dal Consiglio di Amministrazione previo parere del Comitato per il controllo e i rischi, la Funzione Internal Audit si avvale attraverso un apposito Accordo Quadro, per lo svolgimento della propria attività, di una primaria società di revisione individuata a seguito di apposita gara.

Inoltre, nel corso dell’esercizio 2016 è stata istituita, nell’ambito del settore Legal, la funzione Compliance e Regolamentazione al fine di rafforzare il presidio del sistema di controllo interno.

I principali soggetti coinvolti nel funzionamento del sistema di controllo interno sono:

  1. il Consiglio di Amministrazione, con un ruolo di indirizzo e assessment periodico (annuale) del sistema;
  2. gli Amministratori Esecutivi (allo stato: il Presidente del Consiglio di Amministrazione e l’Amministratore Delegato), in quanto amministratori incaricati dell’istituzione e del mantenimento del sistema, in coerenza con le linee di indirizzo definite dal plenum consiliare;
  3. il Comitato per il Controllo e Rischi, con un ruolo di supporto istruttorio del Consiglio in relazione alle competenze del medesimo in materia di controllo interno e gestione del rischio;
  4. il responsabile della Funzione Audit che gerarchicamente dipende dal Consiglio di Amministrazione e la cui mission, in sintesi, è la verifica del funzionamento e dell’adeguatezza del sistema di controllo interno e gestione dei rischi;
  5. il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili della Società, di nomina consiliare, responsabile di predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio e consolidato, nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario.
  6. il Collegio Sindacale che, mutuando l’espressione del Codice di Borsa, rappresenta il vertice del sistema di vigilanza. Alle attribuzioni di legge in capo al Collegio Sindacale si sono sommate fino al 5 maggio 2020, per scelta di autodisciplina interna, le funzioni dell’organismo di vigilanza ex d.lgs. n. 231/2001.
  7. l’Organismo di Vigilanza, nominato dal Consiglio di amministrazione in data 23 aprile e con efficacia dal 5 maggio 2020, vigila sul funzionamento e sull’osservanza del Modello Organizzativo e riferisce al Consiglio in ordine alle attività di presidio e di verifica compiute e relativi esiti. È composto da quattro membri di cui fanno parte anche un componente del Collegio Sindacale e il responsabile della funzione Audit, in veste di membro interno.

LE PERSONE DI INWIT

In uno scenario competitivo in cui i modelli di business, tecnologici e di consumo sono in continua e profonda evoluzione, i percorsi di trasformazione e di cambiamento necessari a cogliere e vincere le sfide di mercato non possono prescindere dalla valorizzazione delle persone e dallo sviluppo della loro professionalità.

INWIT riconosce tra i suoi valori fondanti la centralità delle persone, il rispetto dei diritti dei lavoratori e la tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro, la promozione delle pari opportunità e della crescita professionale, in linea con il Codice Etico che si ispira al dettato del Global Compact dell’Organizzazione per le Nazioni Unite.

La gestione dei rapporti di lavoro in INWIT è dunque orientata a favorire le pari opportunità, la crescita professionale e la valorizzazione del capitale umano in una logica di sostenibilità del business nel medio-lungo termine.

ORGANICO

Il personale in servizio al 31 dicembre 2021 è di 246 unità. La ripartizione per categorie è la seguente:

(unità)

31.12.2021

31.12.2020

Dirigenti

20

18

Quadri

47

41

Impiegati

179

147

Totale

246

206



La consistenza media dei dipendenti nel periodo è di 232,08 unità e presenta la seguente ripartizione per categorie:

organico medio

2021

2020

Dirigenti

18,75

16,08

Quadri

46,58

39,08

Impiegati

166,75

127,46

Totale

232,08

182,62



Il 2021 è stato caratterizzato da una parte da una ridefinizione dell’organizzazione e dei processi tecnici e commerciali e dal consolidamento delle competenze strategiche allo sviluppo del business. L’organico ha registrato una variazione in positivo di 40 risorse (saldo tra 51 ingressi e 11 uscite). Dall’inizio dell’attività (1° aprile 2015), il personale è cresciuto di 186 unità.

La crescita dell’organico è riconducibile alla politica aziendale avvenuta in coerenza con l’evoluzione del fabbisogno quali-quantitativo della Società; le persone assunte, tutte rigorosamente selezionate sulla base degli skill necessari, provengono sia dal Gruppo TIM e Vodafone (10%), che dal mercato esterno (89%). Il 39,6% dei nuovi ingressi ha consentito di rafforzare il presidio delle funzioni staff e 60,4% ha potenziato i processi tecnologici e di marketing alla luce del nuovo scenario organizzativo e di mercato.

La crescita dell’organico è stata, in parallelo, accompagnata da programmi di formazione continua e di sviluppo delle competenze.

ORGANIZZAZIONE

La Società, al fine di assicurare la piena operatività ed il raggiungimento degli obiettivi aziendali, ha ridefinito il proprio modello organizzativo al fine di presidiare le attività funzionali alla gestione e allo sviluppo del business aziendale.

A riporto dell’Amministratore Delegato operano, al 31 dicembre 2021, le seguenti funzioni:

  • Administration, Finance & Control che assicura i processi di pianificazione e controllo, la valutazione degli investimenti, la gestione amministrativa, contabile e finanziaria, la predisposizione del bilancio, gli adempimenti fiscali, la relazione con gli investitori e con la comunità finanziaria. Assicura inoltre le attività di procurement e la gestione delle iniziative di business development.
  • Legal, Corporate Affairs, che assicura la tutela legale della Società garantendo il presidio delle attività di contrattualistica e la gestione delle controversie e dei contenziosi. Assicura inoltre le attività societarie e il supporto agli Organi Sociali, la rappresentazione della posizione aziendale in materia di regolamentazione, garantendo la relazione con le Authorities e gli Organismi di Controllo dei mercati finanziari nonché il presidio delle politiche e dei modelli di compliance e data protection e del sistema di gestione dei rischi aziendali (ERM).
  • Human Resources, che assicura il supporto alle strutture aziendali nel raggiungimento degli obiettivi, garantendo la gestione e lo sviluppo delle persone, attraverso la definizione e l’attuazione delle politiche di people management, people development ed education, rewarding e people caring. Assicura inoltre la definizione dei modelli organizzativi e di workforce planning nonché il presidio delle relazioni industriali e la comunicazione interna.
  • External Relations, Communication & Sustainability che assicura la definizione e la rappresentazione della posizione aziendale nei confronti degli stakeholder e delle Istituzioni nazionali, locali ed europee nonché lo sviluppo della strategia di comunicazione istituzionale ed esterna, al fine di promuovere l’identità, il brand e l’immagine dell’Azienda. Assicura inoltre la comunicazione e la gestione dei rapporti con i media, lo sviluppo del sito web e dei social network aziendali, la realizzazione di sponsorizzazioni ed eventi nonché la definizione e il coordinamento della strategia ESG, anche attraverso la definizione e l’aggiornamento del Piano di Sostenibilità e – in raccordo con la Funzione Administration, Finance & Control e le competenti Funzioni aziendali – del processo di reporting non finanziario.
  • Marketing & Sales, che assicura – in raccordo con le Funzioni aziendali competenti – la definizione dell’offerta e il pricing per i servizi tradizionali di ospitalità e backhauling e per i servizi innovativi, quali le coperture microcellulari e l’Internet of Things. Assicura inoltre la definizione del modello di go to market, la commercializzazione dei servizi e delle soluzioni e le attività di post sales nonché il governo complessivo degli accordi di Master Service Agreement e Commitment, al fine di garantire il monitoraggio dei KPI economico- operativi e il rispetto degli SLA definiti.
  • Technology, che assicura l’innovazione, lo scouting e l’engineering delle soluzioni tecnologiche, l’evoluzione e il presidio delle soluzioni IT e la definizione e la gestione dei modelli di energy management nonché – in raccordo con la Funzione Risk & Compliance di Legal & Corporate Affairs – il governo delle politiche di sicurezza fisica delle infrastrutture e di Cyber Security e le attività in materia di prevenzione e sicurezza sul luogo di lavoro.
  • Operations & Maintenance, che assicura – in raccordo con le Funzioni aziendali competenti – la definizione dei piani di sviluppo e maintenance delle infrastrutture, le attività di progettazione e realizzazione dei macro-siti e delle coperture microcellulari. Assicura inoltre il governo del processo di manutenzione e la supervisione delle infrastrutture nonché la gestione operativa dei siti e degli asset produttivi aziendali.
  • Real Estate, che assicura – in raccordo con le Funzioni aziendali competenti – le attività di analisi del mercato immobiliare relativo alle infrastrutture wireless e il presidio dei processi di property management, di ricerca e acquisizione di nuovi siti nonché le attività di negoziazione/rinegoziazione dei canoni di locazione con i Landlord, anche attraverso il coordinamento delle agenzie di real estate ed altri operatori specializzati, al fine di cogliere le opportunità di razionalizzazione offerte dal mercato immobiliare ed ottimizzare la spesa complessiva.

A riporto del Consiglio di Amministrazione opera la funzione Audit, che assicura la verifica dell’adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi attraverso la definizione di piani di audit, lo sviluppo e la qualità degli interventi pianificati e richiesti, la predisposizione della correlata reportistica e il presidio delle fasi di follow-up per il monitoraggio dell’attuazione dei piani di miglioramento

Si riporta di seguito il macro assetto organizzativo di INWIT (disponibile sul sito www.inwit.it)

CERTIFICAZIONE ISO 9001:2015

A supporto del consolidamento delle attività rispetto alla fase iniziale di start up dell’Azienda, INWIT ha avviato sin dal 2016 un percorso di certificazione aziendale secondo le normative UNI EN ISO 9001:2015, con il seguente ambito di certificazione: “Fornitura di servizi integrati di ospitalità di apparati di trasmissione radio per le telecomunicazioni e per la diffusione di segnali televisivi e radiofonici e relative attività di commercializzazione, implementazione e gestione contratti con clienti e con proprietari, manutenzione ordinaria e straordinaria, costruzione nuovi siti e dismissioni siti esistenti”. Nei mesi di novembre e dicembre 2021 sono state avviate e concluse positivamente le previste verifiche di certificazione da parte dell’Ente Certificatore. Le attività a supporto del miglioramento sono proseguite durante tutto l’anno.

FORMAZIONE

Alla fine del 2020, a valere per il 2021, Inwit ha sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali un accordo che ha previsto l’attivazione del Fondo Nuove Competenze, promosso da ANPAL – Agenzia Nazionale per le Politiche Attive -, attraverso cui è stato possibile realizzare un piano di formazione finalizzato ad accelerare e facilitare la transizione tecnologica dei modelli produttivi e organizzativi aziendali, e a coinvolgere tutto il personale in un processo generale di rafforzamento, sviluppo e upgrading delle competenze per adeguare le skills professionali ai nuovi fabbisogni aziendali. Il Piano ha rappresentato un investimento molto importante sulle risorse INWIT, prevedendo oltre 11.500 ore di formazione erogate durante l’orario di lavoro con aule virtuali e una docenza specializzata per ogni singolo corso. La formazione è stata rivolta alla totalità dei Dipendenti, incluso il personale Dirigente, e ha riguardato quattro principali aree tematiche:

SMART ORGANIZATION E SVILUPPO DELLA PERSONA

I dipendenti sono stati coinvolti in un percorso formativo finalizzato a promuovere l’utilizzo di strumenti digitali e soft skills e favorire contestualmente il cambiamento culturale delle risorse al fine di accompagnare la trasformazione della prestazione lavorativa sostenendo in maniera efficace la gestione del lavoro da remoto.

DIGITAL TRANSFORMATION

È stato erogato un percorso di apprendimento multifunzionale relativo dall’acquisizione di metodologie di ottimizzazione dei processi, tecniche di elaborazione e analisi dei dati, e sviluppo della capacità di studio e analisi della Cyber Security per la salvaguardia del business, fino a ricomprendere la promozione di servizi di IOT, lo sviluppo di nuovi paradigmi virtuali di interazione (es. realtà aumentata) e l’utilizzo di tecnologie avanzate.

UPSKILLING PROFESSIONALITA’ CHIAVE

In considerazione dei trend evolutivi del mercato, i dipendenti sono stati coinvolti anche in un percorso di aggiornamento professionale finalizzato a potenziare alcune competenze ritenute chiave rispetto alle esigenze del mercato del lavoro e del business aziendale, incluse le competenze linguistiche in lingua inglese.

SOSTENIBILITA’ E AMBIENTE

Con riferimento al focus aziendale sui temi della Sostenibilità e della transizione ecologica, è stato sviluppato un percorso formativo orientato alla valutazione di opportunità di intervento e investimenti, correlati alla applicabilità aziendale di soluzioni tecniche, strutturali e tecnologiche, orientate allo sfruttamento di energie rinnovabili e alla sostenibilità ambientale dei processi di produzione, di lavoro e del patrimonio immobiliare. In aggiunta al Piano Fondo Nuove Competenze, sono stati erogati i corsi obbligatori di Formazione in materia di Salute e Sicurezza e avviato un piano di sensibilizzazione dei dipendenti sugli aspetti di Antitrust e Golden Power, Compliance and Business Ethics e Privacy and Data Protection. Più in generale, entrambi i percorsi formativi, Health&Safety e Risk & Compliance hanno coinvolto tutti i dipendenti per un totale di oltre 4.000 ore.
Complessivamente sono state erogate 64 ore medie pro capite.

COMPENSATION

La politica della remunerazione ha la finalità di sostenere il raggiungimento degli obiettivi di business, promuovere la creazione di valore per gli azionisti e il miglioramento continuo della performance aziendale. INWIT si è dotata di una struttura retributiva allineata alle best practices di mercato, rafforzando l’engagement del personale e riconoscendo la criticità del ruolo ricoperto e il contributo professionale. A livello manageriale, è stato dato seguito al sistema di incentivazione variabile di breve termine riservato a tutti i responsabili di strutture organizzative formalizzate, in base ad obiettivi economico/finanziari e quantitativi rappresentati nel Piano Industriale. Nel corso del 2021 è stato avviato il 2° ciclo del Piano LTI 2020-2024 approvato nel 2020, riservato all’Amministratore Delegato, ai Key Manager e ad altri manager titolari di ruoli critici per la Società. A supporto del raggiungimento dei principali obiettivi operativi e di business – rappresentati in via prioritaria dallo sviluppo dei ricavi e dalla ottimizzazione dei costi locativi – sono stati implementati dei premi canvass rivolti alle persone dei team che operano sui processi commerciali e di operations.

TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA

L’azienda considera il miglioramento continuo delle proprie performance in tema di sicurezza e salute un fattore di importanza prioritaria ed elemento di massima salvaguardia nei confronti dei propri lavoratori. Nel 2021 sono state quindi avviate una campagna formativa su tematiche specifiche inerenti alla salute e alla sicurezza nei posti di lavoro e un programma di visite di sorveglianza sanitaria su tutta la popolazione aziendale modulate in funzione del rischio specifico relativo a ciascun ruolo. A fronte dell’emergenza Covid19, INWIT ha confermato anche per il 2021 azioni specifiche per la tutela del personale. Tra questi interventi si evidenzia un utilizzo ad ampia scala dello smart working, la continua sanificazione degli ambienti lavorativi, il monitoraggio costante sulla presenza in sede dei dipendenti per garantire il distanziamento sociale attraverso l’utilizzo di un’ ”app” dedicata. Come ulteriore sostegno alla tutela della salute delle persone, INWIT anche per il 2021 realizzato, come l’anno precedente una specifica campagna di prevenzione, su base volontaria, per la somministrazione del vaccino antinfluenzale sull’intero territorio nazionale, oltre ad assicurare screening periodici mediante tamponi rapidi nella sede di Roma.

WELFARE

INWIT prevede un ricco programma di iniziative di Welfare rivolte ai dipendenti, in coerenza con i propri valori ed obiettivi: attraverso queste iniziative INWIT esprime rispetto e attenzione per le persone contribuendo attivamente a rendere più sostenibili economicamente alcune spese che ricorrono nei bilanci familiari.

Le principali iniziative offerte da INWIT effettuate nel corso del 2021 sono state:

  • rimborso parziale della retta mensile di iscrizione ad asili nido o scuola materna;
  • accesso a prestiti aziendali;
  • iniziative estive per i figli dei dipendenti dai 6 ai 18 anni non compiuti, su tematiche specifiche volte a rafforzare la conoscenza delle lingue e la socializzazione;
  • convenzioni per agevolazioni nei confronti dei dipendenti sulle utenze domestiche;
  • convenzione per polizze assicurative riservate ai nostri dipendenti e familiari;
  • adesione all’offerta commerciale TIM Vision;
  • conferma ed estensione del “lavoro agile”.

Nel 2021 a fronte dello stato di emergenza Covid 19 sono state confermate alcune convenzioni con strutture sanitarie per garantire alcuni servizi sanitari ai lavoratori ed ai loro familiari, al di fuori dell’attività lavorativa (vaccini antinfluenzali, tamponi antigenici e molecolari, test sierologici).

PIANO DI AZIONARIATO DIFFUSO 2020

Nel novembre 2020 INWIT ha lanciato per la prima volta, un piano di Azionariato Diffuso rivolto alla totalità dei dipendenti, con l’obiettivo di favorire la partecipazione “attiva” delle persone ai risultati dell’Azienda e investire sul senso di identità. Questa opportunità, alla quale ha aderito il 98% delle persone di INWIT, è consistita in una prima assegnazione gratuita di 100 azioni per ciascun dipendente e in un’offerta di acquisto di azioni a un prezzo scontato del 10% rispetto al valore di mercato, entro il limite massimo di 200 azioni per ciascun dipendente. Circa l’80% delle persone ha scelto di investire ulteriormente in INWIT, usufruendo dell’acquisto a prezzo scontato, e l’85% delle persone che hanno investito ha acquistato il lotto massimo di azioni disponibile. Come previsto dal Regolamento del Piano, nel mese di dicembre 2021 i dipendenti che abbiano conservato le azioni gratuite e le eventuali azioni acquistate per il periodo di un anno dalla assegnazione e subordinatamente al mantenimento della qualifica di dipendenti, sono state riconosciute le bonus share a titolo gratuito, nella misura di 1 bonus share ogni 3 azioni possedute.

