E-health: verso un nuovo paradigma sanitario. Il ruolo di INWIT

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Giovanni Ferigo, Amministratore Delegato di INWIT, ha parlato durante il convegno “E-Health, from current experiences to future opportunities” dell’importanza delle reti veloci e delle coperture indoor DAS per lo sviluppo del settore e-health.

Le innovazioni tecnologiche stanno cambiando il settore della salute pubblica rendendo possibili visite da remoto, miglior accesso ai servizi e nuovi tipi cure. La pandemia ha evidenziato l’importanza della tecnologia digitale nel rendere il nostro sistema sanitario più sostenibile, efficace e resiliente. Questa modernizzazione ha bisogno di strumenti e reti veloci in grado di sostenere il cambio di paradigma e INWIT vuole essere apripista di questo cambiamento.

Con questo obiettivo, il Piano Industriale aggiornato 2021-2023 di INWIT prevede un programma di investimenti di circa 600 milioni di euro, finalizzato alla costruzione di nuove torri e allo sviluppo di micro-coperture interne ed esterne con sistemi DAS e small-cells. In particolare, per quanto riguarda il settore sanitario, dall’inizio della pandemia INWIT ha già siglato accordi con 30 ospedali per la copertura con microantenne DAS, raggiungendo un’area potenziale di 9 milioni di cittadini e più di 16.000 posti letto. Grazie a queste infrastrutture, le strutture sanitarie possono beneficiare di una connessione stabile e veloce alle principali reti mobili al massimo delle prestazioni, anche in ambienti chiusi, dove in condizioni normali il segnale difficilmente arriva.

Durante un intervento all’evento “E-Health, from current experiences to future opportunities”, organizzato da Ordine di Malta a Roma, Giovanni Ferigo, Amministratore Delegato di INWIT, ha parlato del ruolo dell’azienda nel nuovo paradigma sanitario: “INWIT è da sempre impegnata a costruire, a supporto degli operatori, una Smart Italy dove la tecnologia digitale possa davvero rappresentare un’opportunità per un Paese migliore e più inclusivo e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Grazie alla sua velocità, la connettività e la bassa latenza, il 5G abiliterà tutte le nuove tecnologie, come la realtà aumentata, l’intelligenza artificiale e l’Internet of Things, che saranno fondamentali per lo sviluppo del nuovo paradigma sanitario”.

Secondo un recente report dell’Osservatorio Digital Innovation in Healthcare della School of Management del Politecnico di Milano, la pandemia ha accelerato la diffusione degli strumenti digitali nel settore sanitario, migliorandone anche la conoscenza e l’utilizzo. Nel 2020 la spesa nazionale per la sanità digitale è aumentata del 5% rispetto al 2019, raggiungendo un valore complessivo di 1,5 miliardi di euro (circa 25 euro a cittadino), l’1,2% della spesa sanitaria pubblica italiana.

“A seguito dell’emergenza Covid-19, si è diffusa tra i medici la consapevolezza dei benefici della digitalizzazione, in particolare per quanto riguarda l’Intelligenza Artificiale nel settore sanitario: secondo il 60% dei medici specialisti, le soluzioni di AI possono svolgere un ruolo chiave in situazioni di emergenza e per il 59% possono rendere più efficienti i processi aziendali sanitari. Inoltre, per il 52% dei medici queste soluzioni aiutano a personalizzare le cure, per il 51% rendono l’assistenza più efficace e per il 50% aiutano a ridurre gli errori clinici – ha aggiunto Ferigo – e oggi abbiamo dunque una grande opportunità per superare le fragilità emerse durante la crisi sanitaria e iniziare a costruire un nuovo paradigma sanitario. Ciò sarà possibile utilizzando la tecnologia digitale per promuovere una collaborazione più efficace tra tutti gli attori dell’ecosistema sanitario e modellare i servizi sanitari sui bisogni di cittadini e pazienti”.