Sanità e 5G: un passo avanti verso il futuro

“Sanità: il futuro opera a distanza” è il tema del terzo appuntamento con #TalkFor5G. Ecco le novità sull’integrazione del 5G nel settore Healthcare.

Sfruttare l’innovazione 5G nella Sanità: è stato questo l’argomento centrale del terzo appuntamento con il ciclo di webinar #TalkFor5G organizzato da INWIT in collaborazione con la Fondazione Ottimisti&Razionali. “Sanità: il futuro opera a distanza” il titolo dell’evento live che ha coinvolto un panel di esperti per capire i legami fra il settore Healthcare e le possibilità date dalla tecnologia 5G.

Dopo i primi due appuntamenti, il primo dal titolo “Il valore del 5G tra potenzialità e servizi. Il 5G tra paure, fake news e disinformazione: non sarà che manca l’informazione?” e il secondo intitolato “5G ed elettromagnetismo: coinvolgere le comunità e contrastare le fake news”, questa volta al centro del dibattito ci sono stati salute, innovazione e futuro, proprio in un momento come quello della pandemia da Covid-19 in cui l’esigenza di digitalizzare le strutture sanitarie emerge con urgenza. 

Le parole degli esperti

“Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una forte accelerazione dell’utilizzo del digitale nel settore della sanità – ha detto Michelangelo Suigo, Direttore Relazione esterne e Comunicazione di INWIT – con cambiamenti visibili sia sui servizi offerti sia sulla loro modalità di erogazione. La tecnologia, a partire dal 5G, è driver trainante di una forte spinta innovativa anche in questo campo, basti pensare alle possibili applicazioni nella diagnosi a distanza, nel monitoraggio dei pazienti in tempo reale, fino ad arrivare alla remote surgery. Solo coniugando innovazione tecnologica, sviluppo infrastrutturale e accelerazione nella realizzazione delle reti, sarà possibile per i cittadini e per il sistema sanitario usufruire dei servizi legati al 5G”.

La tecnologia, a partire dal 5G, è driver trainante di una forte spinta innovativa anche in questo campo.

Michelangelo Suigo, INWIT

“Dobbiamo capire come possiamo capitalizzare l’intelligenza artificiale nell’interpretazione della parte radiologica – ha affermato il Prof. Giuseppe Ippolito, Direttore Scientifico INMI Lazzaro Spallanzani, di recente confermato all’interno del Comitato Tecnico Scientifico del Governo Draghi – dal momento che i sistemi sono stati messi a dura prova dall’incremento delle richieste di prestazione. In un momento come questo, la riduzione della latenza è quindi fondamentale, alla luce del fatto che ci sono esempi in cui piattaforme di intelligenza artificiale che hanno facilitato l’identificazione precoce di persone malate a rischio. Piattaforme che non vadano in crash quando hanno a che fare con pazienti critici e che tengano fuori la necessità di manutenzione e controllo manuale”. “Il futuro della sanità avrà bisogno di sistemi di interoperabilità diverse – ha proseguito Ippolito – ma la potenzialità dell’Intelligenza Artificiale non è ancora interamente compresa. Anche il Dott. Alberto Tozzi, Responsabile Unità Telemedicina IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è dello stesso parere: “la pandemia, nella sua drammaticità, è un’occasione per fare un salto sul digitale. Il 5G è parte del sistema nervoso che vogliamo costruire, per il quale sono necessarie connettività e velocità. L’Intelligenza Artificiale e la Realtà Aumentata nella sanità sono un caso virtuoso che consente già di intraprendere percorsi di ottimizzazione dei processi. Il 5G è una leva per abilitare processi complessi relativi al percorso del paziente, che va ripensato nel suo complesso. “Il 5G cambierà la vita quotidiana anche sul piano sanitario. Il futuro non è solo tecnologia per sé, ma applicabile ai servizi – ha detto l’On. Mirella Liuzzi (M5S), ex Sottosegretario del Mise con delega al 5G e membro della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera – e la sanità è certamente uno dei cluster in cui il 5G può portare un contributo importante. Un obiettivo da raggiungere sfruttando le potenzialità dei wearable e della chirurgia a distanza, a patto che si raggiungano livelli di digitalizzazione e diffusione infrastrutturale omogenei a livello territoriale” 

Il 5G è una leva per abilitare processi complessi

Dott. Alberto Tozzi

5G ed infrastrutture

Le organizzazioni statali sono attente alle possibilità delle nuove tecnologie utilizzate nell’industria Healthcare: continua infatti Liuzzi “con l’Art. 38 del DL Semplificazioni si è agevolata l’infrastrutturazione Paese. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) prevede una base di settori che potranno beneficiare di potenzialità 5G, che andranno via via ampliati”. Il terzo appuntamento del webinar #TalkFor5G organizzato da INWIT ha dimostrato le potenzialità dei sistemi 5G applicati alla Sanità: “in questa fase di emergenza dobbiamo far comprendere con forza i benefici apportati dal 5G nel campo sanitario, nella telemedicina e nella telediagnostica – ha spiegato l’On. Luciano Nobili (Italia Viva) membro della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera – e continuare sulla strada della semplificazione normativa per favorire la realizzazione della rete 5G anche nel sistema ospedaliero e di rafforzare il ruolo del 5G nel quadro del Next Generation EU con il PNRR. Per supportare la diffusione del 5G è centrale un intervento legislativo di semplificazione burocratica in grado di garantire reti avanzate e multioperatore. Su questo serve sintonia tra le forze politiche”.