ALTRE INIZIATIVE PER I DIPENDENTI

L’ASSILT (Associazione per l’assistenza sanitaria integrativa ai lavoratori delle aziende del Gruppo TIM), è stata confermata per tutti i dipendenti anche post fusione con Vodafone Towers e la conseguente uscita di INWIT dal controllo di TIM S.p.A. L’associazione finanziata dalle aziende aderenti, dai soci lavoratori e dai soci pensionati, persegue senza fini di lucro lo scopo di erogare a favore dei soci e dei beneficiari prestazioni integrative a quelle fornite dal Servizio Sanitario Nazionale, ivi comprese, in concorso con le strutture sanitarie pubbliche, l’effettuazione di ricerche, indagini conoscitive e interventi di prevenzione sanitaria di gruppo e individuali, nonché la promozione di iniziative di educazione sanitaria a tutela della salute e dell’integrità fisica dei soci.

L’ASSIDA eroga ai dirigenti rimborsi per prestazioni sanitarie integrative rispetto a quelle fornite dal Servizio Sanitario Nazionale.

TELEMACO è il Fondo Pensione Nazionale Complementare per i lavoratori delle aziende del settore delle telecomunicazioni, costituito nel 1998 in forma di associazione riconosciuta senza fine di lucro, e operativo dall’ottobre 2000; l’obiettivo è assicurare ai lavoratori associati il mantenimento del proprio tenore di vita anche al momento della pensione grazie alla creazione di una previdenza complementare a quella pubblica. È destinato agli operai, impiegati e quadri delle aziende che applicano il contratto nazionale delle telecomunicazioni, per i lavoratori a tempo indeterminato, di apprendistato e di inserimento, nonché ai soggetti fiscalmente a carico dei lavoratori iscritti al Fondo.

Il CRALT (Circolo Ricreativo Aziendale per i Lavoratori delle Aziende del Gruppo TIM), a cui INWIT ha aderito anche dopo la fusione, organizza per i propri soci, dipendenti, pensionati e per i familiari, iniziative di carattere turistico, sportivo, culturale e ricreativo. Il CRALT consente inoltre ai soci e ai loro familiari, attraverso la stipula di apposite convenzioni, di poter acquisire beni e servizi a prezzi/tariffe di particolare convenienza, sempre fruendo della rateizzazione delle spese. A tale riguardo, di particolare rilevanza è la convenzione e la relativa contribuzione sull’acquisto di testi scolastici e universitari a favore dei figli dei soci, quale valido sostegno alla capacità di spesa delle famiglie.

INFORMAZIONI PER GLI INVESTITORI

Dal 22 settembre 2015 le azioni di INWIT negoziate sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana (oggi denominato Euronext Milan), dopo un collocamento ad un prezzo di euro 3,65 per azione. Nel corso del 2020, a 5 anni dal primo giorno di quotazione, il titolo INWIT è stato incluso nel principale indice azionario italiano, il FTSE MIB, e nello STOXX® Europe 600, composto da 600 delle aziende a maggior capitalizzazione di mercato in Europa.

CAPITALE SOCIALE INWIT AL 31 DICEMBRE 2020

Capitale Sociale

Euro 600.000.000

Numero azioni ordinarie (prive di valore nominale)

960.200.000

Capitalizzazione di borsa (su media prezzi dal 1/1/2021 al 31/12/2021)

Euro 9.120 milioni


AZIONI PROPRIE

Alla data del 31 dicembre, Inwit possiede 72.173 azioni proprie che rappresentano 0,012% del capitale sociale, acquistate a partire dal 2020 a servizio del Long Term Incentive Plan 2020-2022 e del Piano di Azionariato Diffuso 2020 ad un prezzo medio di 9,35. Le azioni sono depositate su un conto titoli intrattenuto da Inwit S.p.A. presso Intesa Sanpaolo S.p.A.”

DEROGA ALL’OBBLIGO DI PUBBLICAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATIVI PER OPERAZIONI STRAORDINARIE

In data 27 febbraio 2015 il Consiglio di Amministrazione di INWIT ha deliberato di aderire al regime di opt-out previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti, avvalendosi della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dall’Allegato 3B del Regolamento Emittenti in occasione di operazioni significative.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Ai sensi dell’art. 5, comma 8, del Regolamento Consob n. 17221/2010 concernente le “operazioni con parti correlate” e della successiva Delibera Consob n. 17389/2010, nell’esercizio 2021 non si segnalano operazioni di maggiore rilevanza, così come definite dall’art. 4, comma 1, lett. a) del già menzionato regolamento nonché altre operazioni con parti correlate che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Società al 31 dicembre 2021. Le operazioni con parti correlate, quando non dettate da specifiche condizioni normative, sono state regolate a condizioni di mercato; la loro realizzazione è avvenuta nel rispetto di apposita procedura interna (consultabile sul sito www.inwit.it sezione Governance), che ne definisce termini e modalità di verifica e monitoraggio. Le informazioni sui rapporti con parti correlate richieste dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 sono presentate negli schemi di bilancio e nella Nota “Parti Correlate” del Bilancio individuale al 31 dicembre 2021.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Nella presente Relazione intermedia sulla gestione al 31 dicembre 2021 della Società Inwit, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. Tali indicatori, che vengono anche presentati nelle altre relazioni finanziarie (annuali e infrannuali), non devono, comunque, essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS.

Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono nel seguito illustrati:

  • EBITDA: tale indicatore è utilizzato dalla Società come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta un’utile unità di misura per la valutazione delle performance operative della Società in aggiunta all’EBIT. Questi indicatori sono determinati come segue:

Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento

+

Oneri finanziari

Proventi finanziari

EBIT- Risultato Operativo

+/

Svalutazioni/(Ripristini di valore) di attività non correnti

+/

Minusvalenze/(Plusvalenze) da realizzo di attività non correnti

+

Ammortamenti

EBITDA – Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti

  • Indebitamento Finanziario Netto ESMA e Indebitamento Finanziario Netto INWIT: l’Indebitamento Finanziario Netto ESMA della Società è determinato conformemente a quanto previsto dal paragrafo 127 delle raccomandazioni contenute nel documento predisposto dall’ESMA, n. 319 del 2013, implementative del Regolamento (CE) 809/2004, come riportato di seguito:

A Cassa

B Altre disponibilità liquide

C titoli detenuti per la negoziazione

D Liquidità (A+B+C)

E Crediti finanziari correnti

F Debiti finanziari correnti

G Parte corrente dei debiti finanziari a medio/lungo termine

H Altri debiti finanziari correnti

I Indebitamento finanziario corrente (F+G+H)

J Indebitamento finanziario corrente netto (I+E+D)

K Debiti finanziari a medio / lungo termine

L Obbligazioni emesse

M Altri debiti finanziari non correnti

N Indebitamento finanziario non corrente (K+L+M)

O Indebitamento Finanziario Netto (J+N)


Per monitorare l’andamento della propria posizione finanziaria, la Società INWIT utilizza inoltre l’indicatore finanziario “Indebitamento Finanziario Netto INWIT”, che è definito come l’Indebitamento finanziario Netto ESMA, detratti, ove applicabile, i crediti e le attività finanziarie non correnti.

Indebitamento Finanziario Netto ESMA

Altri crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti (*)

Indebitamento Finanziario Netto INWIT


(*) La presente voce contabile è relativa ai finanziamenti erogati a taluni dipendenti della Società.

  • Operating Free Cash Flow: è determinato come segue:

EBITDA

Investimenti (Capex)

EBITDA – Investimenti (Capex)

Variazione dei crediti commerciali

Variazione dei debiti commerciali (*)

Altre variazioni di crediti/debiti operativi

Variazione dei fondi relativi al personale

Variazione dei fondi operativi e altre variazioni

Variazione del capitale circolante netto operativo:

Operating free cash flow

(*) Ad esclusione dei debiti commerciali per attività d’investimento.




Bilancio individuale di Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A. al 31 Dicembre 2021

BILANCIO INDIVIDUALE DI INFRASTRUTTURE WIRELESS ITALIANE S.P.A. AL 31 DICEMBRE 2021

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

Attività

(euro)

note

31.12.2021

di cui con parti correlate

31.12.2020

di cui con parti correlate

Attività

Attività non correnti

Attività immateriali

Avviamento

5)

6.146.766.060

6.112.784.010

Attività immateriali a vita utile definita

6)

693.303.140

762.463.054

Attività materiali

Immobili, impianti e macchinari

7)

876.105.303

811.657.334

Diritti d’uso su beni di terzi

8)

1.077.771.013

1.140.401.201

Altre attività non correnti

Attività finanziarie non correnti

9)

1.361.645

1.495.011

Crediti vari e altre attività non correnti

10)

296.505.375

431.313

Totale Attività non correnti

9.091.812.536

8.829.231.923

Attività correnti

Crediti commerciali, vari e altre attività correnti

10)

173.441.583

7.188.000

135.780.077

27.926.000

Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti

9)

270.975

208.211

Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti

96.320.094

120.207.049

Totale Attività correnti

270.032.652

256.195.337

Totale Attività

9.361.845.188

9.085.427.260


Patrimonio netto e Passività

(euro)

note

31.12.2021

di cui con parti correlate

31.12.2020

di cui con parti correlate

Patrimonio netto

12)

Capitale emesso

600.000.000

600.000.000

Meno: azioni proprie

(72.173)

(36.550)

Capitale sociale

599.927.827

599.963.450

Riserva da sovrapprezzo azioni

2.211.001.411

3.691.703.016

Riserva legale

120.000.000

120.000.000

Altre riserve

1.361.178.693

(423.568)

Utili (perdite) accumulati, incluso l’utile (perdita) del periodo

191.406.641

169.238.395

Totale Patrimonio netto

4.483.514.572

4.580.481.293

Passività

Passività non correnti

Fondi relativi al personale

13)

2.909.257

2.643.217

Passività per imposte differite

14)

238.799.140

277.390.058

Fondi per rischi e oneri

14)

229.133.812

220.960.752

Passività finanziarie non correnti

15)

3.850.492.598

109.826.000

3.661.949.701

123.410.000

Debiti vari e altre passività non correnti

17)

21.754.670

6.880.000

1.511.333

Totale Passività non correnti

4.343.089.477

4.164.455.061

Passività correnti

Passività finanziarie correnti

15)

300.577.291

6.612.000

171.670.146

17.954.000

Debiti commerciali, vari e altre passività correnti

17)

216.341.188

82.214.000

155.786.867

64.889.000

Fondi per rischi e oneri

14)

450.000

450.000

Debiti per imposte sul reddito

17.872.660

12.583.893

Totale Passività correnti

535.241.139

340.490.906

Totale Passività

4.878.330.616

4.504.945.967

Totale Patrimonio netto e Passività

9.361.845.188

9.085.427.260



CONTO ECONOMICO SEPARATO

(euro)

note

Esercizio 2021

di cui con parti correlate

Esercizio 2020

di cui con parti correlate

Ricavi

18)

785.149.790

687.129.000

663.407.600

588.742.000

Acquisti di materie e servizi – Oneri ordinari

19)

(44.190.760)

(6.678.000)

(33.459.618)

(14.658.000)

Acquisti di materie e servizi – Oneri connessi ad operazioni straordinarie

(506.351)

(6.711.309)

Costi del personale

20)

(18.421.840)

(1.953.000)

(18.176.946)

(2.061.000)

Altri costi operativi – Oneri ordinari

21)

(5.121.221)

(1.325.000)

(1.278.532)

Altri costi operativi – Oneri connessi ad operazioni straordinarie

(2.028.390)

(2.028.000)

Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)

714.881.228

603.781.194

Ammortamenti, plusvalenze/minusvalenze da realizzo e svalutazioni di attività non correnti

22)

(360.131.609)

(313.081.410)

Risultato operativo (EBIT)

354.749.619

290.699.784

Proventi finanziari

23)

8.370

19.313

Oneri finanziari

23)

(90.090.513)

(3.773.000)

(69.778.556)

(2.572.000)

Risultato prima delle imposte

264.667.476

220.940.540

Imposte sul reddito

24)

(73.271.800)

(64.273.773)

Risultato del periodo

191.395.676

156.666.767

Risultato per azione Base/Diluito

25)

0,199

0,180



CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

(euro)

Esercizio 2021

Esercizio 2020

Risultato del periodo

(a)

191.395.676

156.666.767

Altre componenti del conto economico complessivo

Altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato

Rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19):

Utili (perdite) attuariali

(219.000)

(176.441)

Effetto fiscale

52.560

42.346

Totale altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato

(b)

(166.440)

(134.095)

Altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato

Totale altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato

(c)

Totale altre componenti del conto economico complessivo

(d=b+c)

(166.440)

(134.095)

Risultato complessivo del periodo

(e=a+d)

191.229.236

156.532.672


MOVIMENTI DEL PATRIMONIO NETTO

Movimenti del patrimonio netto dal 1 gennaio 2020 al 31 dicembre 2020

(euro)

Capitale sociale

Riserva Azioni proprie eccedenza sul valore nominale

Riserva da sovrapprezzo azioni

Altre riserve e utili (perdite) portati a nuovo incluso il risultato del periodo

Totale patrimonio netto

Valori al 1 gennaio 2020

599.777.882

(1.215.210)

660.000.000

302.630.037

1.561.192.709

Risultato complessivo del periodo

156.532.672

156.532.672

Dividendi deliberati

(527.072.984)

(169.648.136)

(696.721.120)

Fusione

3.558.776.000

3.558.681.760

Altri movimenti

185.568

913.591

(398.127)

795.272

Valori al 31 dicembre 2020

599.963.450

(301.619)

3.691.703.016

289.116.446

4.580.481.293



Movimenti del patrimonio netto dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2021

(euro)

Capitale sociale

Riserva Azioni proprie eccedenza

sul valore nominale

Riserva da sovrapprezzo azioni

Altre riserve e utili (perdite) portati a nuovo incluso il risultato del periodo

Totale patrimonio netto

Valori al 1° gennaio 2021

599.963.450

(301.619)

3.691.703.016

289.116.446

4.580.481.293

Risultato complessivo del periodo

191.229.236

191.229.236

Dividendi deliberati

(118.821.605)

(169.227.395)

(288.049.000)

Altri movimenti

(35.623)

(305.215)

(1.361.880.000)

1.362.073.882

(146.956)

Valori al 31 dicembre 2021

599.927.827

(606.834)

2.211.001.411

1.673.192.169

4.483.514.573



RENDICONTO FINANZIARIO

(euro)

Esercizio 2021

Esercizio 2020

Flusso monetario da attività operative:

Risultato del periodo

191.395.676

156.666.767

Rettifiche per:

Ammortamenti, minusvalenze/plusvalenze da realizzo e svalutazioni di attività non correnti

360.131.609

313.081.410

Variazione netta delle attività (passività) per imposte anticipate (differite)

(38.590.918)

(21.162.505)

Variazione dei fondi relativi al personale

251.082

(623.963)

Variazione dei crediti commerciali

38.101.973

76.343.608

Variazione dei debiti commerciali

(7.496.772)

(34.051.493)

Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività

(327.673.704)

(16.577.769)

Altre variazioni non monetarie

1.698.000

12.954.999

Flusso monetario generato dalle attività operative

(a)

217.816.946

486.631.054

Flusso monetario da attività di investimento:

Totale acquisti attività immateriali, materiali per competenza e diritti d’uso su beni di terzi (*)

(385.900.000)

(209.815.344)

Di cui variazione debiti per attività d’investimento

217.521.000

120.514.103

Totale acquisti di attività immateriali, materiali e diritti d’uso su

beni di terzi per cassa

(168.379.000)

(89.301.241)

Acquisto partecipazioni

(2.140.000.000)

Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie

70.602

22.242.143

Altre variazioni non correnti

Flusso monetario assorbito dalle attività di investimento

(b)

(168.308.398)

(2.207.059.098)

Flusso monetario da attività di finanziamento:

Variazione delle passività finanziarie correnti e non correnti

213.728.042

2.471.318.160

Dividendi pagati (*)

(286.783.157)

(696.721.120)

Acquisto di azioni proprie

(340.388)

(532.063)

Flusso monetario assorbito dalle attività di finanziamento

(c)

(73.395.503)

1.774.064.977

Flusso monetario complessivo

(d=a+b+c)

(23.886.955)

53.636.933

Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all’inizio del periodo

(e)

120.207.049

66.570.115

Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo

(f=d+e)

96.320.094

120.207.049

  1. (*) di cui verso parti correlate


(euro)

Esercizio 2021

Esercizio 2020

Totale acquisti attività immateriali, materiali e diritti d’uso per competenza verso TIM

17.429.000

34.130.000

Totale acquisti attività immateriali, materiali e diritti d’uso per competenza verso Vodafone Italia

73.544.000

146.000

Dividendi pagati TIM

255.860.303

Dividendi pagati Vodafone Italia

255.860.303



In data 6 novembre 2017 è stato emesso il Regolamento UE n. 2017/1990 che ha recepito a livello comunitario alcune modifiche allo IAS 7 (Rendiconto finanziario). A tal fine si segnala che le passività derivanti da attività di finanziamento riguardano esclusivamente movimentazioni di natura monetaria. Nell’esercizio 2021 non si rileva alcuna variazione di tale tipologia.

NOTA 1 – FORMA, CONTENUTO E ALTRE INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

FORMA E CONTENUTO

Il presente Bilancio di Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A. (di seguito “INWIT”, o la “Società”) relativo al periodo dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 (di seguito il “Bilancio individuale al 31 dicembre 2021”) è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell’attività aziendale (vedasi per maggiori dettagli la successiva Nota 2 “Principi contabili”) e nel rispetto degli International Financial Reporting Standards emessi dall’International Accounting Standards Board e omologati dall’Unione Europea (definiti come “IFRS”) nonché delle disposizioni normative e regolamentari vigenti in Italia (in particolare i provvedimenti emanati in attuazione dell’art.9 del Decreto Legislativo n.38 del 28 febbraio 2005).

