Partecipazione al webinar “La prevenzione è in linea. L’occasione del 5G”
Michelangelo Suigo, direttore Relazioni Esterne, Comunicazione & Sostenibilità di INWIT, è intervenuto al webinar “La prevenzione è in linea. L’occasione del 5G”.
L’importanza del 5G per favorire l’innovazione, ma allo stesso tempo la necessità di adeguare in Italia i limiti di emissione elettromagnetica ai livelli europei. Su questi due argomenti si è incentrato l’intervento di Michelangelo Suigo, direttore Relazioni Esterne, Comunicazione & Sostenibilità di INWIT, durante il webinar “La prevenzione è in linea. L’occasione del 5G”, parte della serie di incontri Sapiens Tecnologici organizzati da Earth Technology Expo.
L’importanza del 5G
“Il 5G favorirà innovazione, inclusione, riduzione delle disuguaglianze. INWIT gioca un ruolo di apripista nella transizione digitale del Paese, come emerge dal piano industriale 2021-2023, che prevede un programma di investimenti di circa 600 milioni di euro – ha detto Suigo come riportato dall’agenzia Ansa -. Un ostacolo da rimuovere sono però i vincoli burocratici: è importante che il Governo, a fronte di un Pnrr Italia ben strutturato che destina 6,31 miliardi alle reti ultraveloci e 5G, abbia incluso misure per snellire le procedure come il Decreto Governance Pnrr e Semplificazioni, approvato a fine maggio”.
“Il 5G favorirà l’innovazione”
Michelangelo Suigo, INWIT
Adeguamento dei limiti di emissione elettromagnetica
Le semplificazioni potrebbero non essere sufficienti per garantire il corretto sviluppo della rete 5G: “Per consentire la realizzazione veloce delle reti 5G è fondamentale anche l’adeguamento dei limiti di emissione elettromagnetica ai livelli europei – ha spiegato Suigo – limiti che in Italia sono stati fissati circa 20 anni fa con una soglia 100 volte inferiore (con riferimento alle potenze) a quella della Raccomandazione europea e applicata in paesi come Germania, Francia, UK e Spagna. Limiti europei peraltro già ampiamente cautelativi, ben 50 volte più bassi della soglia di rischio fissata dall’ICNIRP”. I limiti di emissione elettromagnetica in Italia possono essere adeguati a quelli degli altri stati europei, dato che non esistono rischi per la salute: “È bene ribadire, come già chiarito da numerosi studi internazionali e nazionali come ad esempio dall’Istituto Superiore di Sanità, che il passaggio al 5G non comporta un aumento dell’esposizione elettromagnetica complessiva. Tale dibattito rischia solamente di creare un costante ‘rumore di fondo’ che ci porta lontano dalla vera questione: come l’innovazione tecnologica abilitata dal 5G può migliorare la nostra vita e la nostra economia” ha concluso Suigo.