INWIT è stata costituita in data 14 gennaio 2015 e a seguito della fusione per incorporazione di Vodafone Towers srl (di seguito anche “VOD Towers”) è controllata congiuntamente da TIM S.p.A. (di seguito anche “TIM”) che detiene, direttamente o indirettamente, una partecipazione nel capitale della Società pari al 32,0% e Vodafone Europe BV che detiene una partecipazione nel capitale della Società pari al 33,2%, è domiciliata in Italia, con sede legale in via Largo Donegani n. 2, 20121- Milano. 1, Milano, e organizzata secondo l’ordinamento giuridico della Repubblica Italiana.

I valori al 31 dicembre 2021 sono confrontati con i dati della situazione patrimoniale – finanziaria al 31 dicembre 2020; i dati di conto economico separato e di conto economico complessivo sono confrontati con i corrispondenti periodi dell’esercizio precedente. I prospetti di rendiconto finanziario e dei movimenti del patrimonio netto sono confrontati con i corrispondenti periodi dell’esercizio precedente.

Si precisa che i valori al 31 dicembre 2020 esposti negli schemi di bilancio ai fini comparativi comprendono nove mesi degli elementi economici della società Vodafone Towers S.r.l. I valori al 31 dicembre 2020 comprendono i dati della Società a seguito della precitata fusione con Vodafone Towers S.r.l. avvenuta nel mese di marzo 2020.

La data di chiusura dell’esercizio della Società è fissata al 31 dicembre.

Il Bilancio al 31 dicembre 2021 è stato redatto secondo il principio generale del costo, fatta eccezione per l’iscrizione iniziale delle attività e passività finanziarie per le quali è obbligatoria l’applicazione del criterio del fair value, ed è stato redatto in unità di Euro. I valori rappresentati nelle note al presente bilancio sono presentati in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato.

La pubblicazione del Bilancio al 31 dicembre 2021 è stata approvata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 24 febbraio 2022.

Peraltro, all’Assemblea degli Azionisti compete l’approvazione finale del Bilancio individuale di Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A.

SCHEMI DI BILANCIO

Gli schemi di bilancio adottati sono coerenti con quelli previsti dallo IAS 1; in particolare:

  • la Situazione patrimoniale-finanziaria è stata predisposta classificando le attività e le passività

    secondo il criterio “corrente/non corrente”;

  • il Conto economico separato è stato predisposto classificando i costi operativi per natura, in quanto tale forma di esposizione è ritenuta più idonea a rappresentare lo specifico business della Società, risulta conforme alle modalità di reporting interno ed è in linea con la prassi del settore industriale di riferimento.
  • Il Conto economico separato include, in aggiunta all’EBIT (Risultato Operativo), l’indicatore alternativo di performance denominato EBITDA (Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti).
  • In particolare, la Società utilizza, in aggiunta all’EBIT, l’EBITDA come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori); detto indicatore, rappresenta un’utile unità di misura per la valutazione delle performance operative di INWIT.

    L’EBIT e l’EBITDA sono determinati come segue:

Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento

+

Oneri finanziari

Proventi finanziari

+/-

Oneri (Proventi) da partecipazioni

EBIT- Risultato Operativo

+/-

Svalutazioni/(Ripristini di valore) di attività non correnti

+/-

Minusvalenze/(Plusvalenze) da realizzo di attività non correnti

+

Ammortamenti

EBITDA-Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti

  • il Conto economico complessivo comprende, oltre all’utile (perdita) dell’esercizio, come da Conto economico separato, le altre variazioni dei movimenti di Patrimonio Netto diverse da quelle con gli Azionisti;
  • il Rendiconto finanziario è stato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti dalle attività

    operative secondo il “metodo indiretto”, come consentito dallo IAS 7 (Rendiconto finanziario).

Inoltre, come richiesto dalla delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, nel contesto del conto economico separato, i proventi e gli oneri derivanti da operazioni che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa (operazioni non ricorrenti) sono specificatamente identificati ed i relativi effetti sui principali livelli intermedi di risultato sono evidenziati separatamente, quando significativi. In particolare, tra gli oneri/proventi non ricorrenti vengono inclusi, a titolo non esaustivo: proventi/oneri derivanti dalla cessione di immobili, impianti e macchinari, di rami d’azienda e di partecipazioni; oneri derivanti da processi/progetti di ristrutturazione e razionalizzazione aziendale anche connessi ad operazioni societarie (fusioni, scissioni, ecc.); oneri conseguenti a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a correlate passività; altri accantonamenti a fondi rischi e oneri e relativi storni; oneri per definizione in via transattiva di contenziosi; impairment losses sull’avviamento e/o su altre attività immateriali e materiali).

Sempre in relazione alla citata delibera Consob, nei prospetti di bilancio gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate sono stati evidenziati separatamente.

INFORMATIVA PER SETTORE OPERATIVO

Un settore operativo è una componente di un’entità:

  • che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);
  • i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente dal più alto livello decisionale operativo dell’entità (per INWIT il Consiglio di Amministrazione) ai fini dell’adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati; e
  • per la quale sono disponibili informazioni economico-patrimoniali separate.

La Società ha identificato un solo settore operativo (che rappresenta anche il livello a cui l’avviamento è monitorato dal management e sarà testato ai fini dell’impairment test). In particolare, l’informativa gestionale predisposta e resa disponibile al Consiglio di Amministrazione per le finalità sopra richiamate, considera l’attività di impresa svolta da INWIT come un insieme distinto; conseguentemente in bilancio non è presentata alcuna informativa per settore operativo. L’area geografica coincide pressochè interamente con il territorio dello Stato italiano.

NOTA 2 – PRINCIPI CONTABILI

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili e i criteri di valutazione più significativi utilizzati per la redazione del presente Bilancio.

CONTINUITÀ AZIENDALE

Il Bilancio individuale al 31 dicembre 2021 è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell’attività aziendale in quanto vi è la ragionevole aspettativa che la Società continuerà la sua attività operativa in un futuro prevedibile (e comunque con un orizzonte temporale superiore ai dodici mesi).

ATTIVITÀ IMMATERIALI

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono inizialmente rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l’attività al suo utilizzo. Gli eventuali oneri finanziari direttamente imputabili all’acquisizione, costruzione o produzione di un’attività immateriale che richiede necessariamente un rilevante periodo temporale per essere pronta all’uso previsto o alla vendita devono essere capitalizzati. In particolare, nell’ambito della Società sono identificabili le seguenti principali attività immateriali:

Avviamento

Ai sensi dell’IFRS 3 (Aggregazioni aziendali), l’avviamento viene rilevato nel bilancio separato alla data di acquisizione (realizzata anche tramite fusione o conferimento) di aziende o di rami d’azienda ed è determinato come differenza tra il corrispettivo pagato (misurato secondo l’IFRS 3 che in genere viene determinato sulla base del fair value alla data di acquisizione) e il fair value alla data di acquisizione delle attività identificabili acquisite al netto delle passività identificabili assunte.

L’avviamento è classificato nella situazione patrimoniale-finanziaria come attività immateriale a vita utile indefinita, mentre l’eventuale “utile derivante da un acquisto a prezzi favorevoli (o avviamento negativo)” è iscritto nel conto economico separato.

Attività immateriali a vita utile definita

Le attività immateriali a vita utile definita acquistate o prodotte internamente sono iscritte all’attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 (Attività immateriali), quando è probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell’attività può essere determinato in modo attendibile.

Tali attività sono rilevate al costo di acquisto o di produzione e ammortizzate in quote costanti lungo la loro stimata vita utile; le aliquote di ammortamento sono riviste su base annuale e sono modificate se l’attuale vita utile stimata differisce da quella stimata in precedenza. Gli effetti di tali variazioni sono riconosciuti a conto economico separato su base prospettica.

ATTIVITÀ MATERIALI

Gli immobili, impianti e macchinari di proprietà sono iscritti al costo di acquisto o di produzione. I costi sostenuti successivamente all’acquisto sono capitalizzati solo se determinano un incremento dei benefici economici futuri insiti nel bene a cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono rilevati nel conto economico separato quando sostenuti.

Il costo dei cespiti include anche i costi previsti per lo smantellamento del cespite ed il ripristino del sito laddove sia presente un’obbligazione legale o implicita. La corrispondente passività è rilevata in un fondo iscritto tra le passività nell’ambito dei fondi per rischi e oneri, al valore attuale; l’imputazione a conto economico separato dell’onere capitalizzato avviene lungo la vita utile delle relative attività materiali attraverso il processo di ammortamento delle stesse.

La rideterminazione delle stime relative ai costi di smantellamento, ai tassi di attualizzazione e alle date in cui si prevede di sostenere tali costi è effettuata annualmente, ad ogni chiusura di bilancio. Le variazioni della citata passività devono essere rilevate ad incremento o a riduzione del costo della relativa attività; l’importo dedotto dal costo dell’attività non deve eccedere il valore contabile della stessa. L’eventuale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico separato, in via convenzionale, alla voce Ammortamenti.

L’ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata delle attività. Le aliquote di ammortamento sono riviste su base annuale e sono modificate se l’attuale vita utile stimata differisce da quella stimata in precedenza. Gli effetti di tali variazioni sono riconosciuti a conto economico separato su base prospettica.

I terreni, inclusi quelli pertinenziali ai fabbricati, non vengono ammortizzati.

DIRITTI D’USO SU BENI DI TERZI

In base a quanto previsto dall’IFRS 16, la rappresentazione contabile dei contratti di locazione passiva avviene attraverso l’iscrizione nella situazione patrimoniale-finanziaria di una passività di natura finanziaria, rappresentata dal valore attuale dei canoni futuri, a fronte dell’iscrizione nell’attivo del diritto d’uso dell’attività presa in locazione.

Alla data di decorrenza del contratto, il diritto d’uso è iscritto al costo che comprende: l’importo della valutazione iniziale della passività del leasing, eventuali pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza, i costi diretti iniziali sostenuti per la sottoscrizione del contratto e il valore attuale della stima dei costi di ripristino e smantellamento previsti dal contratto, al netto di eventuali incentivi ricevuti.

I canoni futuri contrattualmente dovuti sono attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del relativo contratto. Quando il tasso non può essere facilmente e attendibilmente determinato, viene utilizzato il tasso di indebitamento incrementale della Società al momento della rilevazione iniziale del contratto di leasing.

Successivamente alla rilevazione iniziale:

  • il diritto d’uso è ammortizzato in quote costanti lungo la durata contrattuale (o la vita utile del bene se inferiore), soggetto a eventuali riduzioni di valore e rettificato per tener conto di eventuali

    rideterminazioni della passività del leasing;

  • la passività finanziaria si incrementa per effetto degli interessi accantonati in ciascun periodo e si riduce per i pagamenti effettuati. Il pagamento dei canoni di leasing viene quindi suddiviso in una componente di rimborso della passività e una componente di interesse. La componente di interesse è riconosciuta come un costo finanziario nel corso dell’intera durata del leasing ed è determinata sulla base del metodo dell’interesse effettivo. Inoltre, il valore contabile della passività finanziaria deve essere rivalutato per riflettere eventuali variazioni della durata del leasing inizialmente considerata, o per riflettere successive variazioni dell’ammontare dei canoni contrattualmente dovuti, determinando una corrispondente variazione del relativo diritto d’uso.

RIDUZIONE DI VALORE DELLE ATTIVITÀ IMMATERIALI E MATERIALI

Avviamento

Come precedentemente indicato, l’avviamento è sottoposto a Impairment Test annualmente o più frequentemente, in presenza di indicatori che possano far ritenere che lo stesso possa aver subito una riduzione di valore. L’Impairment Test, è effettuato con riferimento a ciascuna delle unità generatrici di flussi finanziari (“Cash Generating Units”, “CGU”) alle quali è stato allocato l’avviamento. L’eventuale riduzione di valore dell’avviamento viene rilevata nel caso in cui il valore recuperabile dello stesso risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio. Per valore recuperabile si intende il maggiore tra il fair value della CGU, al netto degli oneri di dismissione, e il relativo valore in uso, intendendosi per quest’ultimo il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell’investimento e ai rischi specifici dell’attività. Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dall’impairment test sia superiore al valore dell’avviamento allocato alla CGU, l’eccedenza residua è allocata alle attività incluse nella CGU in proporzione al loro valore di carico. Tale allocazione ha come limite minimo l’importo più alto tra:

  • il fair value dell’attività al netto delle spese di vendita;
  • il valore in uso, come sopra definito;
  • zero.

Il valore originario dell’avviamento non può essere ripristinato qualora vengano meno le ragioni che ne hanno determinato la riduzione di valore.

Attività materiali, attività immateriali a vita utile definita e diritti d’uso su beni di terzi

A ciascuna data di riferimento del bilancio è effettuata una verifica volta ad accertare se vi sono indicatori che le attività materiali e immateriali a vita utile definita possano avere subito una riduzione di valore. A tal fine si considerano sia fonti interne sia esterne di informazione. Relativamente alle prime (fonti interne) si considera: l’obsolescenza o il deterioramento fisico dell’attività, eventuali cambiamenti significativi nell’uso dell’attività e l’andamento economico dell’attività rispetto a quanto previsto. Per quanto concerne le fonti esterne si considera: l’andamento dei prezzi di mercato delle attività, eventuali discontinuità tecnologiche, di mercato o normative, l’andamento dei tassi di interesse di mercato o del costo del capitale utilizzato per valutare gli investimenti.

Nel caso sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l’eventuale svalutazione rispetto al relativo valore di libro a conto economico. Il valore recuperabile di un’attività è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi accessori di vendita, e il relativo valore d’uso, intendendosi per quest’ultimo il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell’investimento e ai rischi specifici dell’attività. Per un’attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore recuperabile è determinato in relazione alla Cash Generating Unit cui tale attività appartiene.

Una perdita di valore è riconosciuta a conto economico qualora il valore di iscrizione dell’attività, o della relativa CGU a cui la stessa è allocata, sia superiore al suo valore recuperabile. Le riduzioni di valore di CGU sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell’eventuale avviamento attribuito alla stessa e, quindi, a riduzione delle altre attività, in proporzione al loro valore contabile e nei limiti del relativo valore recuperabile. Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell’attività è ripristinato con imputazione al conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l’attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.

STRUMENTI FINANZIARI

Crediti e finanziamenti

I crediti e i finanziamenti inclusi sia fra le attività non correnti sia fra quelle correnti sono inizialmente iscritti al fair value e successivamente valutati al costo ammortizzato.

Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti

La cassa e le altre disponibilità liquide equivalenti sono iscritte, a seconda della loro natura, al valore nominale ovvero al costo ammortizzato. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e soggetti a un irrilevante rischio di variazione del loro valore, la cui scadenza originaria ovvero al momento dell’acquisto non è superiore a 3 mesi.

Riduzione di valore di attività finanziarie

A ogni data di riferimento del bilancio, vengono effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che un’attività finanziaria o un gruppo di attività possa aver subito una riduzione di valore. Se esistono evidenze oggettive in tal senso, la riduzione di valore va iscritta a conto economico separato per le attività finanziarie valutate al costo o al costo ammortizzato.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie includono i debiti finanziari e le altre passività finanziarie. Ai sensi dello IFRS 9, esse comprendono anche i debiti commerciali e quelli di natura varia. Le passività finanziarie, sono inizialmente iscritte al fair value e successivamente vengono valutate al costo ammortizzato.

FONDI RELATIVI AL PERSONALE

Fondo per il Trattamento di Fine Rapporto (TFR)

Il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell’articolo 2120 del Codice Civile Italiano (“TFR”), rientra nei c.d. piani a benefici definiti. In tali piani l’ammontare del beneficio da erogare al dipendente è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, ed è legato a uno o più fattori quali l’età, gli anni di servizio e la retribuzione; pertanto il relativo onere di competenza è determinato in base a calcolo attuariale. La passività iscritta nel bilancio per i piani a benefici definiti corrisponde al valore attuale dell’obbligazione alla data di bilancio. Gli obblighi per i piani a benefici definiti sono determinati annualmente da un attuario indipendente utilizzando il projected unit credit method. Gli utili e le perdite attuariali derivanti dalle variazioni delle ipotesi attuariali sono rilevate a conto economico complessivo.

A partire dal 1° gennaio 2007 la cd. legge finanziaria 2007 e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modificazioni rilevanti alla disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi del TFR potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda. Nel caso di destinazione a forme pensionistiche esterne la società è soggetta solamente al versamento di un contributo, definito al fondo prescelto, e a partire da tale data le quote di nuova maturazione hanno natura di piani a contribuzione definita non assoggettati a valutazione attuariale.

PIANI RETRIBUTIVI SOTTO FORMA DI PARTECIPAZIONE AL CAPITALE

I piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale sono contabilizzati secondo l’IFRS 2 (Pagamenti basati su azioni). Il valore delle bonus share, che si prevede saranno assegnate ai dipendenti partecipanti al piano, è rilevato a conto economico separato con contropartita una riserva di patrimonio netto.

FONDI PER RISCHI E ONERI

La Società rileva i fondi per rischi e oneri quando, in presenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, nei confronti di terzi, quale risultato di un evento passato, è probabile che si renderà necessario l’impiego di risorse per adempiere all’obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione stessa.

Quando l’effetto finanziario del trascorrere del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’accantonamento è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi determinati tenendo conto dei rischi associati all’obbligazione; l’incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è rilevato nel conto economico separato alla voce “Oneri finanziari”.

AZIONI PROPRIE

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. In particolare, le azioni proprie sono contabilizzate in riduzione del capitale sociale emesso per la parte corrispondente alla cd. “parità contabile”, che risulta dal rapporto tra il capitale sociale complessivo e il numero delle azioni emesse, mentre l’eccedenza del valore di acquisto rispetto alla parità contabile è portata in riduzione delle “Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l’utile (perdita) dell’esercizio”.

RICAVI

I ricavi rappresentano i flussi lordi di benefici economici dell’esercizio derivanti dallo svolgimento dell’attività ordinaria. I corrispettivi riscossi per conto terzi quali le imposte sulle vendite, le imposte su beni e servizi e l’imposta sul valore aggiunto non sono benefici economici fruiti dalla Società e non determinano un incremento del patrimonio netto. Per questo motivo essi sono esclusi dai ricavi. I ricavi sono rilevati solo quando è probabile che alla Società affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile; essi sono rappresentati al netto di sconti, abbuoni e resi.

Nelle circostanze in cui la Società svolge il ruolo di agente, ovvero quando i rischi e benefici della transazione restano sostanzialmente in capo a un soggetto terzo, i ricavi sono rappresentati al netto della relativa quota incassata per conto del soggetto terzo.

RICONOSCIMENTO DEI COSTI

I costi sono rilevati a conto economico secondo il principio della competenza.

I canoni riferiti a leasing operativi, ovvero le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente tutti i rischi e i benefici legati alla proprietà dei beni, sono rilevati a conto economico separato in quote costanti negli esercizi di durata del contratto di leasing operativo.

PROVENTI E ONERI FINANZIARI

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza e comprendono: gli interessi maturati sulle relative attività e passività finanziarie utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

DIVIDENDI

I dividendi distribuibili a terzi sono rappresentati come movimento di patrimonio netto nell’esercizio in cui

sono approvati dall’assemblea degli azionisti.

IMPOSTE

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile della Società. Le imposte differite/anticipate sono rilevate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività (balance sheet liability method). Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile delle attività e delle passività e i relativi valori contabili nel bilancio individuale. Le attività per imposte anticipate sulle perdite fiscali riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali per imposte sono compensate, separatamente per le imposte correnti e per le imposte differite, quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e vi è un diritto legale di compensazione. Le attività fiscali per imposte anticipate e le passività fiscali per imposte differite sono determinate adottando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee si annulleranno.

Le altre imposte non correlate al reddito sono incluse tra gli “Altri costi operativi”.

USO DI STIME CONTABILI

La redazione del bilancio separato e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione aziendale l’effettuazione di stime e di assunzioni basate anche su giudizi soggettivi, esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in relazione alle informazioni note al momento della stima. Tali stime hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio nonché sull’ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire, anche significativamente, da tali stime a seguito di possibili mutamenti dei fattori considerati nella determinazione di tali stime. Le stime sono riviste periodicamente.

Nel seguito, sono indicate le più significative stime contabili che comportano un elevato ricorso ad assunzioni e giudizi soggettivi.

Area di bilancio

Stime contabili

Riduzione di valore dell’avviamento

La verifica della riduzione di valore dell’avviamento è effettuata mediante il confronto tra il valore contabile delle unità generatrici di flussi di cassa e il loro valore recuperabile; quest’ultimo è rappresentato dal maggiore fra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il valore d’uso della stessa unità. Tale complesso processo di valutazione implica, tra l’altro, l’utilizzo di metodi quali il discounted cash flow con le relative assunzioni sulla stima dei flussi di cassa. Il valore recuperabile dipende sensibilmente dal tasso di sconto utilizzato nel modello dei flussi di cassa attualizzati così come dai flussi di cassa attesi in futuro e dal tasso di crescita utilizzato ai fini dell’estrapolazione. Le ipotesi chiave utilizzate per determinare il valore recuperabile per le diverse unità generatrici di flussi di cassa, inclusa un’analisi di sensitività, sono dettagliatamente esposte nella Nota ”Avviamento”.

Riduzione di valore delle attività immateriali e materiali a vita utile definita e diritti d’uso su beni di terzi

Ad ogni data di riferimento del bilancio, la Società verifica se esistono indicazioni che le attività sia materiali che immateriali a vita utile definita e sui diritti d’uso su beni di terzi possano aver subito una riduzione di valore. A tal fine si considerano sia fonti interne che esterne di informazione.

L’identificazione di indicatori di riduzione di valore, la stima dei flussi di cassa futuri e la determinazione del fair value di ciascuna attività richiede alla Direzione aziendale di effettuare stime e assunzioni significative circa la determinazione del tasso di sconto da applicare, della vita utile e del valore residuo delle attività. Queste stime possono avere un impatto significativo sul fair value delle attività e sull’ammontare di eventuali svalutazioni.

Passività per leasing e Diritti d’uso su beni di terzi

La determinazione del valore della passività per leasing e del corrispondente diritto d’uso è effettuata calcolando il valore attuale dei canoni di leasing ed è influenzata da diverse stime, quali principalmente la stima della durata del leasing e del tasso di attualizzazione dei relativi canoni. A tal fine, il management considera tutti i fatti e le circostanze che creano un incentivo economico ad esercitare le opzioni di rinnovo o a non esercitare le opzioni di risoluzione. I periodi coperti da opzioni di rinnovo o terminazione sono inclusi nella durata del leasing solo se è ragionevolmente certo che il leasing sarà esteso (o non terminato). La durata del leasing è rivalutata se un’opzione è effettivamente esercitata (o non esercitata). La valutazione della ragionevole certezza è rivista se si verifica un evento significativo o un cambiamento significativo delle circostanze, che influisce su tale valutazione, e che è sotto il controllo del locatario. La passività del leasing è anche stimata su base di portafoglio per quei contratti aventi natura similare e per i quali ci si aspetta che il risultato dell’applicazione dell’approccio di portafoglio sia molto simile all’applicazione di un approccio contratto per contratto. L’utilizzo di queste stime è soggetto a potenziali cambiamenti nel futuro sulla base dell’effettiva evoluzione di alcune dinamiche che potrebbero influenzare le stime del management..

Capitalizzazione / differimento costi

Il processo di capitalizzazione / differimento dei costi interni ed esterni è caratterizzato da alcuni elementi di stima / valutazione; in particolare, si segnala la valutazione di: i) probabilità che l’ammontare dei costi capitalizzati venga recuperato attraverso i correlati ricavi futuri; e ii) effettivo incremento dei benefici economici futuri insiti nel bene a cui si riferiscono.

Fondo svalutazione crediti

La riduzione di valore sui crediti commerciali e sui contract assets viene effettuata attraverso l’approccio semplificato, che prevede la stima della perdita attesa lungo tutta la vita del credito al momento dell’iscrizione iniziale e nelle valutazioni successive. Per ciascun segmento di clientela, la stima è effettuata principalmente attraverso la determinazione dell’inesigibilità media attesa, basata su indicatori storico-statistici, eventualmente adeguata utilizzando elementi prospettici. Per alcune categorie di crediti caratterizzate da elementi di rischio peculiari vengono invece effettuate valutazioni specifiche sulle singole posizioni creditorie.

Ammortamenti

I cambiamenti nelle condizioni economiche dei mercati, nella tecnologia e nello scenario competitivo potrebbero influenzare significativamente la vita utile delle attività materiali e immateriali non correnti e potrebbero comportare una differenza nelle tempistiche del processo di ammortamento e quindi sull’ammontare dei costi per ammortamento.

Accantonamenti, passività potenziali e fondi relativi al personale

Per quanto riguarda gli accantonamenti connessi al “Fondo oneri di ripristino”, la stima dei costi futuri di smantellamento del cespite e di ripristino del sito è un processo complesso che richiede la valutazione delle passività derivanti da obblighi di smantellamento e di ripristino spesso non compiutamente definiti da leggi, regolamenti amministrativi o clausole contrattuali, e che generalmente si dovranno adempiere a distanza di parecchi anni.

Gli accantonamenti connessi a contenziosi giudiziari, arbitrali e fiscali nonché a procedimenti di natura regolatoria sono frutto di un processo di stima complesso che si basa anche sulla probabilità di soccombenza. Gli accantonamenti connessi ai fondi relativi al personale, ed in particolare al Fondo Trattamento di Fine Rapporto, sono determinati sulla base di ipotesi attuariali; le variazioni di tali ipotesi potrebbero avere effetti significativi su tali fondi.

Ricavi

Il riconoscimento dei ricavi è influenzato dalle stime dell’ammontare di sconti, abbuoni e resi da iscrivere a diretta rettifica dei ricavi, oltre che dalle modalità di definizione degli stand alone selling price dei singoli prodotti o servizi e di determinazione della durata contrattuale in presenza di opzioni di rinnovo.

Imposte sul reddito (correnti e differite)

Le imposte sul reddito (correnti e differite) sono determinate secondo una prudente interpretazione delle normative fiscali vigenti. Questo processo comporta talvolta complesse stime nella determinazione del reddito imponibile e delle differenze temporanee deducibili ed imponibili tra valori contabili e fiscali. In particolare, le attività per imposte anticipate sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. La valutazione della recuperabilità delle attività per imposte anticipate, rilevate in relazione sia alle perdite fiscali utilizzabili in esercizi successivi sia alle differenze temporanee deducibili, tiene conto della stima dei redditi imponibili futuri e si basa su una prudente pianificazione fiscale.



NUOVI PRINCIPI E INTERPRETAZIONI RECEPITI DALLA UE E IN VIGORE A PARTIRE DAL 1° GENNAIO 2021

Ai sensi dello IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) vengono qui di seguito indicati e brevemente illustrati gli IFRS in vigore a partire dal 1° gennaio 2021.

Modifiche all’IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 e IFRS 16 Riforma del benchmark dei tassi di interesse – Fase 2

È stato pubblicato il Regolamento (UE) 2021/25 della Commissione del 13 gennaio 2021 (G.U. L 11 del 14 gennaio 2021), contenente modifiche al Regolamento (CE) n. 1126/2008 che adotta alcuni principi contabili internazionali.

La Commissione ha ritenuto opportuno modificare il Regolamento sopracitato, per tenere conto delle modifiche già introdotte il 27 agosto 2020 dall’International Accounting Standards Board con la pubblicazione di cui in oggetto.

Le modifiche in oggetto delineano un trattamento contabile specifico capace di ripartire nel tempo le variazioni di valore di strumenti finanziari o di contratti di leasing, conseguenti all’effettiva sostituzione degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistenti con tassi di riferimento alternativi. Le modifiche agli standard hanno per scopo di evitare ripercussioni immediate sull’utile o perdita d’esercizio e possibili cessazioni di relazioni di copertura (hedge accounting).

Di seguito, sono riassunte le aree tematiche oggetto di modifica e integrazione da parte del Regolamento (CE) 25/2021, riferite agli standard internazionali interessati dalla riforma dei tassi di riferimento.

IAS 39 “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione” – IFRS 9 “Strumenti finanziari”

Le modifiche hanno incidenze sulle variazioni base di determinazione dei flussi finanziari contrattuali; coperture dei flussi finanziari e coperture di un investimento netto; Designazione delle componenti di rischio; Contabilizzazione delle operazioni di copertura e valutazione dell’efficacia retroattiva.

IFRS 7 “Strumenti finanziari: informazioni integrative”

Sono previste informazioni integrative aggiuntive quali natura e portata dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari e progressi nel completamento della transizione verso i tassi di riferimento alternativi.

IFRS 4 “Contratti assicurativi”

Sono state introdotte delle disposizioni per l’assicuratore che applica l’esenzione temporanea dall’IFRS 9, e sono previste delle variazioni della base per determinare i flussi finanziari contrattuali.

IFRS 16 “Leasing”

Le modifiche hanno incidenze sulla variazione della base per determinare i futuri pagamenti dovuti per il leasing e contabilizzazione del leasing, nonché l’applicazione retroattiva delle modifiche poste in essere.

Tali modifiche devono essere applicate a partire dal 1° gennaio 2021.

Modifiche all’IFRS 4 Contratti assicurativi – Differimento dell’IFRS 9

Il Regolamento (UE) 2020/2097 modifica il Regolamento (CE) n. 1126/2008 che adotta alcuni principi contabili internazionali in conformità al Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio riguardanti l’International Financial Reporting Standard 4 – Contratti assicurativi.

Le modifiche hanno lo scopo di rimediare alle conseguenze contabili dello sfasamento tra la data di entrata in vigore dell’IFRS 9 – Strumenti finanziari e la data di entrata in vigore del futuro IFRS 4 – Contratti assicurativi.

L’adozione di tali modifiche non ha comportato alcun effetto sul Bilancio individuale al 31 dicembre 2021.

Modifiche all’IFRS 16 Leases Covid-19 – Related Rent Concessions oltre il 30 giugno 2021

Nel mese di marzo 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Covid-19-Related Rent Concessions beyond 30 June 2021 (Amendments to IFRS 16)” con il quale estende di un anno il periodo di applicazione dell’emendamento all’IFRS 16, emesso nel 2020, relativo alla contabilizzazione delle agevolazioni concesse, a causa del Covid-19, ai locatari.

Le modifiche introdotte da tale nuovo emendamento, omologato dall’Unione Europea in data 31 agosto 2021, sono applicabili a partire dal 1° aprile 2021. L’emendamento non genera impatti sui locatori.

Le modifiche all’IFRS 16 Leases Covid-19 non hanno avuto impatti significativi sul Bilancio individuale al 31 dicembre 2021, e non si prevedono conseguenze di rilievo nei prossimi anni.

NUOVI PRINCIPI ED INTERPRETAZIONI EMESSI DALLO IASB MA NON ANCORA APPLICABILI

Alla data di redazione del presente bilancio, i seguenti nuovi Principi/Interpretazioni sono stati emessi dallo IASB, ma non sono ancora applicabili.

Applicazione obbligatoria a partire dal

Modifiche a IFRS 3 Aggregazioni aziendali; IAS 16 Immobili, Impianti e Macchinari; IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali; Ciclo annuale di miglioramenti 2018- 2020

01/01/2022

Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio: classificazione delle passività come correnti o non correnti

01/01/2023

Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio: Informativa sulle politiche contabili

01/01/2023

Modifiche allo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori: Definizione di stime contabili

01/01/2023

IFRS 17 (Contratti di assicurazione), incluse modifiche all’IFRS 17

01/01/2023

Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito: Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola transazione

01/01/2023

Gli eventuali impatti sul bilancio individuale della Società derivanti dai nuovi Principi/Interpretazioni sono tuttora in corso di valutazione.

NOTA 3 – GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI E IMPATTI COVID-19

Nell’ordinario svolgimento delle proprie attività operative, la Società può essere esposta ai seguenti rischi finanziari:

  • rischio di mercato: derivante dall’esposizione alle fluttuazioni dei tassi, connesso alle attività finanziarie originate e alle passività finanziarie assunte;
  • rischio di credito: rappresentato dal rischio di inadempimento di obbligazioni assunte dalla controparte in relazione agli impieghi di liquidità della Società;
  • rischio di liquidità: connesso alla esigenza di far fronte agli impegni finanziari nel breve termine.

RISCHIO DI MERCATO

Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di interesse e di cambio, ovvero di rating delle controparti con le quali si realizzano impieghi di liquidità, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi.

Rischio di tasso di interesse

Al 31 dicembre 2021 i debiti finanziari della Società che maturano interessi a tasso fisso coincidono con il titolo obbligazionario pari a nominale 1 miliardo di euro emesso nel mese di luglio 2020, con il titolo obbligazionario pari a nominale 750 milioni di euro emesso nel mese di ottobre 2020, con il titolo obbligazionario pari a nominale 500 milioni di euro emesso nel mese di aprile 2021. La componente a tasso fisso è inoltre costituita da alcune linee bancarie uncommitted, dal debito bancario derivante dal contratto di finanziamento per 40 milioni di euro e dal contratto di finanziamento da 250 milioni sottoscritto con la Banca Europea per gli Investimenti nel mese di agosto 2021.

La componente a tasso variabile, con indicizzazione all’EURIBOR con floor a zero, deriva invece dalla linea di credito revolving da 500 milioni di euro che rappresenta l’unica linea ad oggi in essere del finanziamento sottoscritto nel mese di dicembre 2019 con un Sindacato di banche per l’acquisto della partecipazione in Vodafone Towers. La componente a tasso variabile deriva inoltre da un contratto di finanziamento ESG KPI-linked da 500 milioni di euro sottoscritto nel mese di aprile 2021.

In considerazione di quanto precede, la Società non ha ritenuto necessario, sottoscrivere contratti derivati volti a mitigare il rischio derivante dalle fluttuazioni del tasso di interesse.

Rischio di tasso di cambio

La Società opera esclusivamente in euro e pertanto non vi è esposta al rischio cambio.

RISCHIO DI CREDITO

L’esposizione della Società al rischio di credito è costituita dalle perdite potenziali che potrebbero derivare dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti sia commerciali sia finanziarie. Tale esposizione discende principalmente da fattori economico-finanziari generali, dalla possibilità che si verifichino specifiche situazioni di insolvenza di alcune controparti debitrici e da elementi più strettamente tecnico-commerciali o amministrativi. La massima esposizione teorica al rischio di credito per la Società è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie e dei crediti commerciali iscritti in bilancio.

La Società ha come clienti principali TIM e Vodafone, che, nel corso del periodo di riferimento del presente Bilancio hanno generato ricavi complessivamente per euro 687.129 migliaia pari al 87,5% del totale ricavi al 31 dicembre 2021. Gli altri clienti della Società sono i principali operatori radiomobili italiani con i quali la stessa ha in essere contratti pluriennali per la fornitura di servizi di ospitalità.

La Società è quindi esposta al rischio di concentrazione dei ricavi e di credito derivante dalla possibilità che le proprie controparti commerciali si trovino nell’incapacità o nell’impossibilità di fare fronte alle proprie obbligazioni. La Società è anche esposta al rischio di solvibilità della controparte finanziaria con cui esegue operazioni di impiego della liquidità derivante dall’incapacità della banca di far fronte alle operazioni di rimborso delle somme impiegate dalla Società. L’eventuale inadempimento di una delle proprie controparti commerciali o finanziarie potrebbe comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società. Per quanto riguarda il rischio di controparte, per la gestione del credito e per la gestione dei rischi finanziari sono adottate procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali e finanziari.

RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Per far fronte alle proprie esigenze di liquidità, la Società ha disposizione una linea di credito revolving (RCF) da 500 milioni di euro accordata nel dicembre 2019 con un pool di banche nazionali e internazionali disponibile fino a marzo 2025, da utilizzarsi a sostegno del capitale circolante e per generali necessità di cassa. Al 31 dicembre 2021, tale linea RCF non risulta utilizzata mentre le linee bancarie uncommitted risultano utilizzate per 130 milioni di euro.

IMPATTI COVID-19

L’emergenza sanitaria relativa al COVID-19 ha determinato una contrazione dell’economia, con effetti potenzialmente negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società. La rapida diffusione del COVID-19 dal mese di marzo 2020 e la conseguente emergenza sanitaria stanno generando incertezza sulle prospettive economiche, non solo in Italia, ma a livello globale.

La Società ha effettuato una mappatura dei rischi connessi al COVID-19, del relativo impatto potenziale e della probabilità di accadimento.

I rischi di potenziale impatto sul business individuati dalla società possono essere così sintetizzati:

  • impatti negativi sulle prospettive di breve termine in merito allo sviluppo dei ricavi e dei margini reddituali, relativamente ad alcune tipologie di servizi offerti, con particolare riferimento ai servizi legati alla connettività dei settori economici più colpiti dalla pandemia;
  • ritardi nell’erogazione di servizi da parte dei fornitori strategici della Società (es. manutenzione o costruzione di nuovi Siti), di permessi da parte delle varie amministrazioni pubbliche, di ordini da parte di Clienti;
  • aumento del traffico dati sulle reti mobili dei principali clienti della Società, che potrebbe richiedere agli operatori di telefonia mobile maggiori investimenti in capacità e copertura della rete, con un conseguente maggior impegno finanziario degli operatori di rete;

In considerazione della valutazione complessiva dei potenziali rischi sopra indicati, si ritiene che gli impatti sui risultati attuali o prospettici della Società non siano significativi. Analoga conclusione può essere estesa ai rischi di mercato, di credito e di liquidità illustrati nei paragrafi precedenti.

Si segnala inoltre che l’attuale fase pandemica ha determinato una generale accelerazione dei processi di digitalizzazione e un aumento significativo del traffico dati sulle reti dei principali clienti della Società, con un conseguente riflesso favorevole sulle dinamiche della domanda dei servizi offerti dalla Società.

RISCHI LEGATI AI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Sono stati individuati i seguenti Rischi fisici dovuti al “climate change”:

  • Fenomeni metereologici estremi e Distribuzione delle precipitazioni annuali. Per INWIT, questi rischi potrebbero essere maggiori per i siti Rooftop, e minore per i siti Rawland. Potrebbero comportare, inoltre, l’interruzione del servizio e i danni a cose e persone.
  • Aumento delle temperature, potrebbe provocare un aumento del fabbisogno energetico per il raffreddamento dei siti con apparatistica indoor.
  • Innalzamento del livello dei mari del 3%, potrebbe riguardare i soli siti Rawland dell’area costiera di Emilia e Veneto.

Inoltre, sono stati identificati i seguenti Rischi di transizione:

  • Aumento del costo della tecnologia. Per INWIT, questi rischi potrebbero essere maggiori per i siti Rooftop, e minore per i siti Rawland. Potrebbero comportare, inoltre, l’interruzione del servizio e i danni a cose e persone.
  • Aumento dei prezzi di energia elettrica da combustibili fossili. La società presidia il rischio tramite l’implementazione di uno specifico processo guidato da una struttura dedicata, volto a gestire le tematiche relative all’approvvigionamento dell’energia.

La metodologia in fase di implementazione da parte di INWIT ha l’obiettivo di individuare i rischi di natura climatica derivanti dagli scenari analizzati, nonché di valutare qualitativamente i relativi effetti e impatti sul proprio business.

A partire dal 2020 INWIT ha inoltre intrapreso un percorso volto all’implementazione di un business moderno e sostenibile attraverso l’avvio di attività e progetti finalizzati ad integrare a 360 gradi la sostenibilità all’interno dell’azienda stessa e poi creare valore nel lungo periodo. Nel perseguimento della neutralità carbonica, nel 2021, come previsto nel Piano di Sostenibilità, INWIT ha definito e approvato la propria Strategia Climatica, definendo le azioni, iniziative e target su cui basare un solido obiettivo di Carbon Neutrality entro il 2024.

ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE PER CATEGORIA

Ai fini dell’informazione di comparazione tra valori contabili e fair value degli strumenti finanziari, richiesta dall’IFRS 7, si evidenzia che sono state fatte le seguenti assunzioni ai fini della determinazione del fair value:

  • per i finanziamenti a tasso variabile è stato assunto il valore nominale di rimborso;
  • per i crediti e debiti commerciali e le attività e passività finanziarie correnti si ritiene che il valore contabile degli stessi rappresenti una ragionevole approssimazione del loro fair value.

Nella tabella che segue sono riportate le attività e le passività al 31 dicembre 2021 in base alle categorie previste dall’IFRS 9.

Valore contabile per ciascuna classe di attività/passività finanziaria IFRS 9 al 31 dicembre 2021

(migliaia di euro)

Valori rilevati in bilancio secondo IFRS 9

31.12.2021

Costo ammortizzato

Costo

Fair value rilevato a patrimonio netto

Fair Value rilevato a conto economico

ATTIVITÀ

Attività non correnti

Attività finanziarie non correnti

di cui finanziamenti e crediti

1.362

1.362

(a)

1.362

1.362

Attività correnti

Crediti commerciali, vari e altre attività correnti

di cui finanziamenti e crediti

88.193

88.193

Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti

di cui finanziamenti e crediti

271

271

Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti

96.320

96.320

(b)

184.784

184.784

Totale

(a+b)

186.146

186.146

PASSIVITÀ

Passività non correnti

Passività finanziarie non correnti

di cui passività al costo ammortizzato

3.850.493

3.850.493

(c)

3.850.493

3.850.493

Passività correnti

Passività finanziarie correnti

di cui passività al costo ammortizzato

300.578

300.578

Debiti commerciali, vari e altre passività correnti

di cui passività al costo ammortizzato

174.787

174.787

(d)

475.365

475.365

Totale

(c+d)

4.325.858

4.325.858


NOTA 4 – AGGREGAZIONI AZIENDALI

ACQUISIZIONE DI RAMO D’AZIENDA DI VODAFONE ITALIA SPA

In data 21 ottobre 2021 si è perfezionato l’accordo relativo all’acquisizione di un ramo d’azienda di Vodafone Italia S.p.A. (c.d. Progetto “Tunnel”), avente data di efficacia 1° novembre 2021, costituito da un complesso di Asset rappresentati da impianti radioelettrici che coprono circa 1.000 km di gallerie stradali e autostradali e sistemi DAS (Distributed Antenna System) ed i relativi rapporti giuridici e contratti annessi, sia attivi che passivi.

L’acquisizione posiziona INWIT come player nazionale di connettività di lungo termine nel segmento stradale e si inserisce nel percorso di digitalizzazione a supporto delle smart road, che necessiterà di sistemi IoT per acquisire e trasmettere informazioni relative allo stato dell’infrastruttura viaria e per le attività di monitoraggio delle condizioni di sicurezza, oltre a rafforzare il ruolo della società nel mercato delle coperture indoor (DAS).

Il prezzo per la compravendita del Ramo d’Azienda di Vodafone Italia S.p.A. è pari ad euro 72.500 migliaia. Alla data di esecuzione i compendi trasferiti alla società rappresentano, complessivamente, in percentuale, un numero sottostante di Asset pari a circa il 94,5% degli Asset totali per un valore pari ad euro 67.613 migliaia. In relazione agli ulteriori compendi non trasferiti, si procederà alla verifica dello stato di avveramento delle condizioni sospensive, per la finalizzazione dell’accordo complessivo.

L’acquisto del ramo d’azienda è stato trattato contabilmente come un’aggregazione aziendale, la cui metodologia di contabilizzazione è disciplinata dell’IFRS 3.

Come richiesto dall’IFRS 3, la Società ha provveduto a determinare alla Data di Acquisizione il fair value:

  • del corrispettivo dell’acquisizione (di seguito il “Corrispettivo dell’Acquisizione”);
  • delle attività identificabili acquisite, delle passività e delle passività potenziali assunte, fatta eccezione per le imposte differite attive e passive e le attività e passività relative ai benefici per i dipendenti.

La seguente tabella riporta il confronto tra il valore contabile delle attività nette acquisite del ramo d’azienda di Vodafone Italia S.p.A. alla Data di Acquisizione (così come risultante dalla situazione di carve- out relativa al periodo chiuso al 31 ottobre 2021 di Vodafone Italia) con il relativo fair value a tale data, determinato in accordo a quanto previsto dal paragrafo 45 dell’IFRS 3.

(migliaia di euro)

Valori contabili alla Data di Acquisizione

Rettifiche IFRS

FV adjustment

Fair value

Attività non correnti

4.788

15.282

28.843

48.913

Di cui Attività immateriali

16.331

16.331

Contratto Vodafone

16.331

16.331

Di cui Attività materiali

4.788

3.653

9.632

18.073

Di cui Diritti d’uso su beni di terzi

11.629

2.880

14.509

Totale attività

(a)

4.788

15.282

28.843

48.913

Totale passività non correnti

(b)

(13.096)

(13.096)

Di cui Passività finanziarie non correnti

(9.444)

(9.444)

Di cui Fondi Rischi e oneri

(3.653)

(3.653)

Totale passività correnti

(c)

(2.186)

(2.186)

Di cui Passività finanziarie correnti

(2.186)

(2.186)

Totale passività

(b+c)

15.282

15.282

Attività nette acquisite

(a+b+c)

4.788

28.843

33.631


Nella seguente tabella è riportata la determinazione dell’avviamento iscritto in bilancio a seguito dell’acquisizione, ottenuta tramite il confronto tra il Corrispettivo dell’Acquisizione e il fair value delle attività nette acquisite alla Data di Acquisizione.

(migliaia di euro, se non indicato diversamente)

Corrispettivo dell’Acquisizione

67.613

Fair value provvisorio delle attività nette acquisite

33.631

Avviamento provvisorio

33.982



Il fair value provvisorio delle attività nette acquisite comprende:

  • attività materiali per Euro 14.420 migliaia
  • attività immateriali relative ai contratti attivi con Vodafone p per Euro 16.331 migliaia
  • diritti d’uso su beni di terzi relativi al contratto Back to Back per Euro 2.880 migliaia

Considerata la tempistica dell’operazione, completata a ridosso della data di chiusura dell’esercizio, le procedure per la determinazione del fair value delle attività identificabili acquisite, delle passività e delle passività potenziali assunte sono tuttora in corso ed eventuali modifiche rispetto quanto sopra esposto saranno recepite in bilancio non appena disponibili e comunque entro 12 mesi dalla Data di Acquisizione. In particolare, la stima dell’avviamento potrà modificarsi rispetto a quanto evidenziato nella precedente tabella per effetto della definizione del fair value delle attività identificabili acquisite e delle passività identificabili assunte, sempre alla Data di Acquisizione. La modifica del valore delle attività nette acquisite a seguito della valorizzazione delle stesse al relativo fair value e della determinazione, ove applicabile, delle relative vite utili residue dei cespiti acquisiti, comporterebbe, tra l’altro, anche la rideterminazione degli ammortamenti che saranno rilevati nei periodi successivi alla Data di Acquisizione.

Gli effetti pro forma sul totale ricavi e costi sull’intero esercizio 2021 non sono stati identificati in quanto le attività e passività del ramo acquisito risultavano detenute all’interno di Vodafone Italia S.p.A. senza una specifica valorizzazione della remunerazione economica interna attribuibile al ramo. I costi complessivi relativi all’acquisizione ammontano ad euro 2.535 migliaia e sono stati spesati nel conto economico dell’esercizio 2021.

NOTA 5 – AVVIAMENTO

Al 31 dicembre 2021 l’avviamento è pari a euro 6.112.784 migliaia e presenta la seguente variazione:

(migliaia di euro)

31.12.2019

Fusione

Altre variazioni

31.12.2020

Avviamento

1.411.770

4.701.014

6.112.784

Totale

1.411.770

4.701.014

6.112.784

(migliaia di euro)

31.12.2020

Investimenti

Altre variazioni

31.12.2021

Avviamento

6.112.784

33.982

6.146.766

Totale

6.112.784

33.982

6.146.766



La variazione intervenuta nell’esercizio 2021 è interamente riconducibile agli effetti dell’acquisizione del ramo d’azienda di Vodafone Italia, già descritta alla precedente Nota 4 “Aggregazioni aziendali”.

L’avviamento, ai sensi dello IAS 36, non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale o più frequentemente, qualora si verifichino specifici eventi o circostanze che possono far presumere una riduzione di valore.

Ai fini dell’impairment test, l’avviamento è allocato a unità generatrici di flussi finanziari, o a gruppi di unità, nel rispetto del vincolo massimo di aggregazione che non può superare il settore di attività identificato ai sensi dell’IFRS 8. L’avviamento è allocato all’attività di Gestione Integrata dei Siti, che rappresenta il principale settore di attività in cui opera la Società è considerata il livello minimo al quale l’avviamento è monitorato ai fini del controllo di gestione interno.

L’impairment test consiste nel confrontare il valore recuperabile dell’insieme di Cash Generating Unit – CGU cui è allocato l’avviamento con il valore contabile (carrying amount) dei propri asset operativi comprensivo diavviamento. Il valore recuperabile è il maggiore fra il valore d’uso (valore attuale dei flussi di risultato attesi) ed il fair value less costs of disposal (valore equo al netto dei costi di vendita).

La configurazione di valore utilizzata per la determinazione del valore recuperabile è il fair value less costs of disposal ed è basato sulla capitalizzazione di borsa della Società, opportunamente rettificata per la determinazione del fair value della CGU cui è allocato l’avviamento. L’impairment test al 31 dicembre 2021 non ha evidenziato alcuna perdita di valore, in quanto il valore recuperabile della CGU risulta largamente superiore al rispettivo valore contabile.

La differenza tra il fair value e il rispettivo valore netto contabile al 31 dicembre 2021 è la seguente:

(milioni di euro)

Differenza tra i valori d’uso e i valori contabili

+5.771


Con riguardo ai risultati delle analisi di sensitività, la variazione necessaria a rendere il valore recuperabile uguale al valore contabile è pari al -56,3% del valore dell’azione, ovvero € 4,67 per azione ordinaria.

La società ha usufruito della possibilità di effettuare il riallineamento del valore dell’avviamento di 1.404.000 migliaia di euro, come previsto dal DL 104/2020, art. 110, comma 8bis (convertito dalla Legge 178/2020); a fronte del pagamento di un’imposta sostitutiva pari al 3% del valore riallineato (euro 42.120 migliaia), può dedurre in 50 esercizi (come da modifica intervenuta a seguito della Legge di Bilancio 2022), a partire dall’esercizio in corso, l’ammortamento fiscale del valore riallineato.

Per quanto attiene all’avviamento generatosi dall’operazione di incorporazione di Vodafone Towers la società ha optato per affrancarne una quota parte pari a euro 2.000.000 migliaia come previsto dall’art. 15 DL 185/2009. Il pagamento di un’imposta sostitutiva pari al 16% del valore affrancato (euro 320.000 migliaia) consente la deduzione in 5 esercizi, a partire dal 1/1/2022, dall’ammortamento fiscale del valore affrancato.

NOTA 6 – ATTIVITÀ IMMATERIALI A VITA UTILE DEFINITA

Le attività immateriali a vita utile definita presentano la seguente composizione e variazione:

(migliaia di euro)

31.12.2019

Fusione

Investimenti

Ammortamenti

Altre variazioni

31.12.2020

Diritti di brevetto industriale e utilizzazione delle opere dell’ingegno

848

194

2.891

(899)

5.243

8.277

Altre immobilizzazioni immateriali

(76.050)

811.199

735.149

Attività immateriali in corso e acconti

10.197

48

14.866

(6.074)

19.037

Totale

11.045

242

17.757

(76.949)

810.368

762.463



(migliaia di euro)

31.12.2020

Investimenti

Ammortamenti

Altre variazioni

31.12.2021

Diritti di brevetto industriale e utilizzazione delle opere dell’ingegno

8.277

3.164

(3.245)

2.005

10.201

Altre immobilizzazioni immateriali

735.149

16.331

(101.570)

649.910

Attività immateriali in corso e acconti

19.037

22.357

(8.202)

33.192

Totale

762.463

41.852

(104.815)

(6.196)

693.303



Gli investimenti del periodo sono stati pari a complessivi euro 41.852 migliaia, si riferiscono, principalmente al Progetto “Tunnel” come meglio descritto nella precedente Nota 4 “Aggregazioni aziendali”, a progetti IT Solutions e altri investimenti immateriali.

NOTA 7 – ATTIVITÀ MATERIALI

IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI DI PROPRIETÀ

Le attività materiali di proprietà presentano la seguente composizione e variazione:

(migliaia di euro)

31.12.2019

Fusione

Investimenti

Dismissioni

Ammortamenti

Altre Variazioni

31.12.2020

Terreni

30.057

18.373

146

48.576

Impianti e macchinari

209.484

486.403

23.310

(58.230)

13.197

674.164

Attrezzature industriali e commerciali

11

(5)

6

Altri Beni

97

60

3

(78)

5

87

Attività materiali in corso e acconti

49.086

6.313

47.563

(14.138)

88.824

Totale

288.735

492.776

89.249

(58.313)

(790)

811.657



(migliaia di euro)

31.12.2020

Investimenti

Dismissioni

Ammortamenti

Altre Variazioni

31.12.2021

Terreni

48.576

1.139

1.371

51.086

Impianti e macchinari

674.164

101.799

(2.244)

(71.527)

53.590

755.782

Attrezzature industriali e commerciali

6

(5)

1

Altri Beni

87

99

(49)

225

362

Attività materiali in corso e acconti

88.824

25.309

(11)

(45.247)

68.875

Totale

811.657

128.346

(2.255)

(71.581)

9.039

876.106



Gli investimenti effettuati nel periodo, pari a euro 128.346 migliaia, si riferiscono principalmente all’acquisto di terreni, alla realizzazione di nuovi siti, alla realizzazione di small cell e DAS, alla manutenzione straordinaria, alla capitalizzazione dei costi relativi alla manodopera sociale, al body rental e servizi esterni, all’acquisto di tratte di backhauling ed al Progetto “Tunnel” come meglio descritto nella precedente Nota 4 “Aggregazioni aziendali”.

Il valore lordo e gli ammortamenti accumulati al 31 dicembre 2021 sono così dettagliati:

(migliaia di euro)

Valore Lordo al 31.12.2020

Svalutazioni accumulate

Fondo Ammortamento

Valore netto al 31.12.2020

Terreni

48.576

48.576

Impianti e macchinari

1.587.057

(562)

(912.331)

674.164

Attrezzature industriali e commerciali

25

(19)

6

Altri Beni

295

(208)

87

Attività materiali in corso e acconti

88.824

88.824

Totale

1.724.777

(562)

(912.558)

811.657



(migliaia di euro)

Valore Lordo al 31.12.2021

Svalutazioni accumulate

Fondo Ammortamento

Valore netto al 31.12.2021

Terreni

51.086

51.086

Impianti e macchinari

1.733.493

(543)

(977.168)

755.782

Attrezzature industriali e commerciali

24

(23)

1

Altri Beni

619

(257)

362

Attività materiali in corso e acconti

68.875

68.875

Totale

1.854.097

(543)

(977.448)

876.106



Gli immobili, impianti e macchinari non sono soggetti a pegni, ipoteche o altri vincoli.

NOTA 8 – DIRITTI D’USO SU BENI DI TERZI

I diritti d’uso su beni di terzi presentano la seguente composizione e variazione:

(migliaia di euro)

31.12.2019

Fusione

Investimenti

Incrementi di lease

Decrementi di lease

Ammortamenti

Altre Variazioni

31.12.2020

Diritti d’uso su terreni

277.335

192.556

18.945

(9.048)

(43.598)

(436.183)

7

Diritti d’uso su fabbricati civili e industriali

424.119

266.925

7.633

58.903

(8.107)

(68.062)

(637.993)

43.418

Diritti d’uso su impianti e macchinari

5.210

4.001

12.990

(46.472)

(66.729)

1.187.539

1.096.539

Diritti d’uso su altri beni

305

338

(15)

(191)

437

Totale

706.969

459.481

11.634

91.176

(63.642)

(178.580)

113.363

1.140.401



(migliaia di euro)

31.12.2020

Investimenti

Incrementi di lease

Decrementi di lease

Ammortamenti

Altre Variazioni

31.12.2021

Diritti d’uso su terreni

7

(7)

Diritti d’uso su fabbricati civili e industriali

43.418

3.233

(2.488)

172

44.335

Diritti d’uso su impianti e macchinari

1.096.539

9.099

169.065

(65.655)

(176.081)

(19)

1.032.948

Diritti d’uso su altri beni

437

323

(11)

(261)

488

Totale

1.140.401

12.332

169.388

(65.666)

(178.830)

146

1.077.771


Gli investimenti effettuati nel periodo, pari a euro 12.332 migliaia, sono rappresentati principalmente dall’acquisto di diritti d’uso di superficie, alla capitalizzazione di fees di rinegoziazione di contratti di locazione e all’acquisizione del contratto back to back relativo al Progetto “Tunnel” come descritto in Nota 4 “Aggregazione aziendale”.

I decrementi di lease sono relativi ai contratti di locazione scaduti o rinegoziati durante il periodo.

Gli incrementi di lease sono relativi a nuovi contratti (per un nuovo sito o per rinegoziazioni di contratto di locazione). Il valore include i diritti d’uso relativi ai contratti rilevati a seguito del Progetto “Tunnel” come descritto in Nota 4 “Aggregazione aziendale”.

NOTA 9 – CREDITI FINANZIARI (NON CORRENTI E CORRENTI)

I crediti finanziari non correnti e correnti al 31 dicembre 2021 sono così composti:

(migliaia di euro)

31.12.2020

Altri movimenti del periodo

31.12.2021

Crediti finanziari a medio/lungo termine:

Prestiti al personale

497

118

615

Risconti attivi da oneri finanziari

998

(251)

747

Totale crediti finanziari non correnti

(a)

1.495

(133)

1.362

Crediti finanziari a breve termine:

Prestiti al personale

190

45

235

Risconti attivi da oneri finanziari

18

18

36

Totale crediti finanziari correnti

(b)

208

63

271

Totale crediti finanziari

(a+b)

1.703

(70)

1.633


I crediti finanziari a medio/lungo termine e a breve termine sono relativi all’ammontare residuo dei risconti attivi da oneri finanziari e dei prestiti concessi ai dipendenti.

NOTA 10 – CREDITI COMMERCIALI, VARI E ALTRE ATTIVITÀ (NON CORRENTI E CORRENTI)

La voce “Crediti commerciali, vari e altre attività non correnti e correnti” è dettagliata nella seguente tabella:

(migliaia di euro)

31.12.2020

di cui Strumenti Finanziari IFRS 9

Altri movimenti del periodo

31.12.2021

di cui Strumenti Finanziari IFRS 9

Crediti vari e altre attività non correnti

Altre attività non correnti

431

(361)

70

Altri crediti vari non correnti

296.435

296.435

Totale Crediti vari e altre attività non correnti

(a)

431

296.074

296.505

Totale crediti commerciali

(b)

126.295

126.295

(38.102)

88.193

88.193

Crediti vari e altre attività correnti

Altre attività correnti

1.025

874

1.899

Crediti vari non correnti – quota a breve

1.455

218

1.673

Crediti vari operativi

7.005

9.829

16.834

Crediti vari non operativi

64.842

64.842

Totale crediti vari e altre attività correnti

(c)

9.485

75.763

85.248

Totale crediti commerciali, vari e altre attività correnti

(b+c)

135.780

126.295

37.661

173.441

88.193

Totale

(a+b+c)

136.211

126.295

333.735

469.946

88.193


I crediti vari e altre attività non correnti sono relativi principalmente alla quota parte a medio/lungo termine delle imposte sostitutive liquidate dalla società (euro 296.435 migliaia) per le operazioni di riallineamento e affrancamento degli avviamenti iscritti in bilancio che verranno riscontate lungo la durata degli ammortamenti degli avviamenti stessi descritti in Nota 5 “Avviamento”.

I crediti commerciali sono relativi principalmente a servizi di ospitalità e a recuperi di costi per prestazioni di servizi.

I crediti vari e altre attività correnti si riferiscono a depositi cauzionali (euro 1.673 migliaia), anticipi a fornitori (euro 3.132 migliaia), ai crediti verso erario per imposte e tasse (euro 12.155 migliaia) e alla quota parte a breve termine delle imposte sostitutive liquidate dalla società (euro 64.842 migliaia) per le operazioni di riallineamento e affrancamento degli avviamenti iscritti in bilancio che verranno riscontate lungo la durata degli ammortamenti degli avviamenti stessi descritti in Nota 5 “Avviamento”.

Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali, vari e altre attività non correnti e correnti sia una ragionevole approssimazione del rispettivo fair value.

NOTA 11 – CASSA E ALTRE DISPONIBILITÀ LIQUIDE EQUIVALENTI

Al 31 dicembre 2021 la voce è pari a euro 96.320 migliaia ed è così composta:

(migliaia di euro)

31.12.2020

Altri movimenti del periodo

31.12.2021

Disponibilità liquide presso banche e istituti postali

120.205

(23.888)

96.317

Assegni, denaro e valori in cassa

2

1

3

Totale Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti

120.207

(23.887)

96.320


Al 31 dicembre 2021 la forma tecnica di impiego delle disponibilità liquide è rappresentata dalla giacenza su conti correnti bancari e postali con le seguenti caratteristiche:

  • scadenze: sono immediatamente e costantemente liquidabili;
  • rischio controparte: gli impieghi sono effettuati con primarie istituzioni bancarie investment grade in base alle regole operative della Società che limitano l’esposizione creditizia con le controparti finanziarie;
  • rischio Paese: gli impieghi sono stati effettuati in Italia e Lussemburgo.

NOTA 12 – PATRIMONIO NETTO

Al 31 dicembre 2021 il patrimonio netto è pari a euro 4.483.515 migliaia ed è così composto:

(migliaia di euro)

31.12.2020

Incrementi

Decrementi

Altre variazioni

31.12.2021

Capitale emesso

600.000

600.000

Meno Azioni proprie

(37)

(35)

(72)

Capitale sociale

599.963

(35)

599.928

Riserva da sovrapprezzo azioni

3.691.703

(118.822)

(1.361.880)

2.211.001

Altre riserve e utili (perdite) portati a nuovo incluso il risultato del periodo

119.576

1.361.603

1.481.179

Riserva legale

120.000

120.000

Riserva per strumenti rappresentativi di patrimonio netto

267

321

588

Riserva Azioni proprie eccedenza sul valore nominale

(302)

(305)

(607)

Riserva vincolata Legge 178/2020

1.361.880

1.361.880

Altre Riserve

(389)

(294)

(683)

Utili (perdite) accumulati, incluso l’utile (perdita) del periodo

169.239

191.396

(169.227)

191.407

Totale

4.580.481

191.396

(288.049)

(312)

4.483.515


La variazione del patrimonio netto è principalmente ascrivibile al risultato dell’esercizio nonché dalla distribuzione dei dividendi deliberata in sede di approvazione del bilancio di esercizio 2020. È stata inoltre effettuata la riclassifica di euro 1.361.880 dalla Riserva Sovrapprezzo emissione azioni alla Riserva vincolata prevista dalla Legge 178/2020 a seguito del riallineamento fiscale, citato al paragrafo precedente. Nel dettato della legge si prevede che la società che aggiorna il valore fiscale ha infatti l’onere di vincolare una riserva di patrimonio netto per un importo pari alla rivalutazione fiscale, al netto dell’imposta sostitutiva dovuta sul riallineamento, assoggettandola al regime di sospensione d’ imposta.

Le movimentazioni del capitale sociale nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021 sono riportate nelle seguenti tabelle:

Riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2020 e il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2021.

(numero azioni)

Al 31.12.2020

Altre Variazioni

Al 31.12.2021

% sul Capitale

Azioni ordinarie emesse

960.200.000

960.200.000

Meno: Azioni proprie

(36.550)

(35.623)

(72.173)

Totale Azioni ordinarie emesse

960.200.000

960.200.000

100,0

Totale azioni in circolazione

960.163.450

(35.623)

960.127.827


Riconciliazione tra il valore delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2020 e il valore delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2021

(migliaia di euro)

Capitale al 31.12.2020

Variazione di capitale

Capitale al 31.12.2021

Azioni ordinarie emesse

600.000

600.000

Meno: Azioni proprie

(37)

(36)

(73)

Azioni ordinarie in circolazione

599.963

(36)

599.927

Totale Capitale emesso

600.000

600.000

Totale Capitale in circolazione

599.963

(36)

599.927


PIANI RETRIBUTIVI SOTTO FORMA DI PARTECIPAZIONE AL CAPITALE

La Riserva per strumenti rappresentativi di patrimonio netto, pari a euro 588 migliaia si riferisce:

  • al piano LTI (euro 582 migliaia) in essere al 31 dicembre 2021 sono utilizzati a fini di retention e di incentivazione a lungo termine dei manager.
  • al piano di azionariato diffuso (euro 6 migliaia) in essere e sottoscritto dai dipendenti INWIT.

NOTA 13 – FONDI RELATIVI AL PERSONALE

La voce presenta la seguente composizione e variazione:

(migliaia di euro)

31 12.2019

Fusione

Incrementi/ Attualizz.

Decrementi

31.12.2020

Fondo Trattamento di Fine Rapporto

1.791

1.414

197

(759)

2.643

Totale

1.791

1.414

197

(759)

2.643

Di cui:

Quota non corrente

1.791

2.643



(migliaia di euro)

31 12.2020

Incrementi/ Attualizz.

Decrementi

Altre variazioni

31.12.2021

Fondo Trattamento di Fine Rapporto

2.643

234

(103)

135

2.909

Totale

2.643

234

(103)

135

2.909

Di cui:

Quota non corrente

2.643

2.909



Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto aumenta, rispetto al 31 dicembre 2020, di euro 266 migliaia.
La variazione di euro 234 migliaia registrata negli “Incrementi/Attualizzazione” è così dettagliata:

(migliaia di euro)

31.12.2021

31 12.2020

Oneri finanziari

15

21

(Utili) perdite attuariali nette del periodo

219

176

Totale

234

197


In applicazione dello IAS 19 (2011), il T.F.R. è stato elaborato con la medesima tecnica attuariale adottata precedentemente all’introduzione del principio rivisto mediante utilizzo della metodologia denominata Projected Unit Credit Method come segue:

  • sono state proiettate, in base a una serie di ipotesi finanziarie (incremento del costo della vita, tasso d’interesse, incremento retributivo, ecc.), le possibili future prestazioni che potrebbero essere erogate a favore di ciascun dipendente iscritto al programma nel caso di pensionamento, decesso, invalidità, dimissioni, ecc.;
  • è stato calcolato il valore attuale medio delle future prestazioni alla data della valutazione, sulla base del tasso annuo di interesse adottato e della probabilità che ciascuna prestazione ha di essere effettivamente erogata;
  • è stata definita la passività, in misura pari al valore attuale medio delle future prestazioni che sarà generato dal fondo esistente alla data della valutazione, senza considerare alcun futuro accantonamento.

Nel dettaglio, le ipotesi adottate sono state le seguenti:

IPOTESI ECONOMICHE

Tasso di inflazione

1,75% annuo

Tasso di attualizzazione

0,98% annuo

Tasso annuo di incremento TFR

2,81% annuo


IPOTESI DEMOGRAFICHE

Probabilità di decesso

Tabelle di mortalità RG 48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato

Probabilità di invalidità

Tavole INPS distinte per età e sesso

Probabilità di dimissioni:

sino al raggiungimento dei 40 anni di età – Dirigenti

2,00%

sino al raggiungimento dei 40 anni di età – Non Dirigenti

1,00%

da 41 a 50 anni di età – Dirigenti

2,00%

da 41 a 50 anni di età – Non Dirigenti

0,50%

da 51 a 59 anni di età – Dirigenti

1,00%

da 51 a 59 anni di età – Non Dirigenti

0,50%

da 60 a 64 anni di età – Dirigenti

0,00%

da 60 a 64 anni di età – Non Dirigenti

0,50%

Successivamente

0,00%

Probabilità di pensionamento

Requisiti AGO

Probabilità di ricevere all’inizio dell’anno una anticipazione della riserva di T.F.R. accantonata pari al 70%

1,50% in ciascun anno


L’applicazione delle ipotesi sopra descritte ha determinato una passività per T.F.R. al 31 dicembre 2021 pari a euro 2.909 migliaia.

E’ di seguito riportata l’analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale rilevante ai fini della determinazione dell’ammontare della passività di fine periodo; la stessa mostra gli effetti, espressi in termini assoluti, delle variazioni delle ipotesi attuariali rilevanti ragionevolmente possibili a tale data.

La durata finanziaria media dell’obbligazione è pari a 11 anni.

VARIAZIONE DELLE IPOTESI

Importi
(migliaia di euro)

Tasso di turnover:

+ 0,25 p.p.

7

– 0,25 p.p.

7

Tasso annuo di inflazione:

+ 0,25 p.p.

56

– 0,25 p.p.

55

Tasso annuo di attualizzazione:

+ 0,25 p.p.

74

– 0,25 p.p.

77


NOTA 14 – FONDI RISCHI E ONERI

La voce fondo rischi e oneri presenta la seguente composizione e variazione:

(migliaia di euro)

31.12.2019

Fusione

Incremento

Decremento

Altri Movimenti

31.12.2020

Fondo per oneri di ripristino

101.506

114.823

5.448

(402)

(790)

220.585

Passività per imposte differite

72.803

(21.221)

228.478

277.390

Fondo vertenze legali e altri rischi

600

226

826

Totale

102.106

187.626

5.674

(22.958)

226.353

498.801

Di cui:

Quota non corrente

101.656

498.351

Quota corrente

450

450



(migliaia di euro)

31.12.2020

Incremento

Decremento

Altri Movimenti

31.12.2021

Fondo per oneri di ripristino

220.585

8.194

(759)

228.020

Passività per imposte differite

277.390

82

(38.620)

(53)

238.799

Fondo vertenze legali e altri rischi

826

752

(14)

1.564

Totale

498.801

9.028

(39.393)

(53)

468.383

Di cui:

Quota non corrente

498.351

467.933

Quota corrente

450

450



Il Fondo per oneri di ripristino si incrementa principalmente per l’accantonamento dei costi previsti per lo smantellamento dei siti connesso con il trascorrere del tempo (euro 4.141 migliaia) e per la realizzazione di nuovi siti (euro 4.054 migliaia), che include la rilevazione del fondo per oneri di ripristino per i nuovi siti acquisiti con il ramo d’azienda di Vodafone Italia per euro 3.653 migliaia. Il decremento del fondo per oneri di ripristino è relativo all’utilizzo per la copertura dei costi di smantellamento sostenuti nel periodo (euro 759 migliaia).

Le Le Passività per imposte differite si movimentano principalmente in diminuzione per effetto del rilascio delle differite relative alla Customer List rilevata in sede di fusione con Vodafone Towers (euro 36.166 migliaia).

Il Fondo vertenze legali e altri rischi si movimenta principalmente per l’accantonamento relativo a contenziosi legali (euro 752 migliaia).

NOTA 15 – PASSIVITÀ FINANZIARIE (NON CORRENTI E CORRENTI)

Le Passività finanziarie non correnti e correnti (indebitamento finanziario lordo) sono così composte:

(migliaia di euro)

31.12.2020

Movimenti del periodo

31.12.2021

Debiti finanziari a medio/lungo termine:

Debiti verso banche

1.030.200

(244.249)

785.951

Prestiti Obbligazionari

1.738.736

494.851

2.233.587

Passività per locazioni finanziarie

893.014

(62.059)

830.955

Totale passività finanziarie non correnti

(a)

3.661.950

188.543

3.850.493

Debiti finanziari a breve termine:

Debiti verso banche

1.530

129.860

131.390

Prestiti Obbligazionari

11.497

6.336

17.833

Passività per locazioni finanziarie

158.643

(7.288)

151.355

Totale passività finanziarie correnti

(b)

171.670

128.908

300.578

Totale passività finanziarie (Indebitamento finanziario lordo)

(a+b)

3.833.620

317.451

4.151.071


I debiti finanziari a medio/lungo termine:

  • Debiti verso banche si riferiscono principalmente ai seguenti contratti di finanziamento, al netto dei relativi ratei e risconti,
    • term loan di importo nominale di euro 40.000 migliaia con un rimborso c.d. bullet a scadenza (dicembre 2023);
    • term loan ESG KPI-linked di importo nominale pari a euro 500.000 migliaia con rimborso bullet a scadenza (aprile 2025);
    • finanziamento di importo nominale pari a euro 250.000 migliaia, da parte della Banca Europea per gli Investimenti, con rimborso c.d. “amortizing” a partire da febbraio 2026 con scadenza agosto 2033.
  • Prestiti Obbligazionari si riferiscono a:
    • (i) il prestito obbligazionario emesso a luglio 2020 con valore nominale di euro 1.000.000 migliaia con scadenza 8 luglio 2026, cedola 1,875%, prezzo emissione 99,809%;
    • (ii) il prestito obbligazionario emesso ad ottobre 2020 con valore nominale di euro 750.000 migliaia con scadenza 21 ottobre 2028, cedola 1,625%, prezzo emissione 99,755%;
    • (iii) il prestito obbligazionario emesso ad aprile 2021 con valore nominale di euro 500.000 migliaia con scadenza 19 aprile 2031, cedola 1,75%, prezzo emissione 99,059%;
  • Passività per locazioni finanziarie si riferiscono ai contratti di locazione finanziaria.

I debiti finanziari a breve termine:

  • Debiti verso banche si riferiscono principalmente all’utilizzo di linee bancarie uncommitted per euro 130.000 migliaia;
  • Prestiti Obbligazionari si riferiscono alle quote di rateo delle cedole dei Bond;
  • Passività per locazioni finanziarie e si riferiscono ai contratti di locazione finanziaria. Le scadenze delle passività finanziarie in termini di valore nominale dell’esborso atteso, come contrattualmente definito, sono le seguenti:

(milioni di euro)

Entro 1 anno

Da 2 a 5 anni

Oltre

Totale

Debiti verso banche

131

567

219

917

Prestiti Obbligazionari

18

995

1.239

2.252

Totale loans e altre passività finanziarie

(a)

149

1.562

1.458

3.169

Passività per locazioni finanziarie

181

557

359

1.097

Totale passività per locazioni finanziarie

(b)

181

557

359

1.097

Totale passività finanziarie

(a+b)

330

2.119

1.817

4.266

“COVENANTS”, “NEGATIVE PLEDGES” E ALTRE CONDIZIONI CONTRATTUALI IN ESSERE AL 31 DICEMBRE 2021

I contratti di finanziamento prevedono alcuni impegni generali e covenant, di contenuto sia positivo sia negativo in linea con la prassi di mercato per finanziamenti di importo e natura similari che accordano la facoltà in capo alle Banche Finanziatrici di cancellare gli impegni assunti e/o chiedere il rimborso anticipato delle somme utilizzate dalla Società. I titoli obbligazionari emessi da INWIT non contengono covenant finanziari, mentre la linea di credito revolving sottoscritta nel dicembre 2019 contiene un covenant finanziario legato alla Leva indicata come rapporto tra Posizione Finanziaria Netta e EBITDA pre-IFRS16 pari a 7x.

Nei contratti di Finanziamento e nei Prestiti obbligazionari INWIT è tenuta a comunicare il cambiamento di controllo, le cui fattispecie e le conseguenze ad esse applicabili – tra cui, a discrezione degli investitori, l’eventuale costituzione di garanzie ovvero il rimborso anticipato della quota erogata e la cancellazione del commitment in assenza di diverso accordo – sono puntualmente disciplinati nei singoli contratti.

Il contratto di Finanziamento della Banca Europea degli Investimenti a sostegno del Progetto Digital Infrastructure Development, accordato per 250 milioni di euro nell’agosto 2021 contiene una clausola di perdita di Rating ai sensi della quale in determinate fattispecie è accordata la facoltà alla banca di chiedere la costituzione di garanzie a supporto del finanziamento stesso.

Si segnala che alla data del 31 dicembre 2021, nessun covenant, negative pledge o altra clausola, relativi alla posizione debitoria sopra descritta, risulta violato o non rispettato.

NOTA 16 – INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

Nella tabella di seguito riportata è presentato l’indebitamento finanziario netto della Società al 31 dicembre 2021, determinato conformemente a quanto previsto dal paragrafo 127 delle raccomandazioni contenute nel documento predisposto dall’ESMA, n. 319 del 2013, implementative del Regolamento (CE) 809/2004. Nella tabella è inoltre evidenziata la riconciliazione dell’indebitamento finanziario netto determinato secondo i criteri previsti dall’ESMA con quello utilizzato da INWIT per monitorare la propria posizione finanziaria.

(migliaia di euro)

31.12.2021 (*)

31.12.2020

A Cassa

B Cassa e altre disponibilità liquide

96.320

120.207

C Crediti finanziari correnti

271

208

D Liquidità (A+B+C)

96.591

120.207

E Debiti finanziari correnti

F Parte corrente dei debiti finanziari a medio/lungo termine

300.578

171.670

G Indebitamento finanziario corrente (E+F)

300.578

171.670

H Indebitamento finanziario corrente netto (G-D)

203.987

51.255

I Debiti finanziari a medio / lungo termine

1.616.906

1.923.214

J Obbligazioni emesse

2.233.587

1.738.736

K Debiti commerciali e altri debiti non correnti

L Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K)

3.850.493

3.661.950

M Indebitamento Finanziario Netto come da raccomandazioni ESMA (H+L)

4.054.480

3.713.205

Altri crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti

(1.362)

(1.495)

Indebitamento Finanziario Netto INWIT

4.053.118

3.711.710

(*) Per quanto riguarda l’incidenza delle operazioni con parti correlate sull’Indebitamento Finanziario Netto, si rimanda all’apposito prospetto inserito nella Nota “Operazioni con parti correlate”.

NOTA 17 – DEBITI COMMERCIALI, VARI E ALTRE PASSIVITÀ (NON CORRENTI E CORRENTI)

Al 31 dicembre 2021 la voce è così composta:

(migliaia di euro)

31.12.2020

di cui Strumenti
Finanziari IFRS 9

Altri movimenti
del periodo

31.12.2021

di cui Strumenti
Finanziari IFRS 9

Debiti vari e altre passività non correnti

Altre passività non correnti

1.375

6.341

7.716

Debiti vari operativi non correnti

136

(138)

(2)

Debiti vari non operativi non correnti

14.040

14.040

Totale debiti vari e altre passività non correnti

(a)

1.511

20.243

21.754

Totale debiti commerciali

(b)

134.150

134.150

40.637

174.787

174.787

Debiti vari e altre passività correnti

Altre passività correnti

6.209

718

6.927

Debiti vari operativi correnti

11.013

8.309

19.322

Debiti vari non operativi correnti

4.415

10.891

15.306

Totale debiti vari e altre passività correnti

(c)

21.637

19.918

41.555

Totale debiti commerciali, vari e altre passività correnti

(b+c)

155.787

134.150

60.555

216.342

174.787

Totale Debiti per imposte sul reddito

(d)

12.584

5.288

17.872

Totale

(a+b+c+d)

169.882

134.150

86.086

255.968

174.787


I debiti vari e altre passività non correnti si riferiscono principalmente a risconti su contratti attivi verso clienti (euro 7.175 migliaia) e ai debiti vari non operativi non correnti relativi alla seconda rata dell’imposta sostitutiva (euro 14.040 migliaia) relativa al riallineamento dell’avviamento TIM di euro 1.404.000 migliaia definita ai sensi DL 104/2020 descritto in Nota 5 “Avviamento”.

I debiti commerciali sono principalmente relativi alle forniture di energia elettrica e ai canoni per locazioni passive.

I debiti vari e altre passività correnti si riferiscono principalmente ai risconti su contratti attivi verso clienti (euro 6.927 migliaia) e a debiti tributari (euro 11.203 migliaia), ai debiti verso il personale (euro 3.858 migliaia), al debito verso gli azionisti (euro 1.266 migliaia) e ai debiti vari non operativi correnti relativi alla prima rata dell’imposta sostitutiva (euro 14.040 migliaia) relativa al riallineamento dell’avviamento TIM di euro 1.404.000 migliaia definita ai sensi DL 104/2020 descritto in Nota 5 “Avviamento”. Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali, vari e altre passività correnti sia una ragionevole approssimazione del rispettivo fair value.

NOTA 18 – RICAVI

Sono complessivamente pari a euro 785.150 migliaia e sono così composti:

(migliaia di euro)

Esercizio 2021

Esercizio 2020

Ricavi

Ricavi verso TIM

349.561

341.737

Ricavi verso Vodafone Italia

337.568

247.005

Ricavi verso terzi

98.021

74.666

Totale

785.150

663.408


I Ricavi verso TIM ammontano a euro 349.561 migliaia e si riferiscono prevalentemente al Master Service Agreement. I Ricavi verso Vodafone Italia ammontano a euro 337.568 migliaia e si riferiscono prevalentemente al Master Service Agreement I Ricavi verso terzi pari a euro 98.021 migliaia, si riferiscono essenzialmente ai servizi di ospitalità offerti dalla Società agli operatori radiomobili italiani. I rapporti con tali operatori sono regolati da accordi commerciali di durata pluriennale.

NOTA 19 – ACQUISTI DI MATERIE E SERVIZI

Sono complessivamente pari a euro 44.697 migliaia e sono di seguito dettagliati:

(migliaia di euro)

Esercizio 2021

Esercizio 2020

Acquisti materie e beni per la rivendita

(a)

664

775

Costi per prestazioni di servizi

Spese di manutenzione

16.941

11.686

Prestazioni professionali

2.845

8.123

Prestazioni e servizi vari

17.788

17.009

(b)

37.574

36.818

Costi per godimento di beni di terzi

Costi per godimento di beni di terzi

6.383

2.272

Altri costi per godimento beni di terzi

76

306

(c)

6.459

2.578

Totale

(a+b+c)

44.697

40.171


La voce “Costi per prestazioni e servizi vari” si incrementa principalmente per la rilevazione di spese di manutenzione su impianti di condizionamento.

NOTA 20 – COSTI DEL PERSONALE

Sono complessivamente pari a euro 18.422 migliaia e sono così composti:

(migliaia di euro)

Esercizio 2021

Esercizio 2020

Oneri ordinari del personale

Salari e stipendi

10.945

12.143

Oneri sociali

5.691

4.262

Altri costi del personale

958

775

(a)

17.592

17.180

Oneri diversi del personale e altre prestazioni lavorative

Compensi a personale non dipendente

65

54

Costi per assegnazione stock option

95

73

Altri oneri

63

(b)

160

190

Totale oneri ordinari

(a+b)

17.728

17.370

Oneri di ristrutturazione e razionalizzazione

Oneri e accantonamenti per esodi agevolati

670

807

(c)

670

807

Totale

(a+b+c)

18.422

18.177


La consistenza media dei dipendenti nel periodo è di 232,1 unità. La ripartizione per categorie è la seguente:

(numero unità)

2021

2020

Dirigenti

18,8

16,1

Quadri

46,6

39,1

Impiegati

166,7

127,4

Totale

232,1

182,6


Il personale in servizio al 31 dicembre 2021 è di 246 unità. La ripartizione per categorie è la seguente:

(numero unità)

2021

2020

Dirigenti

20

18

Quadri

47

41

Impiegati

179

147

Totale

246

206


NOTA 21 – ALTRI COSTI OPERATIVI

Sono complessivamente pari a euro 7.150 migliaia e sono così composti:

(migliaia di euro)

Esercizio 2021

Esercizio 2020

Altri costi operativi

Oneri connessi alla gestione dei crediti

1.358

Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri

752

226

Oneri ed accantonamenti per imposte indirette e tasse

3.298

749

Quote e contributi associativi, elargizioni, borse di studio e stages

333

62

Altri Oneri

1.409

115

Totale

7.150

1.279

La voce “Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri” si incrementa per l’accantonamento al fondo vertenze (euro 752 migliaia).

La voce “Oneri ed accantonamenti per imposte indirette e tasse” si incrementa principalmente per la rilevazione dell’imposta di registro (euro 2.029 migliaia) pagata a seguito del Progetto “Tunnel”. Per maggiori informazioni si rimanda alla Nota 4 “Aggregazioni aziendali”.

La voce “Altri oneri” si incrementa principalmente per la rilevazione delle penali per inadempienze contrattuali verso TIM (euro 986 migliaia) e verso Vodafone Italia (euro 338 migliaia).

NOTA 22 – AMMORTAMENTI, PLUSVALENZE/ MINUSVALENZE DA REALIZZO E SVALUTAZIONI DI ATTIVITÀ NON CORRENTI

Gli ammortamenti, plusvalenze/minusvalenze da realizzo e svalutazioni di attività non correnti sono pari a euro 313.081 migliaia e sono così composti:

(migliaia di euro)

Esercizio 2021

Esercizio 2020

Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita

(a)

104.815

76.949

Ammortamento delle attività materiali di proprietà

(b)

71.581

58.313

Ammortamento diritti d’uso su beni di terzi

(c)

178.830

178.580

(Plusvalenze)/minusvalenze da realizzo e svalutazioni di attività non correnti

(d)

4.906

(761)

Totale

(a+b+c+d)

360.132

313.081


Per ulteriori dettagli si rimanda alle Note “Attività immateriali a vita utile definita”, “Attività materiali” e “Diritti d’uso su beni di terzi”. La voce (plusvalenze)/minusvalenze da realizzo e svalutazioni di attività non correnti comprende le plusvalenze da realizzo di diritti d’uso su beni di terzi (euro 3.891 migliaia), le minusvalenze da realizzo di diritti d’uso su beni di terzi (euro 6.380 migliaia) e le minusvalenze da dismissione di immobilizzazioni materiali (euro 2.255 migliaia).

NOTA 23 – PROVENTI E ONERI FINANZIARI

PROVENTI FINANZIARI

I Proventi finanziari sono pari a euro 8 migliaia e si riferiscono principalmente agli interessi attivi su depositi bancari e postali.

ONERI FINANZIARI

Gli oneri finanziari sono pari a euro 90.090 migliaia e sono così dettagliati:

(migliaia di euro)

Esercizio 2021

Esercizio 2020

Interessi passivi e altri oneri finanziari

Interessi passivi a banche

9.814

19.806

Oneri finanziari per prestiti obbligazionari

39.080

11.955

Commissioni finanziarie

12.306

8.580

Interessi passivi per leasing finanziari

24.719

24.874

Altri oneri finanziari

4.171

4.563

Totale

90.090

69.778


Gli Interessi passivi a banche sono relativi a interessi di periodo sui contratti di finanziamento sindacati e bilaterali descritti nella Nota 15 – Passività Finanziarie (Non Correnti e Correnti). Gli Oneri finanziari per prestiti obbligazionari si riferiscono alle commissioni, al disaggio di emissione e alle cedole dei prestiti obbligazionari per il periodo in oggetto. Gli Interessi passivi per leasing finanziari si riferiscono a ai contratti di locazione finanziaria contabilizzati secondo il principio IFRS16 in vigore dal 1° gennaio 2019; il tasso medio applicato è stato pari al 2,18%. Le Commissioni finanziarie si riferiscono principalmente alle commissioni, derivanti dalla sottoscrizione del Term Loan da 1 miliardo di euro -parte del contratto di finanziamento da 3 miliardi di euro sottoscritto nel 2019 per finanziare l’operazione di acquisto in VOD Towers- rilasciate a conto economico in conseguenza della chiusura anticipata del finanziamento nel corso del mese di aprile. Gli Altri oneri finanziari sono principalmente relativi all’adeguamento del fondo oneri di ripristino (euro 4.140 migliaia).

NOTA 24 – IMPOSTE SUL REDDITO

ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE E FONDO IMPOSTE DIFFERITE

Le passività per imposte differite al netto della attività per imposte anticipate iscritte in bilancio sono pari a euro 238.799 migliaia e sono principalmente riferite a differenze temporanee imponibili la cui tassazione si verificherà in esercizi futuri. Al 31 dicembre 2021 la società ha riserve patrimoniali in sospensione d’imposta, soggette a tassazione in caso di distribuzione, per complessivi euro 1.361.880 migliaia; la riserva è emersa dal rialimento del valore fiscale, ai sensi L. 178/2020 e successive modifiche, dell’avviamento generatosi dal conferimento di ramo da parte di TIM.

IMPOSTE SUL REDDITO

Le imposte sul reddito sono pari a euro 73.272 migliaia e sono di seguito dettagliate. Nell’ esercizio in esame sono state imputate a conto economico imposte differite passive al netto di differite attive (euro 35.263 migliaia). L’importo più consistente è relativo al rilascio di differite passive legate alla quota degli ammortamenti non deducibili degli attivi rivalutati dell’incorporata (euro 126.900 migliaia). Nell’esercizio in esame è stata imputata la quota di competenza dell’imposta sostitutiva assolta per riallineare fiscalmente l’avviamento emerso dal conferimento, nel 2015, del ramo d’azienda da parte di TIM.

(migliaia di euro)

Esercizio 2021

Esercizio 2020

IRAP del periodo

20.611

16.398

IRES del periodo

86.974

69.871

Totale imposte correnti

107.584

86.269

Imposte differite dell’esercizio

(35.263)

(21.221)

Imposta sostitutiva – quota esercizio

842

Rettifica imposte esercizi precedenti

108

(774)

Totale imposte sul reddito

73.272

64.274


Il carico fiscale del periodo è stato stimato sulla base di un’aliquota del 24% per l’IRES e del 4,50% per l’IRAP.

La riconciliazione tra l’onere fiscale teorico, determinato applicando l’aliquota fiscale IRES al 24%, e quello effettivo a bilancio è la seguente:

(migliaia di euro)

Esercizio 2021

Esercizio 2020

Risultato prima delle imposte

264.667

220.941

Imposte sul reddito teoriche

63.520

53.026

Effetto imposte su variazioni in aumento (diminuzione):

(7.385)

(424)

Effetto imposte su costi indeducibili

30.839

17.269

Imposte effettive a conto economico, esclusa IRAP

86.974

69.871

IRAP corrente

20.611

16.398

Totale imposte effettive a conto economico

107.584

86.269


Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione in esame, l’impatto dell’IRAP è stato tenuto distinto per evitare ogni effetto distorsivo, essendo tale imposta commisurata a una base imponibile diversa dal risultato ante imposte.

NOTA 25 – RISULTATO PER AZIONE

Nella seguente tabella è riportato il calcolo del risultato per azione.

Esercizio 2021

Esercizio 2020

Risultato per azione base e diluito

Risultato del periodo

(euro)

191.395.676

156.666.767

Numero medio azioni ordinarie

960.115.529

871.314.724

Risultato per azione base e diluito

(euro)

0,199

0,180

NOTA 26 – PASSIVITÀ POTENZIALI, IMPEGNI E GARANZIE

PRINCIPALI CONTENZIOSI E AZIONI GIUDIZIARIE PENDENTI

La Società, al 31 dicembre 2021, è coinvolta in circa duecentosettanta contenziosi, ventuno dei quali indicati, dai legali incaricati della difesa, con rischio di soccombenza “probabile”. In relazione allo stato di avanzamento dei suddetti giudizi e sulla base delle informazioni disponibili al momento della chiusura del presente Bilancio è stata appostato al fondo rischi un importo complessivo pari ad euro 1.114 migliaia.

IMPEGNI E GARANZIE

Con riferimento alle garanzie fidejussorie passive rilasciate da banche o da compagnie assicurative ai soggetti proprietari dei terreni su cui insistono le infrastrutture, INWIT ha assunto l’impegno a rimborsare tutte le somme che per qualsiasi titolo o ragione la banca o la compagnia assicurativa fosse chiamata a sostenere in dipendenza del mancato rispetto delle obbligazioni contrattuali, con rinuncia da parte della Società stessa a ogni e qualsiasi eccezione o contestazione, anche giudiziale.

NOTA 27 – PARTI CORRELATE

La Società ha identificato le seguenti parti correlate, individuate sulla base dei criteri definiti dallo IAS 24 – (Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate).

  • TIM;
  • Vodafone;
  • dirigenti con responsabilità strategiche di INWIT; e
  • altre società controllate da TIM e da Vodafone e/o nelle quali TIM e Vodafone possiedono un’interessenza, anche per il tramite di membri dell’Alta Direzione.

Sono qui di seguito riportate le tabelle riepilogative dei saldi relativi alle operazioni con parti correlate nonché l’incidenza di detti importi sui corrispondenti valori di conto economico separato, della situazione patrimoniale – finanziaria e di rendiconto finanziario. Le operazioni con parti correlate, quando non dettate da specifiche condizioni normative, sono state di norma regolate a condizioni di mercato; la loro realizzazione è avvenuta nel rispetto di apposita procedura interna (consultabile sul sito www.INWIT.it), che ne definisce termini e modalità di verifica e monitoraggio.

Sebbene tali accordi siano regolati a normali condizioni di mercato, non vi è garanzia che, ove gli stessi fossero stati conclusi fra o con terze parti, queste ultime avrebbero negoziato e stipulato gli stessi, alle medesime condizioni e con le stesse modalità.

Voci della situazione patrimoniale-finanziaria

Di seguito gli effetti delle operazioni con parti correlate sulle voci della situazione patrimoniale- finanziaria al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021:


VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA AL 31.12.2020

Parti correlate

(migliaia di euro)

Totale (a)

TIM

Vodafone Italia

Alta Direzione

Altre parti
correlate

Totale parti
correlate (b)

Incidenza % sulla
voce di bilancio (b)/(a)

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

Passività finanziarie non correnti

(3.661.950)

(113.366)

(10.036)

(8)

(123.410)

3,4%

Passività finanziarie correnti

(171.670)

(16.497)

(1.456)

(1)

(17.954)

10,5%

Totale indebitamento finanziario netto

(3.711.710)

(129.863)

(11.492)

(9)

(141.364)

3,8%

ALTRE PARTITE PATRIMONIALI

Crediti commerciali, vari e altre attività correnti

135.780

24.342

3.564

20

27.926

20,6%

Debiti commerciali, vari e altre passività correnti

(155.787)

(41.500)

(2.788)

(1.144)

(19.457)

(64.889)

41,7%



VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA AL 31.12.2021

Parti correlate

(migliaia di euro)

Totale (a)

TIM

Vodafone Italia

Alta Direzione

Altre parti
correlate

Totale parti
correlate (b)

Incidenza % sulla
voce di bilancio (b)/(a)

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

Passività finanziarie non correnti

(3.850.493)

(100.901)

(8.917)

(8)

(109.826)

2,9%

Passività finanziarie correnti

(300.578)

(6.097)

(514)

(1)

(6.612)

2,2%

Totale indebitamento finanziario netto

(4.053.118)

(106.998)

(9.431)

(9)

(116.438)

2,9%

ALTRE PARTITE PATRIMONIALI

Crediti commerciali, vari e altre attività correnti

173.441

7.168

20

7.188

4,1%

Debiti vari e altre passività correnti

(21.754)

(6.880)

(6.880)

31,6%

Debiti commerciali, vari e altre passività correnti

(216.341)

(13.857)

(66.553)

(1.186)

(618)

(82.214)

38,0%


I debiti finanziari sia a medio/lungo termine che a breve termine verso TIM e Vodafone Italia sono relativi al leasing finanziario derivante dall’applicazione del principio IFRS16.

I crediti commerciali, vari e altre attività correnti verso TIM (euro 7.168 migliaia) includono principalmente gli accertamenti relativi al recupero spese dell’energia elettrica.

I debiti commerciali vari e altre passività correnti verso TIM (euro 13.857 migliaia) afferiscono principalmente ai contratti di servizio, all’attività di ripristino siti, alla manutenzione ordinaria e straordinaria effettuata nei siti e ad altre prestazioni.

I debiti commerciali vari e altre passività correnti verso Vodafone Italia (euro 66.553 migliaia) afferiscono principalmente ai contratti di servizio, alla manutenzione ordinaria e straordinaria effettuata nei siti e ad altre prestazioni e al debito derivante dal Progetto “Tunnel”.

I debiti verso l’Alta Direzione (euro 1.186 migliaia) sono riferiti a compensi verso i dirigenti con responsabilità strategiche della Società.

I debiti verso altre parti correlate (euro 618 migliaia) sono costituiti principalmente dai debiti commerciali verso Telenergia S.r.l. per fornitura di energia elettrica.

Voci del conto economico

Gli effetti delle operazioni con parti correlate sulle voci del conto economico al 31 dicembre 2021, e nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente, sono i seguenti:

VOCI DEL CONTO ECONOMICO AL 31.12.2020

(migliaia di euro)

Totale

TIM

Vodafone Italia

Alta Direzione

Altre parti correlate

Totale parti correlate

Incidenza %
sulla voce di bilancio (b)/(a)

(a)

(b)

Ricavi

663.408

341.737

247.005

588.742

88.7%

Acquisti di materie e servizi – Oneri ordinari

(40.171)

(9.497)

(5.161)

(14.658)

36,5%

Costi del personale – Oneri ordinari

(18.177)

(63)

(1.998)

(2.061)

11,3%

Oneri finanziari

(69.778)

(2.318)

(105)

(149)

(2.572)

3,7%

VOCI DEL CONTO ECONOMICO AL 31.12.2021

(migliaia di euro)

Totale

TIM

Vodafone Italia

Alta Direzione

Altre parti correlate

Totale parti correlate

Incidenza %
sulla voce di bilancio (b)/(a)

(a)

(b)

Ricavi

785.150

349.561

337.568

687.129

87,5%

Acquisti di materie e servizi

(44.697)

(5.630)

(1.045)

(3)

(6.678)

14,9%

Costi del personale

(18.422)

(1.953)

(1.953)

10,6%

Altri costi operativi

(7.150)

(986)

(2.367)

(3.353)

46,9%

Oneri finanziari

(90.090)

(3.460)

(313)

(3.773)

4,2%


I ricavi verso TIM (euro 349.561 migliaia) si riferiscono prevalentemente al canone di locazione attiva previsto nel Master Service Agreement.

I ricavi verso Vodafone Italia (euro 337.568 migliaia) si riferiscono prevalentemente al canone di locazione attiva previsto nel Master Service Agreement.

Gli acquisti di materiali e servizi verso TIM (euro 5.630 migliaia) si riferiscono principalmente a prestazioni di manutenzione, a spese telefoniche e ad altri costi per servizi.

Gli acquisti di materiali e servizi verso Vodafone Italia (euro 1.045 migliaia) si riferiscono a prestazioni di manutenzione e ad altri costi per servizi.

I Costi del personale verso l’Alta Direzione (euro 1.953 migliaia) sono relativi ai compensi verso i dirigenti con responsabilità strategiche della Società.

Gli Altri costi operativi verso TIM (euro 986 migliaia) e verso Vodafone Italia (euro 2.367 migliaia) si riferiscono principalmente all’imposta di registro rilevata nel Progetto “Tunnel”.

Gli Oneri finanziari verso TIM (euro 3.460 migliaia) e verso Vodafone Italia (euro 313 migliaia) si riferiscono agli interessi passivi su leasing finanziari.


Voci del rendiconto finanziario

Gli effetti delle operazioni con parti correlate sulle voci del rendiconto finanziario al 31 dicembre 2021, e nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente, sono i seguenti:

VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO AL 31.12.2020

Totale

Parti correlate

(migliaia di euro)

TIM

Vodafone Italia

Alta Direzione

Altre parti correlate

Totale parti correlate

Incidenza %
sulla voce di
bilancio (b)/(a)

(a)

(b)

Attività operative:

Variazione dei crediti commerciali

76.344

67.137

6.168

(20)

73.285

95,9%

Variazione dei debiti commerciali

(34.052)

4.438

1.319

(22.497)

(16.740)

49,2%

Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività

(16.578)

(3.399)

19.229

(548)

15.282

-92,2%

Variazione dei crediti finanziari e delle attività finanziarie correnti

22.243

15.009

15.009

67,5%

Variazione delle passività finanziarie correnti e non correnti

2.471.318

61.136

(220)

(70.001)

(9.085)

-0,4%



VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO AL 31.12.2021

Totale

Parti correlate

(migliaia di euro)

TIM

Vodafone Italia

Alta Direzione

Altre parti correlate

Totale parti correlate

Incidenza %
sulla voce di
bilancio (b)/(a)

(a)

(b)

Attività operative:

Variazione dei crediti commerciali

38.102

17.209

1.753

18.962

49,8%

Variazione dei debiti commerciali

(7.497)

1.939

5.653

(18.839)

(11.247)

150,0%

Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività

(327.674)

381

1.846

42

2.269

-0,7%

Variazione delle passività finanziarie correnti e non correnti

213.728

(22.865)

(2.061)

(24.926)

-11,7%


La tabella evidenzia due significative variazioni nell’esercizio 2021. La prima relativa al decremento dei crediti commerciali verso TIM (euro 17.209 migliaia). La seconda relativa al decremento dei debiti commerciali verso Altre parti correlate (euro 18.839 migliaia) principalmente relativo a Telenergia.

COMPENSI A DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE DELL’IMPRESA

I compensi contabilizzati per competenza per i dirigenti con responsabilità strategiche sono pari a euro 1.953 migliaia. I compensi a breve termine sono erogati nel corso dell’esercizio cui si riferiscono e comunque entro i sei mesi successivi alla chiusura dell’esercizio (le spettanze relative all’MBO 2021 saranno erogate nel secondo trimestre 2022) I contributi accantonati ai piani a contribuzione definita (Assida, Fontedir) a favore dei dirigenti con responsabilità strategiche, sono stati pari a euro 48 migliaia. I “Dirigenti con responsabilità strategiche dell’impresa”, ossia coloro che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società, compresi gli amministratori, sono così individuati:

INWIT SPA

Amministratori:

Giovanni Ferigo

Amministratore Delegato

Dirigenti:

Diego Galli

Responsabile Administration, Finance and Control & Business Support nominato key manager

Elisa Patrizi

Responsabile Operations & Maintenance

Gabriele Abbagnara

Responsabile Marketing & Sales

Massimo Scapini

Responsabile Technology Governance & MSA, nominato key manager

NOTA 28 – EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVI NON RICORRENTI

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, sono qui di seguito esposte le informazioni circa l’impatto sui risultati economici, finanziari e patrimoniali di INWIT degli eventi e operazioni non ricorrenti al 31 dicembre 2021. Gli effetti non ricorrenti su Patrimonio Netto e Utile (perdita) del periodo sono espressi al netto degli impatti fiscali:

(migliaia di euro)

Patrimonio Netto

Utile (perdita) dell’esercizio

Indebitamento finanziario
netto

Flussi finanziari (*)

Valore di bilancio

(a)

4.483.515

191.396

(4.053.018)

(23.888)

Acquisti di materie e servizi – Oneri connessi ad operazioni straordinarie

(507)

(507)

(323)

(323)

Altri costi operativi – Oneri connessi ad operazioni straordinarie

(2.028)

(2.028)

(2.028)

(2.028)

Totale effetti

(b)

(2.535)

(2.535)

(2.351)

(2.351))

Valore figurativo

(a-b)

4.486.050

193.931

(4.050.667)

(21.537)

(*) I flussi finanziari si riferiscono all’aumento (diminuzione) nel periodo della Cassa e disponibilità liquide equivalenti.



L’impatto sulla singola voce di conto economico separato delle partite di natura non ricorrente è così dettagliato:

(migliaia di euro)

Esercizio 2021

Esercizio 2020

Acquisti di materie e servizi – Oneri connessi ad operazioni straordinarie

(507)

(6.711)

Altri costi operativi – Oneri connessi ad operazioni straordinarie

(2.028)

Impatto su Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)

(2.535)

(6.711)

Impatto su Risultato operativo (EBIT)

(2.535)

(6.711)

Impatto su Risultato prima delle imposte

(2.535)

(6.711)

Imposte sul reddito relativo a partite non ricorrenti

722

1.913

Impatto sull’Utile (perdita) del periodo

(1.813)

(4.798)

NOTA 29 – POSIZIONI O TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’esercizio non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

NOTA 30 – EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2021

Con riferimento agli avvenimenti relativi all’inizio delle operazioni militari in Ucraina da parte dell’esercito russo, al momento la Società non ha registrato impatti significativi sull’andamento del business legati a tali avvenimenti.

La società provvederà a monitorare gli sviluppi della crisi e a porre la massima attenzione con riferimento ai piani di continuità aziendale e al rischio di attacchi informatici, intensificando le attività di monitoraggio e le misure di mitigazione dei rischi che si rendano necessarie, anche al fine di identificare eventuali impatti a oggi non prevedibili.

Non si rilevano in ogni caso effetti sul bilancio al 31 dicembre 2021 o sull’evoluzione prevedibile del business della società.

NOTA 31 – ALTRE INFORMAZIONI

Erogazioni pubbliche

La legge n.124/2017, prevede l’obbligo di fornire informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e ai vantaggi economici di qualunque genere ricevuti da pubbliche amministrazioni italiane. A tale proposito, si segnala che nel corso del 2021 INWIT ha ricevuto dei contributi sulla formazione del personale dipendente. Tali contributi sono stati erogati da Anpal (Agenzia Nazionale per le politiche attive del lavoro) attraverso l’attivazione del Fondo nuove Competenze ed ha avuto l’obiettivo di innalzare le competenze e le conoscenze dei dipendenti e di renderle adeguate ai fabbisogni derivanti dai nuovi modelli organizzativi imposti dalla trasformazione digitale in atto. Il finanziamento è stato pari a euro 351 migliaia ed è stato riconosciuto sotto forma di rimborso orario per le ore effettivamente fruite dai dipendenti.

Compensi amministratori e sindaci

I compensi spettanti al 31 dicembre 2021 ai Sindaci e agli Amministratori della Società, per lo svolgimento delle relative funzioni ammontano rispettivamente a euro 181 migliaia e a euro 815 migliaia.

Prospetto riepilogativo dei corrispettivi alla Società di Revisione e alle altre entità appartenenti alla sua rete

Il seguente prospetto riporta i corrispettivi complessivamente spettanti a PricewaterhouseCoopers S.p.A. (“PwC”) e alle altre entità della rete PwC per la revisione del Bilancio 2021, nonché i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2021 per gli altri servizi di revisione/verifica e per gli altri servizi diversi dalla revisione resi a INWIT da PwC e dalle altre entità appartenenti alla rete PwC.

(migliaia di euro)

PwC S.p.A.

Altre entità della rete PwC

Totale rete PwC

Servizi di revisione:

Revisione legale del bilancio individuale (*)

300

300

Revisione limitata del bilancio semestrale abbreviato (*)

50

50

Altri (**)

115

115

Totale

465

465

  1. (*) Tale importo comprende € 45 migliaia relativi all’adeguamento degli onorari per le attività svolte sui sistemi informativi della Società e a seguito dell’entrata in vigore della normativa ESEF, che saranno sottoposti all’approvazione da parte dell’assemblea dei soci.
  2. (**) Tale importo comprende gli onorari per il rilascio di comfort letter in relazione alle emissioni obbligazionarie effettuate nel 2021 e per la revisione della DNF 2021.